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Cercasi birrificio artigianale in Veneto

Sono alla ricerca di un birrificio artigianale in Veneto...

Vendesi Sala Cotte da 5 hL e attrezzatura specialistica

Birrificio vende sala cotte da 5 hL e attrezzature....

Il Birrificio BIRA vende impianto completo con sala cottura da 2,5/2,7 hL

Il Birrificio BIRA vende, preferibilmente in blocco, impianto completo...
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Prossimi eventi: Marano Hopfest, Birralguer, Robe da Chiodi e Mirabirra

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Oggi anticipiamo l’abituale panoramica sugli eventi birrari per segnalare quattro interessanti appuntamenti che si terranno nei prossimi giorni in Italia. O anche prima, come nel caso di Birralguer, che comincia proprio oggi ad Alghero con un programma molto ricco di contenuti. Domani invece prendere il via il Marano Hopfest, il consueto festival di Italian Hops Company incentrato sul luppolo e sulla birra: una vera e propria celebrazione della nostra pianta preferita. Il giorno successivo invece si terrà Robe da Chiodi, manifestazione dedicata alle fermentazioni non convenzionali, in cui la birra come sempre gioca un ruolo da protagonista. Infine chiudiamo con un evento minore ma dall’apprezzabile impronta sociale: Mirabirra, in programma nel secondo weekend di luglio a Cantù. Buone bevute a tutti!

Perché le Weizen sono così odiate dagli appassionati di birra?

Nello sconfinato patrimonio brassicolo internazionale esistono alcuni stili nati appositamente per la stagione estiva, o comunque consumati soprattutto durante i mesi più caldi. Uno dei più celebri è quello delle Weizen, che, come tutte le birre di frumento (Witbier, American Wheat, Gose, Berliner Weisse, ecc.) risultano particolarmente rinfrescanti. Tuttavia rappresentano anche uno degli stili birrari più disprezzati dagli appassionati e dagli esperti, tanto che la loro presenza nell’offerta dei pub indipendenti si è ridotta drasticamente negli anni, scalzate da altre tipologie di grano o da prodotti totalmente differenti. È difficile trovare nel nostro ambiente una così ampia convergenza di opinioni (negative) nei confronti di un singolo stile birrario e nei concorsi internazionali è consuetudine guardare con compassione i giudici che hanno la sfortuna di dover valutare interi flight di Weizen.

Il birrificio Green Dog vende due tank da 50 hl

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Il birrificio Green Dog vende due tank usati da 50 hl troncoconici con doppia camicia, regolabili
indipendentemente da una centralina installata direttamente sul tank.

Prezzo complessivo a ritiro di entrambi: € 15.000.

Per informazioni e contatti potete chiamare Emanuele al numero 3425803994.

Nuove birre da Crak, Bibibir, Birrificio della Granda, The Wall, Boia Brewing + Bajon e Bandiga

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Se ieri avete seguito la sfida della nazionale azzurra contro la Croazia agli Europei di calcio, saprete che la partita si è tenuta a Lipsia. Cosa c’entra una simile premessa con la consueta panoramica del martedì sulle nuove birre italiane? L’abbiamo presa un po’ alla larga, ma solo perché apriamo la carrellata di oggi con due Gose, le tipiche birre salate associate proprio alla città della Sassonia. In realtà sono Gose alla frutta, entrambe annunciate di recente dal birrificio Crak (sito web) e appartenenti a una corrente produttiva emersa qualche anno fa, alla quale dedicammo un articolo specifico. Sia la Lamponi Gose (4,5%) che la Tropical Gose (4,5%) sono realizzate col metodo del sour kettle (pre-acidificazione del mosto con inoculo di lattobacilli), ma a cambiare è ovviamente il tipo di frutta utilizzata: purea di lamponi nel primo caso, un mix di passion fruit, ananas e guava (sempre purea) nel secondo. Il birrificio li definisce due “succhetti” sicuramente rinfrescanti, e non abbiamo motivo di non credergli!

Quattro cose della birra artigianale italiana che (per fortuna) non ci sono più

Come abbiamo segnalato in una delle nostre ultime panoramiche sugli eventi birrari, ieri si è festeggiata la Giornata nazionale della birra artigianale, ricorrenza voluta da Unionbirrai per celebrare il nostro movimento. Oltre che una scusa per brindare, simili iniziative sono anche l’occasione per tracciare un bilancio del settore. Per una volta però vogliamo mettere da parte i dati di mercato e le tendenze del comparto, lasciando spazio a un’analisi molto più leggera su quali aspetti della birra artigianale italiana sono cambiati in questi anni. L’evoluzione è stata rapida e tumultuosa e ha lasciato dietro di sé molte convenzioni e consuetudini, alcune delle quali fortunatamente abbiamo messo nel dimenticatoio. Ma ogni tanto è utile riportarle alla mente per scoprire che, sebbene molte storture siano ancora presenti nell’ambiente, in quasi tre decenni sono stati compiuti diversi passi avanti. Anche quando hanno riguardato elementi apparentemente marginali.

Birrificio vende impianto da 500 litri

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Birrificio vende impianto da 500 litri:

  • Impianto completo da 500 litri Marican (L 500 E4 FS), con mulino incluso.

Prezzo: € 18.000 + IVA, vero affare.

Per ulteriori informazioni e dettagli potete contattare il nostro referente:
Roberto +393476226948

Prossimi eventi: Don’t Worry Beer Happy, Campania Beer Expo e non solo

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Nonostante la birra sia in Italia una bevanda prevalentemente estiva, i festival birrari tendono a ridursi con l’aumento delle temperature. Negli ultimi anni questa tendenza ci sembra essersi acuita a causa (anche) del riscaldamento globale: le settimane di metà estate rischiano di risultare troppo disagevoli per organizzare eventi all’aperto. Così il grosso delle iniziative si concentrano ormai tra la primavera e l’inizio dell’autunno, tanto che i festival da segnalare sono decisamente meno rispetto a qualche settimana fa. Oggi comunque ne raccomandiamo tre piuttosto interessanti, a partire da Don’t Worry Beer Happy a Porto Sant’Elpidio, con il coinvolgimento di ottimi birrifici. Negli stessi giorni si terrà in provincia di Milano la quinta edizione del Settimo Milanese Craft Beer Festival, mentre il mese di luglio si aprirà con la seconda edizione del Campania Beer Expo, fiera focalizzata sul movimento brassicolo campano.

L’incredibile storia del proibizionismo islandese, che vietò la birra per oltre 70 anni

Se alla fine degli anni ’80 vi foste trovati in Islanda e aveste voluto bere una birra, semplicemente non avreste potuto. Nel paese scandinavo, infatti, era ancora in vigore il divieto di consumare la nostra amata bevanda, imposto più di settanta anni prima da una legge proibizionista. Il caso islandese ovviamente non fu unico nel suo genere, ma fu di gran lunga il più longevo (almeno relativamente alla birra) e uno dei pochi esempi in vigore in Europa nel XX secolo. Come tutte le forme di proibizionismo, influenzò la quotidianità dei cittadini e provocò effetti distorti non prevedibili in origine. Inoltre il ban islandese fu strettamente legato ai rapporti con gli altri paesi europei, sia per le sue origini che per la sua fine. La bevanda fu vietata dal primo gennaio del 1915 al primo marzo del 1989: immaginate una vita intera senza poter bere birra.

Il birrificio The Brave cerca agenti e distributori sul territorio nazionale

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Il birrificio The Brave di Lodi, nato nel 2016, ricerca distributori e agenti per la distribuzione e vendita delle nostre birre sul territorio nazionale.

Per maggiori informazioni scrivete una mail a [email protected], sarete ricontattati dal nostro team.

Chiude Cascade Brewing, il birrificio pioniere delle birre acide negli USA

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Lunedì scorso il birrificio americano Cascade Brewing ha annunciato la sua chiusura. Non è una notizia che può lasciare indifferenti gli appassionati di birra, perché si tratta di uno dei produttori più apprezzati e influenti degli Stati Uniti, soprattutto nell’ambito delle birre acide. Fondato nel 1998, Cascade Brewing è stato uno dei pionieri nella produzione di fermentazioni miste e affinamenti in legno, nonché uno dei maggiori rappresentati del leggendario movimento brassicolo del Pacific Northwest. La vicenda si inserisce in un contesto non facile per la birra artigianale negli Stati Uniti, che sta vivendo un momento interlocutorio. Ma, come vedremo, le cause della dismissione dell’azienda non vanno ricercate nell’ambito delle valutazioni economiche. Attualmente il sito web del birrificio definisce la chiusura “temporanea”, ma non ci sono dati che possano far pensare a una riapertura, né nel breve né nel lungo periodo.

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