Quando si parla tra appassionati e non di birrifici americani, uno dei primi argomenti è sempre il successo, la rinomanza, l’essere ricercato e sulla bocca dei geek. In una parola, l’hype, l’essere sulla “cresta dell’onda” della scena brassicola statunitense e non solo. Tuttavia, molteplici possono essere le ragioni e i meccanismi, altrettante le sfaccettature e le azioni dei birrifici che possono portare a una condizione di hype. Emblematico in tal senso è il confronto tra i due birrifici in epigrafe, che presentano punti di contatto, ma per certi versi risultano quasi antitetici, a cominciare dal punto di vista geografico: J Wakefield situato a Wynwood, Florida, nelle immediate vicinanze di Miami Beach, e Fremont Brewing, di base a Seattle, Washington.
Nuove birre da La Piazza, Hammer, Crak, Golden Pot e Low Land
In questa fase di evoluzione della birra artigianale italiana stiamo assistendo al “rilancio” di alcuni birrifici con un po’ di anni sulle spalle, che hanno deciso di dare una rinfrescata all’immagine e alla propria gamma per restare al passo con i tempi. In tal senso molto attivo risulta essere il Birrificio La Piazza (sito web) di Torino, operativo da più di dieci anni (la data di fondazione risale al 2007) ma particolarmente dinamico soprattutto negli ultimi mesi. Una tendenza confermata da ben tre novità annunciate di recente: June Gold, Tripel e Sinch Sent. La June Gold (5%) è una India Pale Lager caratterizzata dall’aggiunta di pesche che dovrebbe essere disponibile proprio in questi giorni; la Tripel (8,4%) è ispirata all’omonimo stile di origine belga ed è luppolata esclusivamente con varietà coltivate in Italia; la Sinch Sent (4%) è infine una Blanche aromatizzata con coriandolo, pepe, buccia di limone e di bergamotto e realizzata con luppoli Polaris, Simcoe, Cascade e Mandarina Bavaria. Se non vado errato quest’ultima prende il nome dalla Amber Lager de La Piazza, che presumibilmente non sarà più prodotta.
La tappa suprema di un viaggio birrario: bere in una cornice spettacolare
Viaggiare per la birra è una delle attività più divertenti, formative e stimolanti che può compiere un appassionato. Oggi si tende a ritenere che uno dei motivi sostanziali risieda nella possibilità di bere birre “fresche alla fonte”, ma limitare i benefici a questo singolo aspetto sarebbe quantomai riduttivo. Sia chiaro, assaggiare il prodotto laddove viene realizzato è un privilegio enorme, se non addirittura imprescindibile per alcune tipologie brassicole. Tuttavia dietro un viaggio birrario c’è molto di più: c’è la possibilità di entrare in contatto con culture diverse dalla nostra, toccare con mano usi e costumi talvolta ignorati, respirare un modo di vivere e consumare la bevanda assolutamente peculiare. E spostandosi di tappa in tappa, può facilmente accadere di visitare luoghi straordinari, dove oltre a bere ottime birre e assaporare consuetudini birrarie lontane dalle nostre, è possibile godere di una spettacolare cornice urbana o naturale. In ogni viaggio capita di ritrovarsi almeno in un luogo del genere, dove le suggestioni si elevano a un livello superiore e dove sembra quasi di vivere un sogno. La bevuta in sé stessa passa quasi in secondo piano rispetto all’esperienza complessiva. E visto che spiegare il concetto a parole non è semplicissimo, ecco alcuni esempi tratti dai miei tanti viaggi in giro per il mondo.
Prossimi eventi in Sardegna, Brianza e Molise e a Roma, Rovigo e provincia di Viterbo
La Sardegna è una regione che d’estate è presa d’assalto non solo dai turisti, ma anche dagli appassionati di birra. Sono tante le manifestazioni con birra artigianale in programma sull’isola e nei prossimi giorni ne registriamo altre tre: Arzachena Beer Fest e Padru Birra e Tradizione in provincia di Sassari, Parco Birre in provincia di Sud Sardegna. Ovviamente non sono le uniche manifestazione che si terranno in questi giorni: oggi ad esempio comincia Note di Luppolo in provincia di Viterbo e domani lo Tsunami Beer Pool Fest a due passi da Roma. Nei primi giorni di agosto si svolgeranno invece il Tittoni Beer Festival in Brianza, IPA Days a Rovigo e la consueta festa di compleanno del birrificio La Fucina a Pescolanciano, in Molise. Che siate già in vacanza o ancora a lavoro, buone bevute e buon fine settimana!
Nuovi locali per i birrifici Birra dell’Eremo, Orso Verde, 32 Via dei Birrai e altri
È ormai qualche anno che i birrifici italiani stanno aprendo locali di proprietà su tutto il territorio nazionale – e non solo, come dimostrano esperienze passate a cui si è aggiunta recentemente quella di Almond ’22. È una tendenza che rivela una necessità imprenditoriale causata da un mercato sempre più competitivo, ma che ritengo comunque positiva: è il sintomo di un ambiente in crescita e che ha raggiunto una sua maturità. Se un birrificio apre un proprio pub significa che ha risorse da investire in un’attività collaterale, la quale peraltro può avere effetti importanti anche sul movimento in generale: permette infatti al produttore di garantire la qualità della birra fino al servizio nei confronti del consumatore e di fidelizzare la clientela, sviluppando piccole comunità locali di bevitori regolari. Insomma il fenomeno è in piena ascesa e sembra destinato a crescere ancora, quindi oggi diamo un’occhiata alle ultime novità del settore.
Il birrificio Railroad cerca una lavafusti usata
Il birrificio Railroad Brewing Co. di Seregno (MB) è alla ricerca di una lavafusti usata.
Per offerte contattare il numero 333 1313538 oppure scrivere a info@drinkrailroad.com.
Nuove birre da Ca’ del Brado, Rebel’s + Pork’n’Roll, MC-77, Biren e altri
Ca’ del Brado è un marchio che sin dalla sua nascita è cresciuto in maniera molto rapida: dopo aver conquistato l’interesse del mercato nazionale con un progetto originale e ben congegnato, ora sta cominciando a intrigare gli appassionati del resto del mondo. Per la cantina brassicola emiliana questo 2019 si sta rivelando un anno ricco di soddisfazioni, puntellato da numerose novità annunciate con costanza negli ultimi mesi. E alle creazioni inedite di Ca’ del Brado va ora aggiunta anche la Sei Montagne (7,4%), una Wild Ale fermentata con Brettanomyces Lambicus e lasciata affinare dai 5 ai 7 mesi in tonneau. Le particolarità non finiscono qui, perché a fine maturazione è prevista un’infusione a freddo di tè Pu’er, peculiare varietà cinese che esalta le note terrose e tanniche della birra, ampliandone il ventaglio aromatico. La Sei Montagne, riedizione rivisitata dell’Anniversario 2017, presenta un’acidità non invadente, una gradevole mineralità e note di tè nero, cantina, erbe officinali e nespola. Per saperne di più vi consiglio di consultare il sito di Ca’ del Brado.
Giovane azienda della provincia di Padova cerca un responsabile commerciale
Azienda giovane e dinamica cerca Responsabile commerciale – Italia.
La persona che cerchiamo dovrà essere autonoma, avere propensione alla negoziazione, ottime doti relazionali e di comunicazione con l’obiettivo di promuovere i prodotti con clienti e distributori in tutta Italia.
Conoscitore del mercato, del prodotto e delle dinamiche del mondo artigianale, con capacità di vendita diretta e di raggiungere gli obiettivi prefissati attraverso l’organizzazione del lavoro proprio e della forza vendita.
È richiesta età compresa tra i 30 e i 45 anni.
Cosa offriamo:
- Crescita all’interno di un’azienda dinamica e in espansione;
- Parte integrante di un team giovane e dinamico, all’interno del quale andrà a ricoprire un ruolo fondamentale;
- Retribuzione in base all’esperienza ed al profilo;
- Auto aziendale;
- Eventuale disponibilità di alloggio.
La sede di lavoro è in provincia di Padova.
La ricerca è rivolta ad ambosessi (L. 903/77 e 125/91), e a tutte le nazionalità ai sensi dei D.Lgs. 215/03 e 216/03. Gli interessati sono invitati a inviare CV dettagliato all’e-mail cvbirrificio@gmail.com con lettera motivazionale e consenso al trattamento dei dati personali (D.Lgs.196/2003).
Gli homebrewer-blogger americani che più mi hanno influenzato
Sebbene l’idea di aprire il blog Brewing Bad sia stata del mio primo compagno di produzione casalinga, oltre 7 anni fa, i post e tutti i contenuti sono ben presto passati nelle mie mani. Ho sempre amato la scrittura, la creazione di contenuti a tema birra è stata per me una naturale evoluzione della mia passione per la produzione casalinga. All’inizio il blog era solo un racconto delle mie esperienze, come lo erano molti altri. All’epoca in Italia non si trovavano blog ben strutturati di approfondimento e divulgazione, si imparava a fare la birra sui forum o su qualche sito vecchio stampo (quelli con le iconcine che girano, per intenderci). In alcuni casi i contenuti erano decisamente validi, ma l’approccio al racconto non mi entusiasmava e la presentazione mi faceva passare la voglia di leggere. È stato un passo naturale, per me, andare a cercare contenuti all’estero, in particolare tra i blogger americani, dove ho trovato passione, competenza e notevoli capacità divulgative.