Anche quest’anno non ho voluto esimermi da passare oltre quindici giorni in Alto Adige, uno dei pochi luoghi dove a mio avviso si possono veramente “ricaricare” le batterie, anche alla luce degli eventi occorsi tra marzo e maggio che ben tutti conosciamo. Confermando quanto constatato in passato, anche in questa occasione ho riscontrato che tutti i birrifici visitati possiedono una gasthaus o un ristorante, magari con biergarten, dove in media si mangia piuttosto bene con una cucina prettamente regionale. Le uniche eccezioni in tal senso sono rappresentate dall’offerta di Hubenbauer, dove vengono prodotti artigianalmente anche sidri e gelati, e di Finix Brewing, che per la propria taproom ha puntato sia sulle proprie birre artigianali, con qualche birrificio ospite, sia su pestati e miscelati. La circostanza in parola e l’assenza di cibo, fatta eccezione per qualche snack, rappresentano una peculiarità nella scena dei locali dei birrifici artigianali altoatesini, ma non sono le uniche, come vedremo.
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