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Vendesi Sala Cotte da 5 hL e attrezzatura specialistica

Birrificio vende sala cotte da 5 hL e attrezzature....

Il Birrificio BIRA vende impianto completo con sala cottura da 2,5/2,7 hL

Il Birrificio BIRA vende, preferibilmente in blocco, impianto completo...

Birrificio dell’hinterland milanese cede intera attività o vende impianto produttivo

Si propone in vendita brewpub nell’hinterland milanese, avviato nel...
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Südtirolerbier spuren un anno dopo, o di come (ri)vivere la birra dell’Alto Adige

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Anche quest’anno non ho voluto esimermi da passare oltre quindici giorni in Alto Adige, uno dei pochi luoghi dove a mio avviso si possono veramente “ricaricare” le batterie, anche alla luce degli eventi occorsi tra marzo e maggio che ben tutti conosciamo. Confermando quanto constatato in passato, anche in questa occasione ho riscontrato che tutti i birrifici visitati possiedono una gasthaus o un ristorante, magari con biergarten, dove in media si mangia piuttosto bene con una cucina prettamente regionale. Le uniche eccezioni in tal senso sono rappresentate dall’offerta di Hubenbauer, dove vengono prodotti artigianalmente anche sidri e gelati, e di Finix Brewing, che per la propria taproom ha puntato sia sulle proprie birre artigianali, con qualche birrificio ospite, sia su pestati e miscelati. La circostanza in parola e l’assenza di cibo, fatta eccezione per qualche snack, rappresentano una peculiarità nella scena dei locali dei birrifici artigianali altoatesini, ma non sono le uniche, come vedremo.

Nuove birre da Brewfist + Foglie d’Erba, Lambrate, Picobrew e altri

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Il rilascio di nuove creazioni da parte dei birrifici italiani ha rappresentato una piacevole e inaspettata costante durante il passato lockdown. Ora che è cominciata una nuova fase di stallo per l’intero settore, la speranza è che la tendenza continui: sarebbe un segnale di vitalità per il mercato, sicuramente prezioso in un momento di particolare difficoltà. Proprio per questa ragione ci piace aprire la panoramica di oggi sulle nuove birre nazionali con una collaborazione tutta italiana, nata dall’incontro tra Brewfist (sito web) e Foglie d’Erba (sito web). Il risultato è la Pin Woodman (3,5%), una Bitter in versione “ordinary” (cioè l’incarnazione più leggera e quotidiana della tipologia) brassata con luppolo Ernest, varietà britannica apparsa sul mercato solo di recente. La birra è leggera ed equilibrata, con un bel contrappunto tra dolce e amaro e note di tostato e crosta di pane. È stata presentata ufficialmente sabato scorso, quindi dovreste trovarla in giro abbastanza facilmente, almeno nei canali specializzati.

La birra artigianale in lockdown: piccoli suggerimenti per sostenere i locali

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A partire da oggi si apre per il settore italiano della birra artigianale un momento complesso e delicato, che purtroppo non sappiamo quanto durerà effettivamente. Quella di ieri è stata una domenica molto strana, quasi surreale, perché – per la prima volta in assoluto – il DPCM emanato in mattinata ha confermato tutte le peggiori ipotesi avanzate nei giorni precedenti. Così tra l’incredulità e il disorientamento, gli operatori del settore hanno dovuto incassare un provvedimento molto limitativo, che impone la chiusura di bar e ristoranti alle 18. Se questa novità è un colpo durissimo per simili attività, suona addirittura come una beffa per pub e locali, molti dei quali alzano le saracinesche proprio a partire dal tardo pomeriggio. In breve tempo la mia homepage di Facebook si è riempita di decine di commenti da parte di publican e gestori, comprensibilmente avviliti, spaventati e arrabbiati per le nuove misure. Come spiegato qualche giorno fa, ci troviamo di fronte a una situazione molto sbilanciata, in cui le gravi restrizioni imposte dal DPCM finiscono per rivolgersi solo a determinate categorie (ristorazione, locali, teatri, cinema, palestre), lasciando il resto della vita quotidiana pressoché invariata. Il problema non è l’imposizione di limitazioni in luoghi sensibili – come quelli colpiti dal provvedimento – quanto la mancanza di interventi in tante altre situazioni a rischio. Le scuole rimangono sostanzialmente aperte, lo smart working è ormai un tabù, bus e treni regionali continuano a favorire spaventosi assembramenti.

Uno spot tv sulle reti Mediaset per la Nazionale di Baladin

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Per la prima volta nella sua storia il birrificio Baladin trasmetterà un spot televisivo sulle reti nazionali. Da domani fino a metà novembre andrà in onda sui canali Mediaset un video pubblicitario dedicato alla Nazionale, la birra che dal 2011 il birrificio piemontese produce con soli ingredienti italiani. Il filmato, della durata di quindici secondi, dapprima mostra il consumo della Nazionale in situazioni di socializzazione quotidiana, successivamente si concentra sulle materie prime e il legame con la terra. Lo spot si conclude con un messaggio a sostegno del settore, incarnato dal tag #BeviArtigianaleItaliana.

Prossimi eventi: Brau Beviale e iniziative a Roma, Bologna e provincia di Vicenza

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Continuare a scrivere di eventi birrari in questo periodo è complicato, perché letteralmente non sappiamo cosa può succedere da un giorno all’altro in termini di restrizioni alla vita sociale. Come abbiamo visto venerdì scorso, il calendario è improvvisamente rimasto orfano dei festival, che seppur in forma diversa dal passato, ci avevano restituito un barlume di normalità nelle settimane passate. Al momento (e chissà per quanto ancora) le uniche iniziative degne di rilievo sono organizzate dai locali, mentre le grandi manifestazioni sono state rimandate o ripensate in chiave digitale. Ed è proprio questa la soluzione individuata dal Brau Beviale di Norimberga, la più importante fiera europea B2B di settore, che dal 10 al 12 novembre proporrà una serie di contenuti di approfondimento (oltre ad altri servizi) esclusivamente online. Per quanto riguarda le iniziative dei locali italiani, invece, ne segnaliamo tre in programma nel fine settimana: domani al The Drunken Duck sarà protagonista la storica Malphapana, domenica da Luppolo Station andrà in scena il birrificio Torre Mozza, sempre domenica presso Il Punto si terrà una degustazione di birre acide (10 alla spina) e ostriche. Buon weekend a tutti.

Covid e coprifuoco: l’inconcepibile mazzata per pub e locali (e birra artigianale)

In questi giorni sui social sta girando una foto (rilanciata da Il Milanese Imbruttito) che mostra un vagone della metro di Milano stracolmo di gente, accompagnata dalla scritta “E la movida muta”. Negli stessi giorni alcune Regioni italiane hanno prima valutato e poi assunto decisioni che stabiliscono restrizioni maggiori di quelle previste dal dpcm del 18 ottobre. È così che in Lombardia, Campania, Piemonte e Liguria (ma a breve anche nel Lazio) è stato imposta una sorta di coprifuoco, cioè una limitazione (totale o parziale) agli spostamenti negli orari serali e notturni se non a fronte di una giusta causa. Si tratta del primo grande provvedimento restrittivo istituito dopo l’estate, frutto del rapido (e prevedibile) aumento dei contagi a cui abbiamo assistito nelle ultimissime settimane. Tuttavia l’aspetto curioso – per usare un eufemismo – è che le disposizioni si concentrano quasi esclusivamente su un preciso momento della giornata, in cui operano determinate categorie di imprese commerciali. Insomma, è inutile girarci troppo intorno: al momento le limitazioni imposte dalle regioni tornano a colpire la ristorazione e i pub, che rappresentano un settore già ampiamente martoriato da quanto accaduto negli ultimi mesi.

Negli USA chiude l’unico brewpub al mondo con una stella Michelin

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Come riportato ieri dal Chicago Tribune, dopo cinque anni di attività chiude a Chicago il Band of Bohemia, l’unico brewpub al mondo insignito di una stella Michelin. Il locale aveva abbassato le saracinesche lo scorso luglio, annunciando che sarebbe stato un provvedimento temporaneo, ma ora ha deciso di chiudere definitivamente causa bancarotta. I debiti del Band of Bohemia ammonterebbero infatti a più di un milione di dollari: il maggiore creditore è un banca, ma nella stessa situazione si trovano anche molti fornitori di cibo, birra e vino. Ciononostante uno dei due fondatori, Michael Carroll, ha individuato nel Covid-19 il motivo della chiusura. Probabilmente, come in altri casi, la pandemia non ha fatto altro che accelerare un destino già segnato.

Nuove birre da Crak, L’Olmaia, Busa dei Briganti, Amerino, La Fucina e Kashmir

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Lunedì abbiamo aperto la settimana con una panoramica sulle nuove birre italiane. Oggi torniamo sull’argomento per smarcare le tante segnalazioni arrivate in questi giorni, ma anche per confermare una tendenza di cui avevamo avuto le prime avvisaglie nel precedente articolo: la commistione delle Italian Grape Ale con altri stili brassicoli, in particolare le IPA. Secondo il birrificio Crak questo sarà addirittura uno dei trend del futuro birrario, come sottolineato mediante la loro nuova Grapes of Tomorrow (7,5%). Definita una DDH Grape IPA, è la risposta di Crak all’invito di HonestBrew, che ha chiesto a sei produttori internazionali di profetizzare il futuro del settore attraverso una birra inedita. La ricetta della Grapes of Tomorrow impiega uva Moscato Giallo, tipica dei Colli Euganei, le cui note di cedro e noce moscata si combinano con gli aromi provenienti dai luppoli Mosaic, Citra, Strata e Nelson Sauvin. Per saperne di più potete leggere la dettagliata descrizione della birra sul sito di Crak.

Birra e formaggi: gli abbinamenti con i Presidi Slow Food a latte di vacca

Formaggi e birre, un matrimonio indissolubile, un argomento familiare, ma del quale mai riusciamo a essere davvero stanchi, poiché sempre foriero di sorprese e piaceri. Abbiamo deciso di prenderlo da un verso “particolare”, cioè iniziando un breve percorso dedicato ai formaggi dei Presidi Slow Food italiani (se non sapete cosa sono i Presidi, date un’occhiata al sito di Slow Food), tra i prodotti più gustosi, attraenti e ricchi di spunti culturali di tutto il panorama enogastronomico. Li tratteremo per tipologia di latte (vaccino, ovino, caprino) e gli abbineremo birre della regione di provenienza.

Nuove birre da Birrificio Italiano, Mastino, War, Babylon e Rebel’s

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Il Birrificio Italiano è un produttore storico del movimento artigianale nazionale e anche per questa ragione non è solito annunciare novità con grande frequenza. Quando lo fa, però, solitamente lascia il segno: all’inizio del 2019, ad esempio, lanciò la Lucid Dream presentandola come una New England Pils, cioè l’anello di congiunzione tra il classico stile di origine boema e le moderne American IPA della East Coast americana. Qualche giorno fa il birrificio ha annunciato l’evoluzione della Lucid Dream, battezzata Sogno Lucido (7,5%). È definita una Double Pils e si contraddistingue per un corpo morbido e intensi aromi erbacei, conferiti dall’intenso dry hopping ottenuto con varietà nobili tedesche. La birra non è certo un esperimento transitorio, anzi entrerà direttamente nella gamma base dell’azienda e sarà disponibile in bottiglia, a partire proprio da oggi. A proposito di Birrificio Italiano, in serata troverete sulla newsletter di Cronache di Birra un’intervista al suo fondatore Agostino Arioli che, tra le altre cose, ci parlerà del suo nuovo progetto di distillazione. Per leggerla dovete essere iscritti, diversamente potete farlo cliccando qui.

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