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Vendesi Sala Cotte da 5 hL e attrezzatura specialistica

Birrificio vende sala cotte da 5 hL e attrezzature....

Il Birrificio BIRA vende impianto completo con sala cottura da 2,5/2,7 hL

Il Birrificio BIRA vende, preferibilmente in blocco, impianto completo...

Birrificio dell’hinterland milanese cede intera attività o vende impianto produttivo

Si propone in vendita brewpub nell’hinterland milanese, avviato nel...
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Da alta a bassa fermentazione: il decennio che cambiò per sempre la birra in Baviera

Esclusa l’eccezione rappresentata dal Lambic e suoi derivati, sappiamo che gli stili birrari del mondo si dividono in due grandi famiglie: alta e bassa fermentazione. Il rapporto tra le due tipologie è tutt’altro che equilibrato, poiché le Lager (cioè le birre a bassa fermentazione) occupano gran parte del mercato mondiale. La stragrande maggioranza dei marchi più diffusi, infatti, è prodotta con lievito Saccharomyces pastorianus: Heineken è una Lager, Carlsberg è una Lager, Budweiser è una Lager, Ichnusa, Peroni, Nastro Azzurro, Birra Moretti sono tutte Lager. Tuttavia il dominio della bassa fermentazione è un evento relativamente recente se paragonato alla storia plurimillenaria della nostra bevanda: la produzione sistematica di birre Lager cominciò solo nel XIX secolo, sebbene sembrerebbe che il processo di ibridazione che ha portato alla nascita del Saccharomyces pastorianus sia avvenuto nella prima parte del XV secolo – il lievito a bassa, infatti, sarebbe nato dall’incrocio tra il Saccharomyces cerevisiae (lievito ad alta fermentazione) e il Saccharomyces eubayanus. Nonostante le Lager sia comparse sul mercato molto dopo le Ale, riuscirono in pochissimo tempo a stravolgere il settore e le consuetudini dei birrifici.

Il Birrificio Isola vende un impianto produttivo completo

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Il Birrificio Isola vende impianto produttivo completo.

Sala cotta da 10 hl completamente automatica
Caldaia vapore ivar 100 kg ora
Mulino 350 kg ora

4 fermentatori da 10 hl isobarici completi di accessori
Chiller 3hp

Imbottigliatrice rotativa 12 becchi 800 bott. ora
Lavariempifusti Comac

Per informazioni chiamare al 3491387618 o 3395244362

Le collaborazioni inaspettate: Ricola, Kellogg’s, Fernet Branca, Fabbri e Jameson

Ormai da diversi anni le collaborazioni sono una costante fissa della birra artigianale, come documentiamo settimanalmente nelle nostre panoramiche sulle nuove creazioni dei birrifici italiani. A livello internazionale l’usanza iniziò simbolicamente nel 2004 con la nascita della Collaboration not Litigation, con cui i birrifici americani Russian River e Avery Brewing si riconciliarono dopo alcuni dissidi in materia di copyright. Inizialmente le collaboration brew riguardarono solo i birrifici, poi cominciarono a coinvolgere altri soggetti dell’ambiente: locali, associazioni, homebrewer, distributori. In maniera naturale, il fenomeno si allargò oltre i confini prettamente birrari: i birrifici cominciarono a collaborare con fornitori di ingredienti particolari da inserire in ricetta, come torrefazioni, apicoltori, aziende agricole, cantine vinicole e via dicendo. Il risultato è stato lo sviluppo di un processo di convergenza sempre più evidente, fino a un’inversione di ruoli per la quale i birrifici sono diventati partner di iniziative nate in mondi lontani da quello della birra. Come vedremo di seguito, questa tendenza ha spesso coinvolto grandi nomi dell’industria alimentare, ma apparentemente poco associabili alla nostra bevanda.

Nuove birre da Alder, Brasseria della Fonte, Ca’ del Brado, Extraomnes e Eastside

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In passato la birra artigianale italiana si è spesso presentata al grande pubblico come quella “strana”, prodotta con ingredienti insoliti e legati al territorio. È una narrazione fuorviante, che tuttavia ancora resiste sulla gran parte dei mass media generalisti nonostante il panorama sia profondamente cambiato. Negli ultimi anni, infatti, molti birrai quotati hanno ricercato una maggiore aderenza agli stili di partenza, spesso enfatizzando questo concetto al massimo. In altre parole hanno abbandonato ogni velleità creativa – se così vogliamo chiamare la rincorsa ossessiva al “famolo strano” – per restare coerenti con le tradizioni brassicole di riferimento. Chiaramente il discorso non vale per tutti, ma oggi nell’ambiente sembrano intrigare più le birre realizzate con rigore di quelle ideate intorno a personalizzazioni più o meno spinte. Ed è proprio tale elemento che sta caratterizzando la vena produttiva di Marco Valeriani, confermato anche nell’ultima novità del suo birrificio Alder (sito web): la Brick Lane (6,7%) è una Oatmeal Stout brassata con oltre il 20% di avena e con lievito tradizionale anglosassone. Il nome richiama la famosa via dell’East End di Londra, non lontana da quei docks storicamente associati alla nascita delle Porter inglesi (antenate delle moderne Stout).

Nuovi locali con birra artigianale a Roma, Bra (CN), Modena e Torino

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Nel corso di questo terribile 2020 una delle cose che è mancata maggiormente è stata la possibilità di viaggiare. Personalmente negli ultimi mesi ho partecipato solo a un paio di eventi stampa, tutti circoscritti alla città in cui abito. L’ultimo si è tenuto appena qualche giorno fa ed è stato organizzato per introdurre il nuovo Treefolk’s, un locale storico per il movimento capitolino che torna in vita dopo tre anni di pausa. È con lui che apriamo la panoramica di oggi sui nuovi locali italiani ed esattamente come nell’ultimo aggiornamento, ognuno di essi incarna una fattispecie particolare: abbiamo un pub devoto alle Real Ale, il locale di un birrificio, una “classica” birreria indipendente e un beershop di concezione moderna, che realizza una curiosa fusione con il caffè. Eccoli nel dettaglio…

Azienda agricola vende sala cottura da 100 litri

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Azienda Agricola in Verona vende, per mancato avvio progetto, sala cottura marca Officine Pesce ad energia elettrica 380v da litri 100 di birra finita.
Composta da caldaia ammostamento e bollitura, tino filtro/whirpool , boiler per sparge, scambiatore di calore inox controflusso tubo in tubo.

Impianto in ottime condizioni e completo di documentazione CE.
Di facile utilizzo, ottimo per agriturismo.

Prezzo 5.000€

Per informazioni contattare Paolo al:
3477003646 tel/whatsapp
[email protected]

Prossimi eventi birrari: Beeriver, Ponteluppolo e FrankenBierWoche

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Dopo la pausa dello scorso venerdì torniamo a occuparci degli appuntamenti birrari previsti a breve in tutta Italia. A brevissimo verrebbe da dire, visto che due degli eventi che segnaliamo cominciano oggi: presso la Stazione Leopolda di Pisa andrà in scena l’edizione autunnale di Beeriver, mentre i Giardini Pontelungo di Bologna ospiteranno il festival Ponteluppolo. In entrambi i casi troverete otto birrifici italiani e tanti contenuti collaterali. A metà mese invece si terrà il FrankenBierWoche organizzato dal Ma che siete di Roma: dieci giorni dedicati alle splendide creazioni brassicole dei migliori birrifici della Franconia. È chiaramente un modo di rivivere in maniera diversa le atmosfere bucoliche del Frankenfest, che quest’anno è saltato per ovvie ragioni: anche questo è un modo per consolarsi in un anno non particolarmente felice. Buon fine settimana a tutti e buone bevute!

Birrificio vende serbatoio rimescolo ed etichettatrice

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Vendesi serbatoio rimescolo 10hl Inoxtecnica ed etichettatrice Enos Euro.

Etichettatrice Enos Euro:

  • Modello “Base” anno 2016 accessoriata con piatto di carico rotante Ø80cm
  • Dimensioni: 1700 x 1200 x 1300h
  • Peso netto: 200 kg
  • Piano di lavoro: 900 mm ±
  • Rendimento orario: 600/1800 bph con variatore di velocità su stella selezione
  • Motori: 1 Kw
  • Etichettatrice equipaggiata di serie con variatore di velocità su stella di selezione
  • Link al sito del produttore per ulteriori specifiche http://www.enoseuro.it/it/base
  • Prezzo 4.300€

Serbatoio rimescolo da lt 1.000 coibentato:

  • Fornitore: Inoxtecnica Veronese, anno di costruzione 2016
  • Capacità: litri 1000
  • Tipo materiale: AISI 304
  • Dimensioni
    • ø interno mm 1100 c.a
    • Altezza cilindro interno mm 1500 c.a
    • altezza totale mm 2800 c.a
  • Fondo: conico
  • Tetto: conico
  • N.1 Scarico totale DN 40 DIN;
  • N.3 Gambe inox alte 500mm.piramidali scatolati con perno m.20 e piattello regolabile;
  • N.1 Chiusino superiore Ø 400;
  • N.1 Sfera di lavaggio;
  • N.1 Agitatore verticale con elica marina;
  • N.1 Coibentazione totale SP.80 mm in poliuretano a pannelli e ricoperta da lamiera inox saldata e sigillata.
  • Prezzo 2.500€

Contatti: Tel-Whatsapp. 333.8735143
Mail: [email protected].

Nuovi marchi e birrifici: Deriva, Tsunami, Milvus e Birra Mitica

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Ciò che sta accadendo nel settore italiano della birra artigianale è davvero sorprendente. Come se il Covid non fosse mai esistito, stiamo registrando la comparsa di nuovi progetti brassicoli con una frequenza impressionante. Il fenomeno, che si aggiunge ai programmi di espansione portati avanti da alcuni produttori nonostante il periodo che stiamo vivendo, è piuttosto rincuorante, ma non possiamo considerarlo da solo la cartina di tornasole della salute del mercato: nel frattempo alcuni birrifici hanno chiuso, mentre per altri il momento della verità arriverà solo nei prossimi mesi. Inoltre è possibile che, date le difficoltà del momento, in tanti sentano la necessità di comunicare con più efficacia i propri progetti rispetto al passato, contribuendo a far sembrare il periodo particolarmente frizzante. Qualunque sia la ragione di fondo, a distanza di un paio di settimane dall’ultimo aggiornamento torniamo a occuparci dei marchi birrari attivi da poco nel nostro paese partendo da Dariva Brewing & Drifting, “gipsy brewery” che sta uscendo con la sua prima birra proprio in questi giorni.

Su Netflix la serie tv dedicata all’Oktoberfest (che ha fatto infuriare l’Oktoberfest)

Una serie tv incentrata sulla birra? A ben vedere non è una novità: nel recente passato abbiamo parlato della sit-com Brews Brothers, ma in precedenza già c’erano state produzioni televisive di stampo divulgativo e ricreativo, come quelle con Sam Calagione, i fondatori di Brewdog o il mitico Michael Jackson. Da qualche giorno è disponibile sulla piattaforma Netflix una nuova mini-serie storica tedesca intitolata Oktoberfest: birra e sangue (Oktoberfest 1900 nella versione originale), che ovviamente ruota intorno alla grande festa di Monaco di Baviera e all’industria brassicola dell’epoca. La serie è infatti ambientata nella Germania di inizio XX secolo e consta di sei puntate, trasmesse in patria tra il 15 e il 23 settembre sui canali del gruppo televisivo ARD. La messa in onda ha fatto infuriare gli organizzatori dell’Oktoberfest per il modo in cui sono raccontate le vicende dei protagonisti, sollevando un polverone non indifferente. Per capire il motivo, bisogna partire dalla trama della serie.

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