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Cercasi birrificio artigianale in Veneto

Sono alla ricerca di un birrificio artigianale in Veneto...

Vendesi Sala Cotte da 5 hL e attrezzatura specialistica

Birrificio vende sala cotte da 5 hL e attrezzature....

Il Birrificio BIRA vende impianto completo con sala cottura da 2,5/2,7 hL

Il Birrificio BIRA vende, preferibilmente in blocco, impianto completo...
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Novità e anniversari importanti dal Belgio delle birre acide

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Se siete amanti delle birre acide ci sono due cose da sapere. La prima è il ritorno del nostro Master sulle birre acide e wild, che comincerà il 24 maggio: come sempre parleremo di microbiologia, tecniche produttive, fermentazioni spontanee e altri stili rientranti in questa variegata famiglia. La seconda, oggetto dell’articolo di oggi, è l’interessante concomitanza di anniversari provenienti dal Belgio e in particolare dal lato “acido” della tradizione brassicola locale. Nel 2022, infatti, cadono un paio di compleanni di primaria importanza: Horal festeggia 25 anni, mentre il birrificio Lindemans tocca l’invidiabile traguardo del secondo centenario. A queste ricorrenze va aggiunta quella per i 200 anni di Rodenbach, che in realtà è caduta nel 2021, ma che sta proseguendo a distanza di mesi con alcune iniziative rimaste in sospeso a causa della pandemia. Vediamo nel dettaglio tutti gli eventi, perché potrebbero rappresentare un’ulteriore occasione per approfondire le conoscenze di questo affascinante mondo.

Il birrificio Terzo Tempo vende impianto completo, fermentatori, imbottigliatrici e altro

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Causa passaggio ad altro impianto di dimensioni maggiori, il birrificio Terzo Tempo propone in vendita un impianto per produzione birra marca Marican’s da 1 hl, composto da tino di ammostamento/filtrazione, tino bollitura/whirpool, tino preparazione acqua per sparging.

L’impianto ha un attivo di circa un centinaio di cotte ed è equiparabile al nuovo. Utilizzabile per piccole produzioni (pub, ristoranti, agriturismi) o come impianto pilota. Notevole precisione nel processo e  nella ripetibilità della ricetta.

Riscaldamento elettrico a 380 Volt. Modesti consumi energetici. Consiglio di visionare dettagli sul sito web del produttore.

Vende inoltre il seguente materiale accessorio:

  • 2 fermentatori termocontrollati ( raffreddamento/riscaldamento, alimentazione corrente 230volt) da 120 litri per cotta singola
  • 1 fermentatore termocontrollato  250 litri per doppia cotta
  • Serbatoio per priming da 250 litri
  • Imbottigliatrice Enolmaster 250 a becco singolo
  • Imbottigliatrice Enolmaster a 4 becchi Inox
  • Tappatrice pneumatica per tappi a corona 26/29 mm.
  • Etichettatrice manuale
  • Mulino  per macinazione malto a 2 rulli (230 volt).

Vendita anche a singolo elemento. A stock completo ulteriore scontistica. Logistica e costi per ritiro a carico dell’acquirente.

Per informazioni e dettagli potete contattare Matteo Taborelli al numero 339 1751845.

Nuove birre da Lambrate, Alder, B94, Mezzavia, Jungle Juice e Malaspina

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Era da un po’ di tempo che il Birrificio Lambrate non compariva nelle nostre consuete panoramiche sulle nuove birre italiane, quindi oggi ci sembra opportuno cominciare proprio con il produttore meneghino. Appena qualche ora fa è stata infatti annunciata l’inedita Tiger Pale Ale (5,5%), dedicata al cagnolone di nome Tiger che è da anni una sorta di mascotte per il birrificio. Proprio come un amico fedele, anche la nuova Pale Ale di Lambrate è la perfetta compagna per le calde giornate primaverili. La ricetta interpreta lo stile in chiave moderna, ricorrendo a un lievito del New England e a quattro diversi luppoli di origine americana: Citra, Summit, Centennial e Cascade, l’ultimo in formato Cryo. La base fermentescibile è invece composta da malti Pils e Carapils e una percentuale di segale maltata. La Tiger Pale Ale è disponibile da oggi alla spina nei due locali di Lambrate in via Adelchi e via Golgi.

Birra Bizantina (Ravenna) cerca un aiuto birraio

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Birra Bizantina, con sede a Ravenna, è alla ricerca di una figura da affiancare al birraio nelle fasi di produzione e confezionamento, con possibilità di crescita.

Si richiede:

  • età compresa tra i 25-40 anni (non vincolante)
  • conoscenza del prodotto e varie fasi di processo
  • formazione attinente al settore birra e/o specifica alla fase di confezionamento
  • responsabilità, precisione e doti organizzative
  • spirito di collaborazione, adattamento e flessibilità di orari
  • attitudine alla mansione ed esperienza pregressa
  • buona conoscenza lingua inglese

Se siete interessati e motivati mandateci una mail all’indirizzo: [email protected].

Pizza al taglio e birra artigianale: nuovi abbinamenti nel nome della creatività

La pizza gode di una comunicatività gustativa e di una base neutra che consente di utilizzare l’estro nel proporre accostamenti, anche i più arditi e tra gli ingredienti più impensabili: un forte elemento di comunanza con la pasta secca. Così, vista l’entusiastica risposta all’articolo sulla pizza al taglio che ha visto protagonista Pizza chef (pagina Facebook), abbiamo pensato di coinvolgere nuovamente questa bottega artigiana per ciò che forse, addirittura, gli riesce ancora meglio delle teglie più “consuete”. Un concetto, quello delle pizze cosiddette gourmet, che potremmo definire maggiormente contemporaneo, che pure è penetrato nella nostra cultura alimentare, ma che a qualcuno fa ancora strabuzzare gli occhi o lascia perplessità, in nome di una non meglio specificata tradizione (parola tanto abusata da possedere, spesso, contorni vacui e maliziosi).

Scoperto in Inghilterra un maltificio risalente a 2000 anni fa

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Come racconta la BBC, negli scorsi giorni in Inghilterra sono stati compiuti alcuni ritrovamenti archeologici che documenterebbero l’esistenza di un maltificio risalente a circa 2000 anni fa. La scoperta è stata compiuta nel Bedfordshire, durante gli scavi per alcuni lavori stradali: sono state riportate alla luce le tracce di una fattoria dell’Età del ferro (tra l’800 a.C. e il periodo della dominazione romana) con i resti di un antico forno romano e alcuni chicchi di farro germinati e carbonizzati. Gli esperti hanno analizzato i grani, stabilendo che le persone che abitavano il sito erano coinvolte nella produzione di birra. Fino a oggi tuttavia non sono stati ritrovati resti di un birrificio, quindi non è escluso che la struttura fosse utilizzata esclusivamente come maltificio e che il malto venisse ceduto a qualche produttore della zona. I grani carbonizzati sarebbero l’effetto di un errore nel processo di asciugatura dei chicchi, ma è proprio per questo motivo che si sono conservati fino ai giorni nostri.

Nuove birre da Vento Forte, MC-77, Brewfist + Ritual Lab, Chianti Brew Fighters e altri

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Avete mai bevuto una birra blu? Probabilmente no, ma forse ricorderete che a inizio 2022 rimbalzò sulle principali testate la notizia di una birra francese contraddistinta da questa peculiarità. La Line del birrificio Hoppy Urban Brew è infatti una Session IPA realizzata con l’aggiunta di alga spirulina, che conferisce al prodotto la curiosa sfumatura cromatica. Ora l’insolita esperienza è garantita anche dall’italiano Vento Forte (sito web), che una decina di giorni fa ha annunciato la sua Blue (7%), una West Coast IPA piuttosto in linea con il modello di riferimento, brassata con l’impiego di luppoli Lemondrop, Columbus e soprattutto Citra. Ma la particolarità risiede nell’aggiunta di Butterfly Pea Flowers (fiori blu di pisello farfalla) che rendono la birra non solo di un tono bluastro, ma persino cangiante: in base alla luce l’aspetto si modifica leggermente, passando dal viola intenso fino, appunto, al blu. Una caratteristica che sicuramente renderà la Blue molto “instagrammabile”, senza dimenticare la bontà del prodotto in sé.

Birreria in centro a Pisa cerca responsabile di locale

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Per birreria/pub in centro a Pisa ricerchiamo per ampliamento organico la figura di responsabile locale.

La figura, inizialmente affiancata, si occuperà della gestione del locale durante gli orari di apertura in tutte le sue parti: apertura e chiusura locale, controllo e approvvigionamento merce, gestione del retrobanco, mescita birra e gestione dello staff. Si richiede esperienza di almeno un anno come responsabile di un locale.

La figura ricercata deve avere buona conoscenza nell’ambito della birra artigianale e buona padronanza dell’inglese. Responsabilità e precisione completano il profilo.

Contratto di lavoro: Contratto a tempo determinato con reale possibilità di inserimento stabile in organico e crescita professionale
Disponibilità:

  • Inizialmente 3 gg (Giovedì-Venerdì-Sabato)
  • Successivamente full time 5gg

Per candidature inviare CV a: [email protected].

La riscoperta degli stili “quotidiani” e i motivi di un fenomeno globale

Da qualche tempo in Italia stiamo assistendo al ritorno di fiamma per stili semplici e “quotidiani”. Tutto è cominciato con le Lager, che, dopo essere state quasi snobbate per anni – a parte qualche eccezione – sono tornate al centro delle scelte di birrifici e pub. Il processo è stato sicuramente favorito dall’ascesa internazionale delle Italian Pilsner, ma poi si è allargato ad altre tipologie a bassa fermentazione, come Bock, Helles, Rauchbier e Keller. Pur con i giusti distinguo, questo fenomeno ha permesso di tornare ad apprezzare il concetto di birre buone per ogni occasione, rendendo più eterogena l’offerta dei locali e fornendo un’alternativa agli stili dominanti (in particolare quelli fortemente luppolati). Successivamente la tendenza ha coinvolto le tipologie tradizionali della Gran Bretagna, con la riscoperta di produzioni che sembrava impossibile proporre nei pub fino a poco prima: Bitter, Mild, Stout e derivazioni varie. Birre da bancone per eccellenza, che si possono bere in serie apprezzandone l’apparente semplicità e il carattere discreto. Ma l’aspetto interessante di questo trend è che non è circoscritto solo al nostro paese: è in realtà un fenomeno internazionale, con elementi comuni un po’ ovunque.

Nuove birre da Rebel’s, Alder, Cask Irpinia, Monpier e altri

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Può la birra artigianale contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto ad argomenti di stampo sociale? Evidentemente per i ragazzi del birrificio Rebel’s (sito web) la risposta è sì, come si deduce dalla loro ultima birra, con cui apriamo la carrellata odierna sulle novità italiane. La Where Did The Trash Go (9,2%) è una one shot dedicata al tema dei rifiuti: ha un tenore alcolico alto, come alto è il numero di rifiuti che produciamo ogni giorno, e pericolosa (da bere), come lo sono le sostanze che regolarmente riversiamo nel nostro territorio. Più in dettaglio, la ricetta si ispira alle Triple IPA e usa un mix di luppoli discretamente complesso: Idaho 7 in bollitura, Mosaic (Cryo), Citra e Simcoe a freddo. Il risultato è una birra possente, con un profilo aromatico intenso (agrumi, frutta a pasta gialla, frutta tropicale), ma anche relativamente facile da bere grazie alla capacità di tenere ben celato l’alcol.

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