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Le birre italiane (e non) al GBBF 2010

GBBF-logo-2010Da martedì 3 a sabato 7 agosto il polo fieristico di Earls Court a Londra ospiterà l’edizione 2010 del Great British Beer Festival, la più importante esposizione europea sulla birra artigianale. Inutile scrivere per l’ennesima volta in cosa consiste questa impressionante manifestazione, se siete interessati potete consultare uno dei post degli scorsi anni o fare un giro sul sito ufficiale dell’evento. In questa sede daremo invece un’occhiata alle birre più interessanti del festival, partendo proprio da quelle italiane.

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Ecco allora la lista, decisamente molto interessante: Blanche de Valerie (Almond ’22), ArtigianAle e Black Mamba (Bi-Du), Reale Extra (Birra del Borgo), Tipopils (Birrificio Italiano), Ortiga (Lambrate), AFO e Verdi Imperial Stout (Ducato), Extraomnes Blond (Extraomnes), Sticher (Grado Plato), Once Upon a Time (Il Chiostro), 10 e Lode Extravecchio (Opperbacco), Wabi (Orso Verde), Ghirlandina (Real Beer), Milk Mild e Single Dry Hop Lambic Pacific Gem (Revelation Cat), Germana (Svevo), Zona Cesarini (Toccalmatto), Best Bitter e Tall Dark Stranger (White Dog). Tutte le birre saranno presenti in bottiglia, eccezion fatta per la VIS, il lambic “modificato” di Revelation Cat e le due White Dog. Come nelle ultime edizioni, Alex Liberati si è occupato della spedizione dei prodotti italiani.

Secondo una consuetudine ormai consolidata, le produzioni nostrane saranno presenti nell’area Bières Sans Frontières (più precisamente nel bar Belgio e Olanda), che accoglie tutte le produzioni dal resto del mondo. Qui si segnalano anche un’infinità di birre belghe – con una buona rappresentanza di fermentazioni spontanee e un paio di trappiste, tanti produttori tedeschi (con una buona copertura della Franconia) e ancora produttori danesi, norvegesi, australiani e sudafricani. Impressionante la delegazione americana, presente con un numero sconfinato di birre, mentre delude ancora la Repubblica Ceca. Ho notato che il sito quest’anno non riporta birrifici giapponesi, presenza interessante nelle precedenti edizioni, così come quelli delle altre nazioni finora non menzionate (nel 2009 arrivarono persino da Giamaica e Sri Lanka).

Riuscire a destreggiarsi invece tra le innumerevoli produzioni anglosassoni è un’impresa. Ci sarà la Ruby Mild di Rudgate, vincitrice lo scorso anno del premio Champion Beer of Britain (che incorona la migliore birra del festival), mentre saranno assenti la seconda e la terza qualificata del 2009, sebbene non mancheranno i rispettivi birrifici (Oaxham e West Berkshire). Tornando indietro di un altro anno, sarà possibile assaggiare anche la vincitrice del 2008, ossia la Alton’s Pride di Triple fff.

Nell’interminabile lista di birrifici britannici presenti al GBBF non mancano alcuni nomi conosciuti anche all’estero, ma quasi sempre si tratta di produttori sconosciuti ai più. Per farvene un’idea potete dare un’occhiata alla pagina del sito che elenca tutti le aziende anglosassoni partecipanti all’evento. Un’occasione più unica che rara per assaggiare birre che non sarà possibile bere in altre occasioni (salvo visitare il relativo birrificio, disperso chi sa dove all’interno del territorio britannico).

Se ne avete la possibilità, ovviamente il mio consiglio è di non mancare una visita al Great British Beer Festival, che per nostra fortuna si tiene in una delle città più affascinanti del mondo, ancor di più per chi ama la birra in tutte le sue espressioni.

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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30 Commenti

  1. @Marchetto,come puoi dedurre dal nome questa birra appartiene ad una serie di lambic rigorosamente unblended ai quali viene effettuato un dry hopping con un singolo luppolo(in questo caso neozelandese pacific gem),i lambic in questione provengono da 3 Fonteinen e Gilardin,e se non erro credo sia possibile assaggiare uno stesso single dry hop sia da uno che dall’altro,personalmente lo trovo un ottimo esperimento,sia dal valore didattico che dal gusto di per se.

  2. @ Alex (che sicuramente legge): ma esattamente cos’hanno di italiano le birre del Revelation Cat? Senza polemica, ma proprio non capisco come possano rappresentare l’Italia dei lambic di 3Fontainen e di Girardin, per quanto manipolati nel belpaese…

  3. Single Dry Hop Lambic Pacific Gem un’esperimento interessante?

    A me pare l’ennesimo esperimento fine a se stesso da parte dello stesso produttore (e in questo caso la parola produttore è un’atto di generosità che spero sia apprezzato) che fino ad oggi si è limitato a surgelare lambic brassati da altri, a disegnare birre brassate da altri, a fare “manipolazioni di varia natura” su birre brassate da altri.

    Dunque, inevitabilmente, anche stavolta è d’obbligo:

    http://www.youtube.com/watch?v=2a_ajsIVxyU

  4. Visto che ho già pronte le valigie…
    Visto che ci saranno oltre 520 Real Ales… e visto che, nonostante tutta la buona volontà, non riuscirò a provarle tutte…
    Chi ha consigli e suggerimenti su birre da non perdersi ASSOLUTAMENTE???

  5. @Manu
    Consigli generali:
    Hai la guida del Camra, vero?
    Inizia dal primo giorno, al venerdì/sabato spesso molte birre sono finite.
    Mettiti in coda a mezzogiorno, entra subito e verso le 5 esci e vai nei pub: quando gli uffici chiudono tende a diventare invivibile. Inoltre se non sei sola potete occupare un tavolo da usare come base, utilissimo. Usa il terzo di pinta: permette di provare tanto, ma veramente tanto.
    Se vuoi bere a BSF vacci subito: lì le cose finiscono il primo giorno…
    Per le birre: puoi cominciare a berne qualcuna che ha già vinto dei premi, poi comincerai a cercarle per stile (mild, milk stout, summer ale, porter…non ce n’è mai una) per capire la differenza tra una Ordinary Bitter e una SB, poi userai le descrizioni del programma, poi andrai a cercare le birre per contee, poi, semplicemente, andrai a caso, in base al nome o in base al fatto che “non c’era coda”. Non mi ricordo quando (giovedì?) escono i risultati dei premi, quindi vedrai spuntare sulle Angram tutta una serie di medaglie: ovviamente ti aiutano nella scelta. Segnati tutto, mi raccomando!
    Infine beviti qualsiasi cosa esca da Kelburn.
    Ah, non usare ginger money (cents) per pagare le birre se non vuoi che qualche anzianotto del CAMRA ti dica “This is not money, m’am” 🙂

  6. @Manu

    qualche classicone a memoria nel marasma

    Crouch Vale Brewer’s Gold
    Triple fff Alton’s Pride
    Dark Star Hophead
    Thornbridge Jaipur IPA
    qualcosa di Kelburn
    Rudgate Ruby Mild

    e in chiusura, in bottiglia, una bella Harvey’s Imperial Extra Double Stout, tanto per ricordarci che mentre perdiamo tempo in safari birrari, spesso inutili, le birre migliori del mondo sono lì che aspettano solo di essere bevute

  7. @Manu
    Se hai posto nella lista ti consiglio :
    Theakstone: Best Bitter e Old Peculier
    Hobsons: Town’s crier(la mia preferita è la Postman’s Knock ma credo che non la portino quest’anno)
    Black Sheep:Best Bitter
    Badger:Golden Champion
    Badger e Hobsons te li consiglio perchè non credo siano reperibili in Italia,però potrei essere smentito.

  8. Sarò presente dal 5 all’8 agosto. grazie per i consigli che vorrete dare. mi serve sapere: i bagni ci sono a sufficienza? ci sono posti per sciacquare i bicchieri? qualcuno sa se i przzi sono gli stessi per le birre o sono differenti?
    Grazie.
    P.S. credo che metterò tenda all’american bar: incredibile la lista di birre!!!!

  9. @i am hoppy
    Tranquillo, ci sono, gli inglesi la fanno come noi! E lì sciacqui i bicchieri: è pratica che nei festival inglesi è poco diffusa ma ultimamente qualche lavabicchieri l’ho vista.
    I prezzi, di solito, sono differenti e variano in base alla gradazione: una ESB costa di più di una OB. E puoi scegliere se ne vuoi una pinta, mezza e un terzo.
    Parlo delle britanniche. A BSF i prezzi sono MOLTO più alti. Onestamente andare a Londra per bere all’american bar… mi sembra riduttivo: vai a Denver;-)
    Comunque fai un salto da Utobeer: ci sono molte bottiglie americane che in Italia non vedi.

    @lorec
    No.Non è comodo portarsi via un firkin sottobraccio… Ma puoi tentare la fortuna alla tombola e vincere una bottiglia.

    Mi sento di dare due consigli da “anziano”:
    1) Se andate al White Horse prendete un piatto di formaggi inglesi con una Lees Harvest Ale. Tanto per capire che con un malto e un luppolo si possono fare i miracoli.
    2) Bevete le birre inglesi: se non siete mai stati oltremanica NON le conoscete. Troverete una sana e consapevole libidine in birre da 3 gradi. O almeno spero lo facciate. Amen.

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