Tolosa è capoluogo della regione dell’Occitania, nella Francia Meridionale ed è la quarta città di Francia per numero di abitanti. È attraversata dal fiume Garonna ed è soprannominata “La Ville Rose” (La Città Rosa) a causa dei mattoni di terracotta utilizzati nella costruzione di molti dei suoi edifici. Nonostante sia situata in una regione prettamente vinicola, la scena delle birre artigianali è in forte ascesa, come sta accadendo un po’ ovunque nel resto del paese. La città conta infatti una decina di birrifici, quasi tutti artigianali e situati nelle zone periferiche, oltre a un’offerta di tutto rispetto in termini di pub e locali. Tolosa è stata la prima tappa di un mio recente viaggio nella Francia meridionale, che ha toccato anche il Principato di Andorra e la città di Carcassone, durante il quale non sono mancati gli assaggi birrari, relativi soprattutto alle produzioni locali.
Tolosa
La mia prima sosta birraria a Tolosa è stato il Rooster & Beer (sito web), situato non lontano dalla Stazione centrale dei treni, nel quartiere Matabiau. Si tratta di un locale con un impianto da 20 spine, a cui si aggiunge una carta composta da una sessantina di bottiglie. La particolarità della birreria è la sua quasi completa devozione alle produzioni della zona o della regione circostante. La clientela è mediamente giovane e tendenzialmente appassionata di birra. Qui ho assaggiato una Galway Gang (Red IPA) di Ice Breaker, uno dei birrifici di Tolosa, e un’ottima Hopstand Ipa (Hazy IPA) del birrificio Le Detour di Montpellier.
A una decina di minuti a piedi dal Rooster & Beer si trova il Beer Mosaic (pagina Facebook), un beershop che offre la possibilità di consumare in loco. Gli scaffali presentano una discreta scelta di birre francesi e spagnole (in particolare dalla vicina Catalogna) e qualche prodotto scandinavo, britannico e italiano (Baladin). Qui ho assaggiato un’interessante English Brown Ale nata dalla collaborazione tra Espiga e Guineu, due birrifici catalani.
Spostandosi verso il centro città ecco Le Bièrographe (pagina Facebook), punto di riferimento birrario del quartiere di Carmes. Si tratta di un piccolo locale in stile cave toulousain con i caratteristici mattoni di terracotta a vista. Sono presenti una decina di birre alla spina, tutte locali a eccezione di qualche prodotto straniero, e una trentina di birre in bottiglia provenienti dalla zona di Tolosa e dal nord della Francia, abbinabili con i gustosi paté locali. Gli assaggi in loco sono stati l’Eclipse, un Gruit con note di bergamotto e mirto frutto della collaborazione fra la Brasserie Sacrilege (nome da tenere d’occhio) di Montpellier e la Brasserie Ellipse di Tolosa, e la Concorde, una Blanche del birrificio locale Aviateur.
Dirigendosi verso la Garonna, il fiume che attraversa Tolosa, suggerisco una sosta al Pêcheurs de Sable (sito web). È una classica guinguette temporanea (bar estivo), attiva da aprile a ottobre, che occupa una delle più belle terrazze di città con vista sulle rive della Garonna. Qui, oltre alla piccola ristorazione locale, si trovano alla spina e in bottiglia le birre della Brasserie de la Seillonne, birrificio situato nel comune di Verfeil, a poca distanza da Tolosa. Piacevoli sia La Stupefiante (una Blanche), sia la Blonde della casa chiamata Bière Des Pêcheurs. Insomma, tra una cassoulet e l’altra – il piatto tipico locale prende il nome dalla casseruola in cui viene preparato e servito, composto da carne di maiale, confit d’anatra, salsiccia di Tolosa e fagioli – è possibile degustare produzioni interessanti in quasi tutte le zone della città.
Andorra
Una volta lasciata la graziosa Tolosa mi sono diretto verso il Principato di Andorra, incastonato nei Pirenei fra Francia e Spagna. Andorra è un microstato sopravvissuto alla storia e alla sue vicissitudini grazie alla posizione isolata fra le montagne e soprattutto grazie al contrabbando di tabacco. Oggi, è nota per i resort sciistici e per il suo status di paradiso fiscale, che incoraggia il commercio duty-free. La capitale Andorra la Vella è caratterizzata dalla presenza pedissequa di boutique, gioiellerie, negozi di superalcoolici e vari centri commerciali. Ciò che è rimasto di storico è limitato all’antico quartiere Barri Antic, dove si trova la chiesa romanica di Santa Coloma con campanile circolare. Si tratta comunque di un posto molto interessante da visitare, anche solo per i paesaggi mozzafiato che offrono i Pirenei.
Anche in questo angolo d’Europa sono arrivate le birre artigianali. Il paese ospita tre birrifici artigianali: Cerveses Alpha, Boris Craft Beer e And. I birrifici sono dislocati fuori dalla capitale, mentre in città l’unico vero e proprio “craft beer bar” è la Cerveseria Lola (pagina Facebook), situato a qualche minuto di distanza dall’Avinguda Meritxell, la via principale dello shopping. Il locale è carino, ma è penalizzato da un servizio molto sbrigativo e poco attento alle richieste della clientela. Qui ho assaggiato la Golden Ale di Boris Craft Beer e la Rye IPA di Cerveses Alpha.
Un altro locale che avevo messo nella mia wishing list, la Birreria d’Andorra, era al momento della mia visita in ristrutturazione. Nel negozio dell’ufficio del turismo di Andorra La Vella trovo in vendita le birre del birrificio And: assaggio la Rossa, che a dispetto del nome è una Blonde Ale.
Carcassonne
Da Andorra mi sposto a Carcassonne, una cittadina collinare situata nella ex regione della Linguadoca, nel sud della Francia. È famosa per la Cité, la sua cittadella medievale caratterizzata da numerose torri e fortificazioni con doppia cinta muraria. Le prime mura furono costruite durante l’epoca gallo-romana, ma nel XIII e XIV secolo vennero effettuate aggiunte significative. Château Comtal è un castello del XII secolo situato all’interno della Cité che contiene reperti archeologici e offre la possibilità di fare un tour dei bastioni interni.
Qui l’ondata delle birre artigianali non sembra avere attecchito, tanto che non ci sono locali da segnalare. Con un po’ di fortuna, tuttavia, sono riuscito ad assaggiare le birre dell’unico birrificio cittadino: Les Brasseurs de la Cite, che commercializza le sue creazioni con il marchio Ciutat Bieres. Decisamente buona la Ambrée e interessante anche la Brune. Segnalo anche l’ottimo ristorante Le Bistro d’Alice dove si può innaffiare una buona casserole con una birra della Brasserie des Voutes (nel mio caso una Blonde), situata pochi kilometri da Carcassone.
Alla prossima bevuta, santé!