Quella in corso è la mia ultima settimana lavorativa prima della sosta estiva e sospetto che molti di voi siano già in ferie. A ogni modo è naturale che in questo periodo le notizie birrarie (e non solo) arrivino con il contagocce, rendendo assai difficile la vita di un blogger di settore 🙂 . Tanto vale allora pensare direttamente alle vacanze ed eventualmente ai viaggi che avrete pianificato o starete pianificando. Che la vostra meta sia in Italia o all’estero, al mare o in montagna, probabilmente avrete già immaginato come incastrarci la birra artigianale, spulciando siti e mappe alla ricerca di locali o birrifici degni di nota. Per darvi una mano – ma soprattutto per scrivere un post a tema 😉 – ho pensato di indicarvi qualche dritta per le principali mete turistiche del 2013.
L’idea è molto semplice: ho preso la classifica delle Top 25 destinazioni europee di Tripadvisor e l’ho confrontata con il patrimonio birrario delle relative mete, così da darvi rapide linee guida nel caso in cui una di esse fosse sul vostro itinerario estivo. Anche se non amate Tripadvisor – io non ne vado matto – ho scelto questo sito perché è un punto di riferimento importante per chi viaggia. Partiamo…
- Parigi, Francia – La capitale francese è, in rapporto alla sua importanza storica, forse una delle destinazioni più deludenti dal punto di vista birrario. Anni fa l’unico indirizzo degno di nota era La Gueuze, vicino al Pantheon – peraltro niente di che. Recentemente qualche altro locale ha attirato l’attenzione degli appassionati, ma siamo ancora lontani anni luce dalle principali mete brassicole del continente.
- Londra, Regno Unito – Che dire… una delle migliori destinazioni per un appassionato, perché unisce il lato puramente turistico a quello birrario. I pub sono un’istituzione sociale e, accanto a quelli storici, negli ultimi anni hanno aperto nuove concezioni di locale birrario, oltre ad alcuni birrifici degni di nota. Sarò lì nei prossimi giorni 🙂 .
- Roma, Italia – Beh qui gioco in casa. La capitale “politica” italiana è anche quella birraria, con una diffusione dei prodotti artigianali imparagonabile altrove. I locali sono tantissimi e di tutte le specie, i birrifici pochi e solo fuori dal GRA. Questa è l’unica nota dolente di una meta birraria altrimenti al top in Europa.
- Barcellona, Spagna – Meta turistica molto amata, Barcellona negli ultimi anni ha incuriosito anche gli appassionati di birra, grazie a un movimento artigianale in ascesa. Non è ancora una città dove si beve in maniera eccelsa, ma può essere un’ottima soluzione per chi è alla ricerca di qualcosa di diverso.
- Venezia, Italia – Una delle città più amate al mondo è una delle meno interessanti a livello birrario. Pochi locali e birrifici, tra l’altro dislocati solo nella provincia. In città l’unico che conosco degno di nota è il Red Bear (a Marghera).
- Firenze, Italia – Altra splendida meta culturale del nostro paese, negli ultimi anni ha mostrato un certo fermento a livello birrario, con alcune aperture che hanno dato una scossa all’anonimato imperante fino ad allora. Tuttavia non è ancora una destinazione birraria per appassionati.
- Praga, Repubblica Ceca – Città fantastica, sia dal punto di vista turistico che birrario. C’è poco altro da aggiungere, da questo punto di vista se la lotta con Londra. Scrissi qualcosa al riguardo nel 2008.
- Berlino, Germania – A differenza di quanto si possa pensare la capitale tedesca non è certo una meta birraria prioritaria tra le tante che offre la Germania. In realtà ci sono alcuni locali moderni e interessanti, ma non sarà un delitto se a Berlino non penserete neanche un minuto alla birra. Anche a Berlino feci visita nel 2008.
- Instanbul, Turchia – Che io sappia a livello birrario offre poco e niente. Ma è una città affascinante come poche.
- San Pietroburgo, Russia – Sulla Russia ammetto la mia ignoranza, ma credo che cercando si possano trovare mete birrarie interessanti.
- Amsterdam, Paesi Bassi – Anche se i “pischelli” ci vanno per consumare altro, dal punto di vista birrario non è assolutamente da sottovalutare. Tra l’altro l’Olanda è una realtà brassicola interessante, con una discreta tradizione alle spalle. Per un resoconto vi rimando al mio viaggio dello scorso anno.
- Madrid, Spagna – Vale quanto detto per Barcellona: la scena spagnola è in rapida ascesa. Rispetto alla città catalana, tuttavia, la capitale è birrariamente meno interessante.
- Vienna, Austria – Se vi piace la cultura brassicola teutonica, a Vienna troverete qualche indirizzo in cui spendere le vostre giornate. Niente di trascendentale, sia chiaro. Ma almeno non resterete a bocca asciutta. Ecco un resoconto da un mio viaggio passato.
- Dublino, Irlanda – Impossibile non parlare di birra nella capitale della Guinness. Oltre al marchio del tucano, Dublino offre destinazioni interessanti anche per gli amanti dei prodotti artigianali. Ottima meta in cui spendere qualche giorno.
- Monaco, Baviera – Se non siete beer hunter incalliti e vi accontentate anche delle “sette sorelle”, a Monaco vi sentirete nel mondo dei balocchi. Diversamente non aspettatevi chissà quale paradiso birrario.
- Lisbona, Portogallo – Non conosco il Portogallo, ma dubito possa essere birrariamente interessante. Chiederò a mio fratello quando tornerà dalle vacanze 🙂 .
- Budapest, Ungheria – Anche qui ho poche informazioni, ma credo che qualcosa di stimolante si possa trovare.
- Atene, Grecia – Andateci solo come turisti e abbandonate velleità birrarie di un certo livello.
- Milano, Italia – Città dove la birra artigianale non manca, ma di certo non vi inciamperete contro per sbaglio. Negli ultimi tempi sta conquistando anche le zone della movida, uscendo da quella nicchia in cui è rimasta per troppo tempo.
- Dubrovnik, Croazia – Dubito che ci sia birra artigianale, andatevene al mare e non pensateci.
- Cracovia, Polonia – Anche sulla Polonia sono poco informato, ma credo che a cercare si possano trovare belle sorprese.
- Mosca, Russia – Come per San Pietroburgo, ma con la certezza che si possano trovare cose molto interessanti.
- Oia, Grecia – Non ci andrete certo per la birra, voglio sperare…
- Zermatt, Svizzera – Di questa località neanche ero a conoscenza, figuriamoci quanto ne posso sapere sul fronte birrario…
- Napoli, Italia – Napoli in rapporto alle sue dimensioni è ancora parecchio indietro in termini di birra artigianale. Con molta fatica stanno aprendo realtà che si spera contribuiscano a invertire il trend nei prossimi anni.
Avete in programma un viaggio in una delle succitate città? Volete integrare quanto ho scritto? Avete in mente una vostra classifica birraria? Prego, lo spazio per i commenti è qui apposta…
Non considerano nemmeno Bruxelles. Io non considero questa lista ahahahah
Eheh, su Tripadvisor avevo fatto una certa premessa non a caso 😉
ma sopratutto manca Bruges in questo elenco….una delle città più belle d’europa e vero paradiso per chi vuole bere bene 🙂
Londra vince e stacca di brutto qualsiasi concorrente IMO. Non solo per la tradizione, ma anche per gli amanti delle nuove realtà.
Berlino, dopo un periodo davvero magro per quanto riguarda la birra di qualità, sta emergendo con parecchi locali e produzioni interessanti.
Roma ha tanta, troppa, carne al fuoco ma alla fine i posti meritevoli son sempre gli stessi 😀
dopodomani praga 🙂
ratebeer places grazie di esistere..
qualche consiglio??
Ho linkato nell’articolo alcuni miei resoconti. C’è anche quello su Praga, dagli un’occhiata
grazie!!!
non l’avevo notato prima 😀
sono contento anche perchè alcuni posti di cui hai scritto li avevo già puntati.
A presto!
Grazie Andrea, per la seconda metà del mio viaggio di nozze mia moglie sarà contenta di non dover vagare alla ricerca di un pub artigianale ad Oia: ci accontenteremo di Ouzo e Retzina!!! Per i naviganti: la Mythos è comunque migliore delle altre industriali che si trovano nei bar!
Recentemente tornato da Budapest, un locale interessante è il Leutho (spero di averlo scritto giusto) in via Holló. Fra le varie etichetta si possono trovare le birre dell’eccellente Hopfanatic (Angry Beast e Bitterfly su tutte) e di Legenda Sörfőzde, entrambe realtà brassicole della capitale Ungherese.
Andrea vai al GBBF? 😀
No, sarò a Londra nella settimana precedente. Devo aggiornarmi pesantemente sui pub e i birrifici della città 😉
devi ASSOLUTAMENTE andare al The Kernel Brewery, e se ci vai di sabato tra l’altro ti servono direttamente la birra da loro….un’altra istituzione londinese come birrificio secondo me è Fuller’s….noi ne abbiamo una versione distorta perchè spesso ci arriva solamente la london pride nella versione pastorizzata ma la vera london pride a pompa è veramente buona, in più fanno altre birre molto molto buone ( la ESB, la golden pride, la old ale, la porter)….come quartiere i pub migliori di londra si trovano a mio giudizio a southwark dove nell’arco di veramente pochi metri ci sono delle chicche come il market porter,uto beer, the rake e la southwark tavern….per i pub storici la meta definitiva rimane lo strand dove ci sono tra i più vecchi ( ye olde ceshire cat, ye olde bell, ye old cock tavern, ottimi pure per mangiare) nonchè a breve distanza il blackfriars ( vicino all’omonimo e tristamente noto ponte) con delle bellissime decorazione in stile finto medievale e una ottima scelta di sidri artigianali se ti piace la tipologia. Se hai nostalgie belghe ci sono i Belgo/Bierodrome, una catena diffusa con parecchi punti su londra…non ci sono birre particolari, diciamo i classiconi però si mangia molto bene (la carbonade flamande è ottima), se invece cerchi un pub di quartiere molto molto interessante e genuino il migliore ( con non so quanti premi alle spalle) è il Wenlock arms; è in zona angel/ finsbury ed è il classico posto che devi cercarlo per capitarci altrimenti non lo troverai mai….ottime birre ( avevano la over the moon di dark star, probabilmente la migliore mild sulla terra) e una sana politica di mefreghismo sulla legge di chiusura a mezzanotte ( ossia a mezzanotte chiudono le porte con la gente dentro e se vuoi rimanere, rimani a bere per un altro bel po)…..ci tengo comunque a far notare che il livello medio è salito notevolmente….anche nei quartieri turistici i pub non hanno più solo quella batteria di pinte lottizzate (carling, kronenburg, guinness, foster,tuborg, bombardier e london pride se eri fortunato) di qualche anno fa che facevano venire il latte alle ginocchia…..spero di essere stato esaustivo ed utile 😀
Sì grazie, alla Kernel devo andare. Il Wenlocks lo conosco molto bene, forse per questa volta lo salterò… vedremo 🙂
alloa sbizzarrisciti a southwark 😀
Comincio a pensare che i giorni non mi basteranno 🙂 Anzi ne ho la certezza
i giorni non bastano mai in vacanza 😀 ricordati di farti una bella panchipa che qua non se trova facilmente 😛
Se posso integrare con il lato modernista, a parte il già citato the rake, ti consiglio lo Euston tap, ad euston appunto; il Cask a pilmico, e uno dei 3 Craft e co (io sono stato a quello di Islington): accanto alle solite real ale, tanta birra dei biffifici londinesi recenti (partizan, kernel, camden, Redchurch) e tanto altro dagli usa, scandinavia e belgio.
Se proprio qualcuno non storce il naso io consiglio pure i pub di brewdog. Ci si beve bene e sono molto carini. Quello di shoredicht vale la pena andarci anche per immergersi nella zona di brick lane.
Indastria i tuoi sono nel mio taccuino da settimane 😉 . Brewdog se sono nei paraggi butto un occhio
Io ancora purtroppo non ho avuto piacere di bere in nessuno dei bar/pub della brewdog….ma prima o poi voglio provarne uno. Comunque io veramente questa guerra contro brewdog non la capisco….vengono criticati perchè ammazzano tutto con le ultraluppolature ( cosa che con altri pari non si fa) ma hanno dimostrato che sanno dilettarsi egregiamente con altri stili,solo che pure lì li si attacca: ” eh ma sono capaci tutti di fare una imperial stout da 15 gradi e schiaffarla dentro una botte di whisky che copre ogni magagna” (citazione vera)…..secondo me semplicemente stanno sul cavolo a molti beersnobs che devono ricercare il nome blasonato/raro ed invece loro sono diventati “mainstream” ( come se fosse una cosa sbagliata se acquisti notorietà pur non perdendo in qualità)
@alexander
vengono attaccati perché sanno fare bene marketing e meno le birre. le ultime rece che ho letto parlano, oltre che del solito burroso-diacetile oramai marchio di fabbrica, pure di infezioni acetiche
una a caso: http://ilbarbieredellabirra.forumfree.it/?t=64194500&p=539593266
@Turco
se vai a Londra a bere BD e birra nordiche e americane ti sputo in un occhio 😛
CASK è finito di diritto nella mia world top three. 😀
A parte la selezione IMPRESSIONANTE, forse quella che mi ha più impressionato in europa tra bottiglie e spine, le patate e le pies sono ottime. Non si spende tanto, e andare a mezzogiorno significa godersi il locale tutto per sé. Che altro chiedere?
Confermo la bontà di posti come Euston e Craft Beer Co., mentre meritano sempre classici come Princess Louise, Harp, White Horse.
La visita a Kernel è un must se si passa il sabato mattina a Londra, corredandosi di salumi, formaggi e pane acquistati nei piccoli groceries dei capannoni nel circondario, meglio ancora tentare l’accoppiata Kernel+Borough Market.
Non ci sono andato – ahimé – personalmente, ma penso poi che meriti il Ye Old Cheshire Cheese che, oltre ad essere uno dei cinque pub più vecchi di Londra, serve Samuel Smith alla spina.
@SR…..sicuramente a londra puoi trovare il meglio delle britanniche quindi sono d’accordo che concentrarsi su scandinave e americane visto quel ben di dio mi sembra abbastanza stupido….però brewdog è pur sempre britannico….ora capisco la tua avversione per i loro prodotti ( anche se a dire il vero io non ne ho beccata mai una infetta o che sa di diacetile), ma dire che andare a londra e bere brewdog è una cosa assurda mi lascia alquanto perplesso….tu quando vai a londra bevi birre solo laziali? scommetto che per orkney ales,harviestoun, inveralmond e black isle non riservi lo stesso trattamento…
@douglas
secondo me è stupido soprattutto se vieni da Roma, dove non è che manchi proprio l’offerta di birre d’oltreoceano…
per Brewdog non è una questione di essere o meno britannico, semplicemente oggi come oggi fa a parer mio e (grazie al cielo) di sempre più persone (compresi publican) birre spesso problematiche per varie ragioni (diacetile, freschezza dei luppoli, pastorizzazioni, ora pure infezioni). a Londra, ora come ora, ci sono mi pare circa 40 birrifici. più tutte le altre cose interessanti, moderniste o meno, che puoi trovare in giro nei pub, ce n’è per tutti i gusti. spiegami un solo motivo per cui uno debba perdere tempo con BD… e ribadisco, perdere tempo… sai già che è modesto, piuttosto se proprio esplora un birrificio o un locale di cui hai letto bene, vai alla scoperta e vedi com’è…
dei birrifici che citi, alcuni non li assaggio da anni, altri non li ho mai assaggiati perché non si trovano dalle mie parti (ahimè non giro più i beershop come una volta e i locali dalle mie parti lavorano molto con gli italiani). li assaggerei anche volentieri se li trovassi, non so se andrei a cercare un loro locale a Londra, nella mia confusa memoria britannica (in tanti anni di assaggi al GBBF e in giro ho taccuini pieni ma sono pochi i nomi che sono riuscito a fissare nella memoria, chissà perché) avrei altri nomi prima di quelli
poi, anche io avrei la curiosità di vedere com’è (cioè, lo so perché ci son passato per caso davanti col bus a quello di Camden, ma non ci sono entrato). ma ho altre 100 cosa da vedere a Londra prima di quello, quindi magari nel 2030 ci vado…
Premettendo che a londra mi sembra giusto andare per bere britannico, è anche vero che a roma e in italia di certo non si trova tutto. E a londra sono avanti anche nell’import.
Insomma se uno ha tempo e si vuole togliere curiosità (io ci ho trovato parecchia roba che cercavo da tempo) non ci vedo nulla di male.
P.S.
tutti ‘sti post su londra confermano la mia impressione 😀
Avere tempo, un bel problema…
come gia detto le critiche su BD trovano altre basi piuttosto che per le ultraluppolature…al di la poi di boccette difettate che non sono troppo rare, rimaniamo imho su una gamma che al di la di 3-4 prodotti appare davvero inconsistente…vedi single hop recenti davvero pietose….
@SR
beh sarà una questione di gusti….io le scozzesi da me citate le trovo molto buone: magari non hanno la notorietà di alti birrifici ma fanno birre di qualità e spesso senza fronzoli pur sapendosi districare benissimo con birre più impegnative come le imperial stout….a me questo sembra più un preconcetto che altro. Come d’altronde l’idea di andare a londra e di dover bere per forza birre assolutamente del posto come se appena fuori londra non sapessero fare birre ( e la storia birraia britannica conferma che fino a poco fa semmai era il contrario e londra a parte fuller’s non aveva grandi produttori
@douglas
problemi con l’italiano? qualcuno ha scritto che le scozzesi da te citate fanno schifo?
io ho scritto che alcune non le bevo da tempo, altro non le conosco, mentre conosco altre cose che apprezzo e quindi se devo andare sul sicuro, cerco quello che conosco e so già di apprezzare
il resto delle tue considerazioni sono deliri personali su cose che nessuno ha scritto. nessuno fra i miei nomi preferiti è londinese, proprio perché come dici tu fino a poco tempo fa c’era poco e niente a Londra di birrifici. quando scrivo che a Londra un beve cose locale, non intendo che deve bere cose fatte a Londra, ma fatte in UK e magari seguendo un minimo la tradizione britannica… mi pare ovvio… uno può anche concedersi la chicca che non conosce americana, ma andare a Londra per ingozzarsi di birre USA al Cask a me pare una minchiata
@SR
“a Londra, ora come ora, ci sono mi pare circa 40 birrifici. più tutte le altre cose interessanti, moderniste o meno, che puoi trovare in giro nei pub, ce n’è per tutti i gusti. spiegami un solo motivo per cui uno debba perdere tempo con BD… e ribadisco, perdere tempo… sai già che è modesto, piuttosto se proprio esplora un birrificio o un locale di cui hai letto bene, vai alla scoperta e vedi com’è…
dei birrifici che citi, alcuni non li assaggio da anni, altri non li ho mai assaggiati perché non si trovano dalle mie parti (ahimè non giro più i beershop come una volta e i locali dalle mie parti lavorano molto con gli italiani). li assaggerei anche volentieri se li trovassi, non so se andrei a cercare un loro locale a Londra, nella mia confusa memoria britannica (in tanti anni di assaggi al GBBF e in giro ho taccuini pieni ma sono pochi i nomi che sono riuscito a fissare nella memoria, chissà perché) avrei altri nomi prima di quelli”….
No illuminami su come dovrei interpretare questo intervento, ti prego…
@douglas
leggo ora. e mi confermi i tuoi problemi con l’italiano. basta saperlo
Non tralasciamo posti come il The Harp, Southampton Arms, l’atmosfera del Bree Louise o il Gunmakers di Jeff Stonch Bell…C’è anche questo Earl of Essex che lisciai l’anno scorso ma visiterò quest’anno, scelto da Cantillon per lo Zwanze londinese, qualcuno c’è già stato???
Al Craft (Clerkenwell) comunque io ho bevuto discretamente male, grande selezione e spine più ferme di un cadavere…I soliti “italiani di Londra” (qualcuno ci ha lavorato) mi dissero che le pompe vanno sempre alla grande, ma sono ben pochi quelli disposti a pagare un fottio per alcune speciali, e le spine vanno molto a rilento…tranne in occasioni di festival vari quando la clientela diventa molto più “specializzata”. Concordo col Cask che è mi da un’impressione meno “puttana”…Londra è veramente ardua da starle appresso, negli ultimi anni ha aperto di tutto…
c’è da dire che non è che son proprio tutti scemi: una birra, solo perché è alla spina invece che a pompa, finisce per costare di più solo per quello
Aiuto…Parto per un tour della Sicilia dell’ovest, Taormina-Catania-Siracusa, ma su ratebeer ho trovato poco e niente! Qualcuno ha qualche consiglio da darmi?
Grazie
Fermento pub in provincia di messina. Anche se sta nella direzione opposta del tuo tour
Grazie mille,ma credo che l’unica tappa utile sarà Catania che dovrebbe avere beershop non male. Per il resto spero di provare Paul Bricius che viene prodotta nella campagna ragusana e Rocca dei Conti
Io pensavo di fare una sosta a Bamberga, qualcuno sa dirmi com’è la situazione?
Bamberga è sempre Bamberga, nei secoli dei secoli
Se vuoi leggiti il mio resoconto dello scorso anno http://www.cronachedibirra.it/viaggi/5976/viaggio-in-franconia-ecco-cosa-ho-bevuto/
A Venezia il Read Bear Pub non si trova in città ma in periferia e precisamente a Marghera … per non creare false illusioni !!! da Venezia città con l’autobus ci vogliono 30-40 min salvo dovere prendere il vaporetto a seconda della posizione di partenza dal centro storico della città. Concordo che per la birra bisogna andare nelle zone limitrofe in particolare nel trevigiano
Il Red Bear si trova a Marghera a soli 10 minuti di bus da Venezia e la fermata si trova proiprio davanti al pub.
tra qualche giorno andrò a Stoccolma, qualche destinazione birraria?
Non potrai che bere bene, anzi benissimo, a Stoccolma.
A parte il celeberrimo Akkurat, dove gli occhi ti si spalancheranno per una cantina di vintage (lambic soprattutto) dalla vastità incredibile a prezzi tutto sommato non esagerati, ci sono l’Oliver Twist, molto geek e sempre pieno di novità sul fronte americano, il Bishop Arms (ne trovi tre in città in posti diversi) che cura molto il lato nazionale, il Monk’s Cafè concentrato anch’esso su prodotti scandinavi (anche di questo ne esistono tre in città); non disdegnerei poi quella perla chiamata Krogen Soldaten Svejk, pub dalla selezione ceca e tra i pochi in Europa a potersi permettere ufficialmente la Pilsner Urquell non filtrata. Altro posto interessante, forse dislocato e gestito da un palermitano trapiantato lì (e che se la tira un po’), con una batteria di almeno 12 spine e una selezione da tutto il mondo rispettosissima, è Sorbon.
Insomma, avoja. 😀
Aggiungerei anche i soliti noti londinesi (The Harp, White Horse, Jerusalem Tavern). Poi come ambiente, anche Lamb and Flag, Princesse Louise, The Star Tavern (ci ho mangiato proprio bene, anche se con le birre non vanno oltre fuller’s). The Porterhouse a Covent Garden, pur imparagonabile con Dublino, ha sempre un bel “giro” oltre alla plain porter che trovo ottima (più della Oyster Stout). Per chi non vuole staccarsi dal Belgio, c’è sempre il Lowlander vicino Drury Lane (peccato paghi 8pound tipo per una abt 12)
Il Porterhouse di Londra mi ha fatto un’impressione totalmente negativa.
Alle sette di sera, l’esterno era pieno di buttafuori nonché delimitato da cordoni che delimitavano l’accesso al locale confinando le persone in spazi ridottissimi dove migliaia di giovani bevevano cocktail sconvolgendosi come i cessi.
La Plain Porter è buona, la Oyster Stout pure, sicuramente le troverai lì sempre in forma, ma l’ambiente e il locale mettono un po’ a disagio. Almeno così l’ho trovato io.
A Parigi sono stato quattro volte.
Dai tempi in cui non c’era un cazzo oltre la Kronembourg (vabbè che a 18 anni bevevo Tennent’s), passando per un lento e tiepido avvicinarsi dei parigini alla birra artigianale, oggi le mete non mancano nemmeno lì.
A parte il beer-shop La Càve a Bulles del buon Simon, geek che cura nel suo negozio la più larga selezione di microbirrifici francesi che si possano trovare, oltre a birre fuori dai confini nazionali, of course, di recente apertura sono il Brewberry della simpaticissima Cecile (altra notevole geek), e di ancora più recente apertura il “mostruoso” La Fin Mousse, dotato di ben 26 spine in zona Oberkampf.
Concordo, i ragazzi de La Fine Mousse sono preparatissimi, posto molto curato e grande selezione…Come Cecile e il “veterano” Simon, hanno portato Parigi ad ottimi livelli (anche se il miglior locale francese resta La Capsule di Lille). Ti segnalo anche Le Supercoin, molto quotato dai geek locali, mentre ho avuto notizie dell’apertura di un altro paio di ottimi posti.
Il Wenlock Arms ha chiuso per un po’ e poi riaperto a giugno, dopo un cambio gestione e pesanti lavori di risistemazione e pulizia. Nessuno ha nominato il Gunmakers, che è invece in re ipsa (ma chiuso il weekend). Tra gli altri non citati, il classico Old Fountain a Old Street, e tra i nuovi la Draft House a Tower Hill, il Pelt Trader a Cannon Street per stare sulla North Bank e l’Earl of Essex a Islington. Il giro del sabato a Bermondsey ora si è arricchito di un nuovo birrificio, il BrewbyNumbers: quindi da ovest verso est, venendo dal Matby street market (Ropewalk), stando a sud della linea ferroviaria per il Kent, sotto gli archi sono aperti nell’ordine, separati da poche centinaia di metri: BrewbyNumbers, Kernel e Partizan. Stando a Est, magari un giro verso gli impianti olimpici a Stratford, con sosta al Tap East, poi 4 minuti di overground per Hackney Wick per pizza e birra canalside alla Crate Brewery. Quindi Cock Tavern a Hackney e da qui la scelta, (i) continuare su overground verso ovest e fermarsi a Gospel Oak per il pub più bello di Londra che per me è sempre il Southampton Arms e poi proseguire verso il Camden Town Brewery, oppure scendere verso la City con sosta al London Fields (se piace), Brewdog Shoreditch (cioè per divertirsi allo speakeasy nascosto sotto il locale per i cocktails di birra) e poi mollere definitivamente velleità birrarie per andare a bere qualcosa al Sushi Samba al 40esimo piano della Heron Tower (aperto 24 ore) con gran vista su tutta Londra o quantomeno sal sesto piano di One New Change, dietro St Paul’s (fermandosi al Madison Bar) o portandosi qualcosa sulla terrazza pubblica, meditando come mollare tutto e trasferirsi qui.
Gunmakers neanche l’ho citato visto che sarà praticamente la mia base d’appoggio: mi ospita Leo 😉
Avevo in mente l’Irlanda, ma complice l’evento chiamato “The Gathering” che per tutto l’anno richiama Irlandesi da ogni parte del mondo (aumento dei prezzi e affollamento) ho deciso di rinviare al prossimo anno. Anche Croazia e Grecia sarebbero belle mete estive, chissà…
Anch’io ho pensato andassi al GBBF, ma anche se così non sarà sono sicuro avrai modo di “darci dentro” comunque 😉 Buone vacanze, Andrea, a te e a tutti gli utenti di CdB!
Bell’articolo mi ha fatto venire sete ma anche confermato le mie pessimistiche previsioni 🙁 su cosa troverò da bere in vacanza. A meno che non mi arrivi qualche dritta o una bella botta di c… durante le mie vacanze a Creta credo mi toccherà andare avanti a Ouzo&Gazzosa. 😀 😀
Perchè niente Brugge e Brussel ??? Brugge soprattutto è da visitare sia dal punto di vista storico che birraio !!!
Sono tornato la settimana scorsa da l’ennesimo viaggio a Bamberga-Forchheim.Norimberga. Tutto il resto è noia, come i mille post che parlano di BD.
Salve Tra una settimana sarò per la prima volta a Bamberga ma è vero che da Schenkerla alla spina hanno solo due birre????
Allora, come birre regolari alla taverna di Schlenkerla ce ne sono tre: la lager, la weizen e la marzen.
Poi ci sono (correggetemi se sbaglio, vado a braccio coi ricordi) la Fasten in periodo marzo-aprile, la Urbock per l’inverno e la Eiche durante l’ultima settimana di dicembre e la prima di gennaio.
Detto ciò, anche se di regolari ci sono “solo” tre linee, bisogna andare lì per comprendere un modo unico di intendere la birra. La taverna di Schlenkerla (come quella di Mahr’s, altra grande perla della città) è un posto meraviglioso, cenare lì o anche solo andare alle nove di mattina per una bella 0.5 di Marzen a 2.90 euro dà sensazioni che difficilmente dimenticherai.
Io lo scorso anno beccai anche il Krausen.
Sottoscrivo tutto il resto. D’altra parte in Baviera difficilmente le taverne hanno più di 4-5 birre alla spina. Se questa cosa viene letta come un problema (e vorrei capire secondo quale logica), forse è meglio non partire 🙂 .
In posti come la Bayerischer Bahnhof ne basta una di birra =D Anche se le altre tre si difendono benissimo.
Certo anche una bella panch ipa ci starebbe bene 😀
Sono stato pure da Witzgall e c’era solo la Vollbier alla spina… altro che problemi! Ce l’avessimo in Italia sti problemi…
Von Fass sì. E non sono alla spina, ma direttamente dalla botte. Ora disponibili ci sono la Märzen e la Kräusen (niente di che però).
Su Budapest posso dire, frequentandola spessissimo da un paio d’anni, che di birre interessanti se ne trovano.
1) Se volete andare sul facile, consiglio la Belgian Brasserie Henry, con vista quasi di fronte al Parlamento, sponda Buda, che ha un centinaio se non di più di ottime birre belga, 5/6 alla spina, a ottimi prezzi, e dove si mangia veramente BENISSIMO!
Inoltre, dietro l’angolo, c’è il negozietto “Belgasörökhàza”, dello stesso proprietario, che vende le stesse birre a prezzo ancora inferiore (a Natale ho acquistato una Bush de Nuits 0.75l a circa 10 euro…se non erro da noi si trova a 30 euro!)
E gli stessi ultimamente stanno diffondendo le birre belga in città, in diversi altri ristoranti si possono trovare, da loro riforniti, e a giugno organizzano sempre un bel Festival della Birra Belga, quest’anno nella bellissima location di Vajdahunyad.
2) a giugno c’è stato il Festival pure della birra Artigianale ungherese, il “Főzdefeszt”, ogni anno sempre più frequentato, che ho trovato veramente interessante, e con diverse ottime realtà, davvero numerosi stand in strada, e davvero tantissima gente!
Ad esempio, la Grabanc, una IPA molto buona prodotta dal proprietario del noto (per i birroamatori locali almeno) negozio “Csàk a jò Sör”, che ha tantissime birre da tutto il mondo, e pure 2/3 spine che regolarmente cambia.
Oppure molto buona la “Hop Lager” chiamata “Keserű Méz” (letteralmente Miele Amaro), molto dissetante e buona, che tra l’altro si può trovare ora alla spina anche nel famosissimo e bellissimo ruin pub (tipici della città e di fama ormai) chiamato “Szimpla Kert”, che consiglio di visitare assolutamente!
3) altro locale interessante con sole birre artigianali ungheresi è il Léhűtő
4) per gli amanti delle birre ceche, ci sono il “PIVO söröző” e il “HRABAL SÖRÖZŐ” (söröző significa birreria)
5) interessante anche il pub “Silenus”, bello, ben frequentato la sera, il cibo non è granchè, ma hanno una bella selezione di birre, anche alcune americane quali Anchor e Flying Dog, e altre inglesi, ceche, tedesche…
Ma ce ne sono diversi di posti interessanti, e sembrano essere decisamente in crescendo.
Per maggiori info, googlate i nomi citati e vedete i loro siti, molti pure in inglese.
Anche Fassla a Bamberga con la signora simpaticissima, oltre che Spezial,btw. Mahr’s con la sua Ungespundet tappa obbligata (bere con i locali é troppo bello).
Il clima di schlenkerla poi é davvero unico.