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Stille Nacht – De Dolle

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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8 Commenti

  1. Spero che il Principino delle nevi (così chiamo il pupazzo che campeggia sull’etichetta 😛 ) sia magnanimo con me e mi perdoni se ho inserito la Stille Nacht tra le mezze delusioni di Birre sotto l’albero. Ieri ho finalmente bevuto l’edizione 2009 di questa birra leggendaria in bottiglia e beh… sono rimasto folgorato. Non ha niente da condividere con la versione alla spina, che a me era sembrata troppo dolce. In bottiglia esprime tutta se stessa: una birra spettacolare, con un equilibrio incredibile. Al naso ha i profumi del Natale: sembra di annusare un panettone pieno di uvetta e frutta candida. In bocca dimostra una classe unica: ci si aspetterebbe una dolcezza predominante, e invece è bilanciata in modo impressionante, riuscendo nel tentativo di celare con efficiacia l’alto tenore alcolico. Il finale poi è la giusta conclusione: lunghissimo, caratterizzato da note dolci e fruttate e con un taglio amaro perfetto. Una delle migliori birre che ho bevuto nel 2009, arrivata proprio sul filo di lana. Goduria estrema.

  2. Anche io ho bevuto solo quella in bottiglia, a birre sotto l’albero infatti l’ho saltata per concentrarmi su altre che ancora non avevo bevuto.

    Come te sono rimasto pienamente soddisfatto da questa 2009. L’ho bevuta con vero gusto.

  3. Perdonami ma restare delusi da una birra è probabile, ma conoscendo la Stille non dovrebbe esistere neanche il minimo dubbio sulla sua bontà.
    Il fusto lo trovo sminuitivo per le birre più complesse, come regola generale.
    Mi è capitato di assaggiare Stille Nacht invecchiate che riuscivano a reggere alla perfezione sigari di una certa importanza, meglio di un rhum o un whiskey.
    Auguri e buone degustazioni 😉

  4. @Stefano
    Tanto maggiore è l’aspettativa, più è facile che si rimanga delusi. Poi ovvio, tutto è relativo 🙂

  5. Ieri sera m’è toccato sacrificarmi e finire un fusto di Stille ’07 (ciao michi…). Il millesimo è benedetto anche in bottiglia, ma in fusto mi mancano davvero le parole…

  6. Il pupazzo di neve sarà il tuo stalker, non te ne libererai più dopo quel giudizio perplesso, non so se questo post può rimediare 😀
    A parte gli scherzi l’ho bevuta ieri e mi ha veramente colpito positivamente!

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