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Vendesi birrificio a Lucca con sala cotte da 180 litri

Vendesi microbirrificio artigianale a Lucca. Il birrificio è attivo...

Birra Carrù vende una riempitrice monoblocco a caduta per birra o vino

Attenzione: l'annuncio non è più valido. Per passaggio ad altra...

Il birrificio Isola vende etichettatrice, filtri e altre attrezzature

Il birrificio Isola vende etichettatrice, filtri e altre attrezzature....
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Il birrificio Bi-Du chiude i battenti, ma lascia una piccola speranza per il futuro

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Vent’anni fa il mondo della birra artigianale italiana era molto diverso da oggi. Il movimento era ancora nella sua fase iniziale e i birrifici attivi non raggiungevano la tripla cifra. Si possono scrivere decine di resoconti su quel periodo pionieristico, ma sarebbe impossibile spiegare a parole l’atmosfera che si viveva nell’ambiente. Alcuni dei protagonisti dell’epoca sono ancora qui, a cavalcare un interesse che hanno contribuito a costruire dal nulla; altri hanno chiuso oppure sono scomparsi dai radar dopo anni di militanza in prima linea. Difficile oggi dire quanti appassionati conoscano il birrificio Bi-Du o abbiano bevuto le sue birre regolarmente, ma in passato questo produttore ha rappresentato un punto fermo per tanti consumatori di birra artigianale, che ora devono incassare la sua chiusura. Con uno stringato messaggio su Facebook, infatti, ieri il birrificio ha annunciato di essere arrivato al capolinea della sua avventura.

Un brewpub su una nave da crociera: ufficializzato l’accordo tra Baladin e MSC

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Un microbirrificio itinerante in mezzo al mare. È questo l’ultimo progetto che vede coinvolto il birrificio Baladin di Piozzo, protagonista di un recente accordo con MSC Crociere. A partire da metà novembre sulla MSC World Europa, l’ammiraglia della casa, sarà presente l’Oceanic Brewery, un vero e proprio microbirrificio ospitato negli spazi del pub Masters of the Sea. La partnership tra Baladin e MSC prevede anche l’ideazione di tre birre ad hoc, che Teo Musso ha sviluppato legando le ricette al particolare contesto in cui saranno realizzate. Le tre creazioni infatti saranno una Pils, una Bitter e una Wheat Ale, tutte brassate rigorosamente a bordo impiegando acqua di mare desalinizzata. L’identità visiva riprenderà il font e l’estetica delle etichette di Baladin, declinandola in maniera leggermente diversa.

Costi energetici, crollo dell’orzo, crisi della CO2: tutti i problemi dei microbirrifici italiani

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Il periodo che stiamo vivendo non è certo semplice. Neanche il tempo di aver archiviato la fase più dura della pandemia che ci siamo trovati catapultati in una delicata situazione internazionale, che sta minando tutte le sicurezze che possedevamo fino a qualche tempo fa. Questo pesante periodo di incertezza sta avendo effetti negativi su tanti aspetti della quotidianità, con effetti che difficilmente avremmo potuto prevedere. Tutti i settori produttivi stanno risentendo dell’incremento dei costi energetici, nonché delle difficoltà di approvvigionamento di alcuni prodotti primari. Fortunatamente nelle ultime settimane abbiamo parlato di birra in maniera leggera, ma ora è arrivato il momento di riassumere quanto sta avvenendo nel nostro mondo. A nostro parere non è il caso di lasciarsi andare a inutili allarmismi, tuttavia è opportuno evidenziare le criticità attuali e quelle che potrebbero verificarsi in futuro. Il condizionale è d’obbligo, perché al momento non è possibile fare previsioni accurate, in un senso o nell’altro.

Vendesi impianto produttivo con sala cottura da 1000 litri

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Attenzione: l’annuncio non è più valido.

Vendesi impianto produttivo completo, composto da:

  • Impianto da 1000 L “VELO” automatico con tino mash bollitura e secondo tino diviso tra sopra filtrazione e sotto whirlpool.
  • N. 2 cisterne di accumulo acqua calda e acqua fredda complete di  pompe.
  • N. 5 fermentatori “VELO” isobarici da 1000 L, certificati PED 3 BAR.
  • N. 2 Fermentatori Isobarici “SPADONI” da 1500 L, certificati PED.
  • CIP di lavaggio carrellato con vasca di accumulo.

Prezzo 70.000 Euro trattabili

Chi fosse interessato può contattare Fiore al numero 3339228176 o all’indirizzo email fioredaros@gmail.com.

In Francia un progetto innovativo di agrivoltaico per la produzione di luppolo

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Unire sostenibilità, innovazione e coltivazione del luppolo. È questo l’obiettivo di un progetto sperimentale inaugurato lo scorso luglio in Francia, che punta a rifornire 24 birrifici della zona contribuendo allo stesso tempo a produrre energia pulita. Come racconta Rinnovabili.it, l’iniziativa porta la firma di Q Energy France, azienda specializzata nel settore delle rinnovabili, ed è stato installato nella Loira. Il sistema, denominato “agrivoltaico”, consta di due strutture realizzate direttamente sui filari e dotate di pannelli solari bifacciali, fissati a 5 metri d’altezza. L’impianto, costituito da 52 moduli su una superficie di circa un ettaro, sarà anche in grado di monitorare la resa colturale e valutare le condizioni climatiche.

Chi davvero mette in discussione l’italianità di Birra Peroni?

A maggio del 2021, in occasione dei 175 anni dell’azienda, Birra Peroni presentò la sua nuova identità visiva, con un restyling delle etichette e del logo. Niente di davvero rivoluzionario, sia chiaro: la veste classica della bottiglia rimase pressoché identica al passato, subendo tuttavia una leggera trasformazione (con l’aggiunta di tecnologie di tracciamento) per restare al passo coi tempi e accrescerne l’efficacia in termini di acquisto. Ne scrivo a distanza di un anno e mezzo perché solo recentemente mi è capitato di avere tra la mani la “nuova” Birra Peroni, notando in effetti alcuni elementi che non ricordavo. Tra questi a colpirmi sono state soprattutto alcune scritte impresse sull’etichetta, che da subito mi sono suonate quantomeno curiose. Riflettendoci qualche giorno dopo, quelle scritte mi sono sembrate la risposta e l’indizio di una crescente consapevolezza birraria diffusa tra i consumatori italiani. Ma andiamo con ordine…

Nuovi locali con birra artigianale: Nerd, Rickys, La Culla del Luppolo e Drop 2

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Nonostante l’emergenza sanitaria, non ancora superata, e l’attuale crisi energetica, il settore della birra artigianale in Italia è vivo e vegeto. Lo confermano le tante nuove aperture di locali avvenute negli ultimi mesi e che mettono al centro della propria offerta la bevanda luppolata che tanto amiamo. Alcune sono nuove gestioni, come per il Rickys di Villa del Conte (PD), che recupera una grande esperienza maturata con un nuovo e più ampio progetto. Altre sono imprese pionieristiche come quella de La Culla del Luppolo, di Lignano Sabbiadoro, birreria che va a colonizzare un luogo dove di norma non si beve facilmente artigianale. E sulla scia dei precedenti successi non mancano le aperture di seconde sedi, come nel caso del Drop di Pomigliano D’Arco (NA), o modalità alternative di vivere e consumare, non solo la birra, ma tutto ciò che è artigianale, come accade al Nerd di Roma. Tutte queste esperienze, in un modo o nell’altro, valorizzano la cultura della birra artigianale del nostro Paese e promuovono le produzioni indipendenti, partecipando, di fatto, al movimento brassicolo italiano. Nella panoramica odierna presentiamo quattro nuovi locali, quattro diversi approcci che attraverso l’originalità degli ambienti, la qualità dell’offerta e la valorizzazione dell’esperienza restituita agli avventori, provano a distinguersi in un mercato sempre più competitivo, ma sicuramente crescente.

Nuove birre da Opperbacco, MC-77 + Lariano, Porta Bruciata, Liquida, ECB e Nama Brewing

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La panoramica di oggi sulle nuove birre italiane è inevitabilmente influenzata dal recente Eurhop, poiché diversi birrifici hanno comprensibilmente scelto il festival capitolino per presentare le loro nuove creazioni. È interessante notare come molte novità rientrino nel regno delle basse fermentazioni, confermando un trend ormai in atto da qualche anno: il fenomeno ha probabilmente superato la dimensione della moda passeggera, (ri)acquistando la posizione che merita. Non deve dunque meravigliare se oggi menzioneremo diverse Lager, partendo dalla Slip (5%) di Opperbacco (sito web). Si tratta della seconda Pilsner per il birrificio abruzzese dopo la This is my Pils ed è prodotta con solo malto Pils da orzo coltivato in casa. Simpatico l’effetto ottico che si ottiene capovolgendo la lattina, con la parola Slip che si trasforma rivelando lo stile di appartenenza della birra. Se vi state chiedendo perché in etichetta campeggi Gigi la Trottola, è nel nome che dovete trovare la (facile) risposta.

Birrificio con sede a Sassari vende sala cottura da 15 ettolitri

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Birrificio con sede a Sassari vende sala cottura per cessione attività.
La sala cotta è una Brew Tech costruita nel 2000, riscaldata a vapore, con capacità produttiva da 15 hL (si possono ottenere fino a 18 hL di mosto). Composta da:

  • Tino ammostamento/filtrazione con agitatore, aratro e scarico trebbie automatico, pompa di trasferimento dedicata e camicia di riscaldamento su parete
  • Tino bollitura/whirlpool con pompa di trasferimento dedicata e camicie di riscaldamento su parete e fondo
  • Scambiatore di calore a piastre doppio stadio acqua-glicole
  • Tino di accumulo per acqua calda di sparge con pompa di trasferimento dedicata

La sala cottura è dotata di sfere di lavaggio per CIP di pulizia ed è completamente operativa essendo stata in produzione fino a pochi mesi fa.
Prezzo 30.000 euro.

Per info email a giovannimanconi69@gmail.com oppure 3456945767

15 medaglie (di cui 5 d’oro) per i birrifici italiani al CICA

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Nella giornata di ieri sono stati svelati i risultati del CICA, concorso spagnolo giunto alla sua settima edizione e aperto ai birrifici di tutto il mondo. Si tratta di un’iniziativa in forte ascesa: nonostante esista da alcuni anni, recentemente l’organizzazione ha deciso di impegnarsi per trasformarla in un appuntamento di riferimento nel calendario internazionale dei contest birrari. Gli assaggi per la valutazione delle birre, ai quali ho avuto il piacere di partecipare in qualità di giudice, si sono tenuti a metà settembre a Can Picafort, località situata sulla costa nordorientale dell’isola di Maiorca, in un contesto rilassato ma al contempo estremamente curato sotto tutti i punti di vista. I birrifici italiani si sono ben distinti, ottenendo 5 ori, 4 argenti e 6 bronzi, per un totale di 15 medaglie in 24 diverse categorie. Per la precisione l’Italia è stata la nazione più premiata dopo la Spagna, precedendo di gran lunga Polonia, Colombia, Argentina e Cina.

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