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Vendesi Sala Cotte da 5 hL e attrezzatura specialistica

Birrificio vende sala cotte da 5 hL e attrezzature....

Il Birrificio BIRA vende impianto completo con sala cottura da 2,5/2,7 hL

Il Birrificio BIRA vende, preferibilmente in blocco, impianto completo...

Birrificio dell’hinterland milanese cede intera attività o vende impianto produttivo

Si propone in vendita brewpub nell’hinterland milanese, avviato nel...
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Vendesi tank di spillatura da 1.000 litri ciascuno

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Vendesi N. 8 Tank di spillatura da 1.000 litri ciascuno. Di seguito i dettagli tecnici:

  • Marchio Mueller.
  • Sistema bag in tank.
  • Dotati di circuito di raffreddamento.

Prezzo 4.000 euro + iva cadauno trattabili.

Chi fosse interessato può contattare Fiore al numero 3339228176 o all’indirizzo email [email protected].

Nuove birre da Ca’ del Brado, Siemàn + Rebel’s, Shire, Busa dei Briganti + Picobrew e altri

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Se siete amanti delle produzioni “wild” ci sono due notizie per voi. La prima è che a inizio maggio tornerà il Master online sulle birre acide a firma Cronache di Birra, che consigliamo a tutti gli appassionati del genere. La seconda è che recentemente sono uscite due interessanti novità a tema dai birrifici italiani, con cui apriamo la nostra consueta panoramica settimanale. Una è Monte Sole (4%) di Ca’ del Brado (sito web), una Wild Grisette aromatizzata con scorze d’arancia e zenzero. Le Grisette sono le cugine delle Saison del Belgio, Farmhouse Ale dalla bassa gradazione alcolica legate storicamente al consumo dei lavoratori delle miniere. La Monte Sole è ottenuta lasciando riposare la  Tevla, la Table Beer della casa prodotta con grani antichi, in botti per 10 mesi con l’aggiunta delle suddette spezie. Il risultato è una birra dorata leggera, con accenni funky e floreali, contraddistinta da rusticità e da una dissetante acidità, resa ancor più fresca dalle note speziate e fruttate dello zenzero e delle scorze d’arancia.

Molson Coors abbandona Birradamare: licenziato l’intero organico del birrificio

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Pessime notizie per i lavoratori di Birradamare, il birrificio di Fiumicino (RM) che nel 2017 fu acquistato dalla multinazionale Molson Coors. Negli scorsi giorni, infatti, il colosso americano ha deciso di licenziare praticamente tutta la forza lavoro dell’azienda, per un totale di 9 dipendenti impiegati tra produzione, confezionamento e amministrazione. A fine 2021 Birradamare aveva già perso tutta la parte logistica e distributiva, passata in mano a Royal Unibrew in base a un più ampio accordo per l’affidamento dell’intera organizzazione commerciale italiana dei marchi di Molson Coors. Alla base dei licenziamenti ci sarebbe l’intenzione da parte del gigante americano di chiudere l’impianto di Fiumicino e probabilmente dismettere il marchio Birradamare.

Nuove birre da War, Vento Forte, Altotevere, Nama Brewing, Malcantone e Hop Skin

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Come spiegato qualche giorno fa, tornare oggi a occuparci di nuove birre italiane non basterà a smarcare tutte le novità rilasciate di recente dai nostri birrifici. È però un modo per restare aggiornati su quanto accade nel’ambiente: non di rado queste panoramiche offrono segnali e indizi di futuri trend dell’intero settore. Riprendiamo allora il discorso introdotto martedì scorso con una collaborazione internazionale, che vede protagonisti un birrificio lombardo e uno inglese: da una parte troviamo War (sito web) di Cassina de’ Pecchi (MI), dall’altra Vibrant Forest (sito web) di Hardley, sobborgo dell’Hampshire. Dal loro incontro è nata la Spring Break (5,5%), una Hazy Pale Ale con doppio dry hopping di luppoli americani e tedeschi di nuova generazione, che forniscono intensi aromi di frutta tropicale e a pasta gialla, con leggere sfumature floreali. In attesa che la primavera esploda davvero, sappiamo come ingannare l’attesa.

Non solo Boskeun: le altre birre di Pasqua (Paasbier) dei birrifici del Belgio

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Con l’avvicinarsi della Pasqua, nei prossimi giorni potrebbe capitarvi di vedere foto o leggere riferimenti alla  Boskeun, la celebre creazione che il birrificio De Dolle rilascia ogni anno in occasione della Settimana Santa. La ricorrenza non è casuale e rientra nella consuetudine di produrre birre ad hoc per il periodo pasquale, soprattutto in Belgio. Queste produzioni, chiamate Paasbier (letteralmente “birre di Pasqua”), possono essere considerate le cugine povere delle Kerstbier: non per motivi qualitativi, chiaramente, ma solo perché appartenenti a una tradizione meno diffusa rispetto a quella analoga legata al Natale. Eppure, a parte la birra con il coniglietto di De Dolle, gli esempi nella cultura brassicola belga non sono pochi. Oggi entriamo nel dettaglio delle altre Paasbier, alcune abbastanza famose, altre praticamente sconosciute alle nostre latitudini.

Nuove date per i corsi online di Cronache di Birra (degustazione e birre acide)

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Da quando nel 2020 abbiamo organizzato il primo corso di degustazione online, l’attività didattica di Cronache di Birra è cresciuta sensibilmente. Il portale Formazione Birra è sempre aggiornato con nuove proposte e altri format si aggiungeranno nelle prossime settimane. Intanto però abbiamo inserito nuove date per due appuntamenti apprezzati da sempre: il Corso di degustazione di 1° livello e il Master sulle birre acide. Sono due iniziative piuttosto diverse tra loro, rivolte a target piuttosto diversi, ma che condividono entrambe i vantaggi della fruizione online, come la possibilità di rivedere le registrazioni delle lezioni, l’iscrizione di coppia a un prezzo vantaggioso, la comodità di seguire il percorso didattico direttamente da casa.

È un’Italian Grape Ale la migliore birra del Brasile: intervista a Carlo Mioranza di Alem Bier

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Come forse saprete, a inizio marzo si è tenuta l’edizione 2023 del Concurso Brasileiro de Cervejas, il più grande concorso birrario del Sudamerica, aperto esclusivamente ai produttori brasiliani. L’aspetto interessante è che il premio Best of the Show è stato conquistato da un’Italian Grape Ale, realizzata dal birrificio Alem Bier: la Tannat Grape Ale, infatti, ha superato le oltre 4.000 birre iscritte al concorso, ottenendo il riconoscimento per la migliore produzione in assoluto. Un traguardo di grande prestigio e di cui, per ovvie ragioni, siamo particolarmente felici, al punto che abbiamo contattato Carlo Mioranza, socio e birraio di Alem Bier, per sottoporgli qualche domanda. Ne è scaturita l’intervista che segue, che riteniamo molto interessante per capire alcuni aspetti della cultura brassicola del Brasile, nonché il modo in cui Alem Bier si approccia al concetto di Italian Grape Ale. Ringraziamo Carlo per la gentilezza e la disponibilità.

Nuove birre da Alder, Kashmir, Via Priula, Porta Bruciata, Birra OV e Boia + Eastside

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Cominciamo la settimana in maniera inconsueta con un aggiornamento sulle nuove birre italiane. Quelle che segnaliamo oggi sono solo una piccola parte delle novità annunciate di recente, che non riusciremo a coprire interamente neanche con l’articolo che uscirà nei prossimi giorni. Ricordate tuttavia che per una panoramica completa c’è il nostro portale Beer Zone, sempre più consultato. Chiusa la doverosa introduzione, cominciamo il nostro viaggio dalle due recenti new entry del birrificio Alder. La prima si chiama Manor Road (3,5%) ed è una Dark Mild super classica, realizzata con malti Mild, Crystal e Pale Chocolate e luppolata con l’inglese Fuggle. I feticisti della birra britannica sappiano che presso la taproom del birrificio la trovate servita a pompa nel tradizionalissimo mug. La seconda novità di Alder è invece la Gora (5%), una Pils brassata con malti tedeschi e luppoli sloveni, nello specifico le varietà Styrian Golding e Aurora. Immancabile la lunga lagerizzazione da cui deriva una piacevole pulizia visiva e aromatica.

Prossimi eventi (speciale Roma): Frankenbierfest, Festa di Pasquale e compleanno Luppolo 12

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Dalle prime informazioni che stiamo raccogliendo, il numero di eventi birrari è destinato a crescere in maniera straordinaria nelle prossime settimane, riportandoci a una condizione che non sperimentavamo da anni. Mai come adesso è dunque obbligatorio portarsi avanti con il lavoro e segnalare alcuni eventi che si terranno ad aprile. Ne citiamo tre, curiosamente – o forse no – tutti in programma a Roma, a partire dall’attesissimo Frankenbierfest del Ma che siete venuti a fa’, con il suo solito carico di imperdibili birre artigianali della Franconia. Qualche giorno prima, in occasione di Pasquetta, si terrà presso il birrificio Jungle Juice la Festa di Pasquale con le birre della casa e tanti contenuti; la settimana successiva, invece, il Luppolo 12 festeggerà i suoi primi 11 anni, riscattando la chiusura forzata che lo ha visto protagonista in questi giorni. Buone bevute a tutti!

Come la Brexit sta pesando sulla crisi della birra in UK e perché non può accadere in Italia

Da alcuni mesi nel Regno Unito è in atto una preoccupante crisi dei birrifici artigianali. Ne scrivemmo a fine 2022, quando il celebre marchio Wild Beer Co. annunciò di essere entrato in regime di amministrazione controllata. In quell’occasione citammo altri tre nomi che negli stessi giorni chiusero o dichiararono di affrontare gravi difficoltà economiche, dimostrando come il fenomeno coinvolgesse diverse aziende. Un publican di Westbury arrivò a pubblicare una lista di tutti i birrifici chiusi, venduti o sull’orlo del fallimento: il bilancio finale, che oggi andrebbe quasi sicuramente aggiornato, contava la bellezza di 63 produttori. Un numero enorme, che restituiva il senso delle dimensioni di una tendenza difficile da invertire senza supporti esterni. Leggendo quelle cifre spaventose, la domanda di tutti noi fu immediata: quante possibilità ci sono che la stessa crisi coinvolga anche la birra artigianale italiana? Un dubbio più che lecito.

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