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Il Birrificio Italiano cerca un aiuto birraio full time

Il Birrificio Italiano cerca una figura di AIUTO BIRRAIO...

Cercasi birrificio artigianale in Veneto

Sono alla ricerca di un birrificio artigianale in Veneto...

Vendesi Sala Cotte da 5 hL e attrezzatura specialistica

Birrificio vende sala cotte da 5 hL e attrezzature....
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Il birrificio Ofelia vende impianto di produzione da 10 hl

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Il birrificio Ofelia vende impianto di produzione da 1.000 Lt per passaggio ad impianto di dimensioni più grandi.

L’impianto è così composto:

  • Sala cottura da 1000 lt a 3 tini (Mastromarino) a olio diatermico
    • Caldaia di ammostamento/bollitura
    • Tino filtro con piastra filtrante trislot
    • Tino Wihrlpool
    • Pompa di servizio
    • PLC e pannello di comando elettrovalvole
  • Tino acqua fredda da 4000 lt ( con pompa di ricircolo )
  • Tino acqua calda da 2000 lt ( con pompa di ricircolo )
  • Caldaia Ferroli per il riscaldamento dell’olio diatermico.

Prezzo € 39.000,00

Per info scrivere a [email protected] o telefonare a 3478240023.

Il flop di Bombeer: per la birra di Bobo Vieri ricavi dimezzati e utili inesistenti

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Nell’agosto del 2020, quando eravamo nel pieno della pandemia, fece il suo debutto sul mercato italiano Bombeer, la birra di Bobo Vieri. Il prodotto fu lanciato in pompa magna sfruttando anche l’immagine dell’ex attaccante della nazionale, che non appariva semplicemente come testimonial del prodotto, ma era uno dei soci dell’azienda. Sfruttando operazioni di marketing ben congegnate, Bombeer riuscì rapidamente a ritagliarsi uno spazio sul mercato e ad attirare l’attenzione dell’opinione pubblica. Nonostante non ci fosse molto da raccontare sul prodotto in sé – Bombeer è una Lager di impostazione mainstream, prodotta presso un birrificio di cui non è mai stato rivelato il nome – anche noi l’abbiamo citata in alcuni articoli. Recentemente è tornata a far parlare di sé, ma per motivi economici: come riportato da Affari Italiani, la birra di Bobo Vieri se la starebbe passando piuttosto male, con ricavi dimezzati e utili praticamente azzerati.

Sarà l’intelligenza artificiale il nuovo ingrediente segreto della birra?

L’avvento dell’Intelligenza Artificiale (IA) sta segnando una svolta epocale nella nostra società, trasformando radicalmente il modo in cui affrontiamo sfide quotidiane, conduciamo attività economiche e intratteniamo relazioni. L’IA sta permeando ogni aspetto della nostra vita, dalla salute all’istruzione, dall’industria all’intrattenimento, aprendo nuove prospettive e portando con sé un’ondata di innovazione senza precedenti. Al contempo, sta sollevando questioni etiche e richiedendo una riflessione profonda sulla gestione responsabile di queste potenti tecnologie, onde evitare abusi e garantire che il progresso tecnologico sia orientato al bene comune. In questo scenario di trasformazione su vasta scala, il settore della birra non è rimasto immune all’impatto di queste nuove tecnologie. Al contrario, sta abbracciando con entusiasmo le potenzialità di simili innovazioni per rivoluzionare ogni fase della produzione, distribuzione e interazione con i consumatori. Vediamo come.

Nuove birre da South Soul, Opperbacco, Degged, Chianti Brew Fighters e altri

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La panoramica di oggi sulle nuove birre italiane comincia dalla Campania e più precisamente dal birrificio South Soul (sito web), che di recente ha annunciato due interessanti novità, molto diverse tra loro. La prima si chiama Koso (6%) ed è un crossover stilistico senza mezzi termini, tanto da essere definita in etichetta “Farmhouse IPA”. C’è innanzitutto una percentuale non irrilevante di frumento nella base fermentescibile, nonché l’impiego di scorze d’arancia in bollitura. C’è poi un uso generoso di luppoli americani, sia a caldo che in dry hopping (doppio), ma soprattutto c’è un blend di due lieviti diversi: un ceppo belga e uno autoctono. Il risultato è una birra a cavallo tra le Farmhouse Ale, le White IPA e le Blanche. La seconda novità di South Soul è invece una classica Vienna Lager battezzata Vargiu (5,3%), facile da bere e con un bel profilo maltato di biscotto. Entrambe le birre sono state presentate ufficialmente in tutta Italia qualche giorno fa, quindi dovreste trovarle ancora alla spina in molti locali.

Regalare birra artigianale: 5 consigli per non sbagliare l’acquisto

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Ormai da qualche giorno negozi e centri commerciali hanno rispolverato gli addobbi natalizi, quindi possiamo considerare sdoganato anche quest’anno l’argomento regali. Se siete particolarmente previdenti starete già pensando a cosa acquistare in vista delle prossime festività, ma la scelta può rivelarsi ostica nel caso della birra artigianale. Come essere sicuri di fare un dono birrario davvero gradito? O come orientarsi tra le mille possibilità quando si conosce poco o niente di birra? Nell’articolo di oggi cerchiamo di fornire qualche indicazione generale per rendere la scelta più semplice: non uno sterile elenco di prodotti, generalmente poco adattabile alle varie esigenze, ma alcuni suggerimenti di massima da cui partire per avere le idee più chiare. Perché regalare birra artigianale può dare grandi soddisfazioni, a patto di muoversi con consapevolezza.

Birrificio toscano cerca un fermentatore isobarico da 10 o 20 hl

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Birrificio toscano cerca un fermentatore troncoconico da 10 o da 20 hl, isobarico con certificazione PED.

Per ulteriori informazioni contattare telefonicamente o su Whatsapp i numeri 3334164158 o 3463298150.

Il nuovo Master sulle birre acide e gli altri eventi in programma su Formazione Birra

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La giornata di ieri è stata molto impegnativa e ha visto Cronache di Birra dividersi tra varie iniziative. Oltre alla partecipazione all’evento stampa a Milano con Mikkel di Mikkeller e Ivano Astesana del Birrificio della Granda – i due si sono incontrati per produrre la nuova release del progetto Be Grapeful e oggi sono ancora impegnati in un tour tra i locali di Torino – si sono tenuti due appuntamenti didattici previsti dalla piattaforma Formazione Birra. Il primo, online, ci ha permesso di parlare di Brettanomyces con Luca Sartorelli di Ca’ del Brado e Alessandra Agrestini; il secondo, in presenza, ha portato Guido Palazzo a Mercato Centrale Torino per raccontare le birre a bassa fermentazione in compagnia di Riccardo Miscioscia del birrificio La Piazza e delle sue birre. Proprio a proposito di appuntamenti didattici, oggi ne approfittiamo per segnalare le altre iniziative in programma nei prossimi giorni.

Vendesi 2 fermentatori troncoconici isobarici da 12 hl

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Causa chiusura aziendale vendo due fermentatori da 12 HL tronco/conico isobarici di marca Soci’s.

I fermentatori sono completi di accessori compresi elettrovalvole marca Comparato e termostati digitali di marca Pixsys.

I due serbatoi sono praticamente nuovi e mai stati utilizzati come si evince dalle foto.

Per qualsiasi info potere contattare il numero 3495367489 e chiedere del Sig. Marco. Si accetta anche un contatto tramite Whatsapp.

Nuovi birrifici e beer firm: Hype Brewing, Halfbrewing, Cassiopea e Birra della Torre

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La birra artigianale è davvero in calo come molti dicono? Che non sia più una moda ormai è pacifico, ma questo non impedisce che siano sempre tanti i neonati progetti brassicoli che si affacciano nel mercato italiano. Oggi ne presentiamo altri quattro, tutti molto interessanti, divisi equamente in birrifici e beer firm. Come accennato in passato, quest’ultima soluzione imprenditoriale sta tornando in auge, probabilmente a causa del periodo che stiamo vivendo – minore propensione ai grandi investimenti, costi più elevati per prestiti e mutui, maggiore cautela nello spendere. Le nuove realtà che raccontiamo più sotto sono guidate da una spiccata passione, che per fortuna è un’ingrediente che non manca mai nel nostro mondo.

Les Bières du Grand St. Bernard cerca un addetto al controllo qualità

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Attenzione: l’annuncio non è più valido.

Il birrificio Les Bières du Grand St. Bernard (provincia di Aosta) cerca un addetto al controllo qualità, con contratto a tempo pieno.

Mansioni previste: gestione del laboratorio, analisi chimico fisiche e microbiologiche.

Preferibile laurea in scienze e tecnologie alimentari o simili.

Inviare candidature via mail all’indirizzo [email protected].

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