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Il Birrificio BIRA vende impianto completo con sala cottura da 2,5/2,7 hL

Il Birrificio BIRA vende, preferibilmente in blocco, impianto completo...

Birrificio dell’hinterland milanese cede intera attività o vende impianto produttivo

Si propone in vendita brewpub nell’hinterland milanese, avviato nel...

Birrificio vende intero impianto produttivo in blocco o separatamente

Birrificio artigianale vende l’intero impianto produttivo anno 2019, costituito...
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Prossimi eventi: Frankenbierfest, Vinitaly e Fiera Mastro Birraio

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Per il periodo in cui si tiene e per le sue caratteristiche bucoliche, il festival che in qualche modo segna l’inizio della stagione primaverile degli eventi birrai è il Frankenbierfest, che si terrà a Roma a metà aprile omaggiando ancora una volta la straordinaria cultura brassicola della Franconia. Oggi invece partirà a Santa Lucia di Piave il primo dei tre weekend della Fiera della Birra Artigianale, con una selezione di birrifici provenienti esclusivamente dal Veneto. Ma questo è anche un periodo di fiere di settore e ne segnaliamo due: il Vinitaly, che quest’anno riserverà alla birra artigianale un padiglione ad hoc con la denominazione Xcellent Beers, e la Borsa della Birra Italiana, nuova iniziativa B2B in programma a Padova, che prevede l’ingresso aperto al pubblico nel primo giorno di manifestazione. Buon fine settimana a tutti!

Aggiornamento: l’evento Borsa della Birra Italiana è stato spostato a ottobre.

Il declino della American Homebrewers Association: cosa sta accadendo all’homebrewing negli USA

La American Homebrewers Association, nota anche con la sigla AHA, è l’associazione di homebrewer più grande del mondo. Nacque nel lontano 1978 (io avevo un anno!) dall’idea di Charlie Papazian, uno dei miti della scena homebrewing americana. In realtà fu fondata anche da Charlie Matzen, ma Papazian è senza dubbio il personaggio più conosciuto tra i due, anche perché è autore del famosissimo libro “The Complete Joy Of Homebrewing” e del motto diventato ormai patrimonio universale della comunità degli homebrewer nel mondo: “Relax, don’t worry, have an homebrew!”. Matzen incontrò Papazian in una delle lezioni che quest’ultimo teneva raccontando le gioie delle produzioni casalinghe. Entrambi erano insegnanti a scuola, scattò la scintilla e tutto ebbe inizio.

Il locale Dhop di Milano valuta nuovi soci o cessione dell’attività

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Dhop Bistrot di birra artigianale, nella sua sede di Milano, è alla ricerca di persone interessate a dedicarsi seriamente alla vita da bancone per trasmettere questa propria passione ai suoi clienti. Il locale dispone di cucina attrezzata di fuochi a gas, frytop, friggitrice e di un ampio magazzino per stoccaggio materie prime al -1, oltre a bagno personale e ufficio.

Valutiamo:

  1. un nuovo socio operativo
  2. l’affitto del ramo d’azienda finalizzato all’acquisto della stessa (formula rent to buy)
  3. la cessione totale dell’attività.

Il locale oggi ad insegna DHOP é sito in Via Rubens 9 a Milano, tra le fermate metro rossa De Angeli e Gambara.

Per info mail a [email protected].

A Siena rinasce Birra Bader, antico marchio legato alla città (e alla storia delle Pils)

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La riscoperta dei marchi birrari del passato in chiave artigianale è un fenomeno abbastanza diffuso in Italia, con alcuni casi di successo come Birra Perugia in Umbria o Birra Puddu in Sardegna. Se queste operazioni da una parte hanno uno scopo prettamente commerciale, dall’altra permettono di riscoprire storie e aneddoti legati a una città o a un territorio, spesso sconosciuti ai più. È il caso della rinascita di Birra Bader, birrificio fondato alla fine del XIX secolo a Siena e capace di raggiungere all’epoca un discreto successo. A riportarlo in vita è stato Marco Cheli, un imprenditore italiano che ha deciso di rilevare il marchio, associarlo a un locale birrario e lanciarsi in una sfida affascinante in una terra dedita da sempre al vino. Per diversi motivi quella di Birra Bader è una storia che senza dubbio merita di essere raccontata.

Nuove birre da Zero.5, Siemàn, Mastio, Ballarak, Hilltop, Nama + Rebel’s e Noiz

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Non è raro aprire le nostre panoramiche sulle nuove birre italiane con intere linee parallele, come nel caso del progetto Gene annunciato di recente dal birrificio Zero.5 (pagina Instagram). L’obiettivo è applicare metodi produttivi innovativi e al contempo lavorare sul lievito e sui luppoli, operando, per quanto possibile, direttamente con i fornitori delle materie prime senza intermediari. La linea al momento si compone di tre birre: Carbonio (4,5%), una Session IPA realizzata con malti Pils, Pale (Golden Promise) e avena e luppolata con Galaxy e Citra, usati anche nel triplo dry hopping; Uranio (8,3%), una Double IPA in salsa New England, con un grist piuttosto articolato (Extra Pale, avena, Chit Malt e frumento, oltre a una piccola percentuale di destrosio) e luppoli Citra, Mosaic, Galaxy, Nelson Sauvin e Nectaron; Cobalto (6,3%), infine, una New Zealand IPA brassata con luppoli Riwaka, Superdelic e Nectaron, provenienti direttamente dalla Nuova Zelanda, e un blend di due diversi lieviti (uno inglese e uno del New England). Se siete curiosi di assaggiarle sappiate che proprio in questi giorni dovrebbero essere disponibili in diversi locali di Roma e non solo.

House of Guinness: la famosa birra irlandese diventa una serie Netflix

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La piattaforma Netflix ha annunciato House of Guinness, una serie tv in otto episodi che ripercorrerà la storia della celebre birra irlandese e della famiglia che l’ha creata. La trama si snoderà dal 1759, anno in cui Arthur Guinness aprì il suo primo birrificio a Dublino, fino ai giorni nostri. La serie intreccerà le vicende familiari con la storia d’Irlanda, mostrando le sfide e i successi che hanno portato la celebre birra scura a diventare un’icona globale. La regia è affidata a Stephen Frears, mentre la sceneggiatura è opera di Steven Knight, che in passato ha già firmato quella di Peaky Blinders – una serie in cui la birra è spesso al centro della quotidianità dei suoi protagonisti. Il cast, ancora in fase di definizione, dovrebbe includere nomi di rilievo internazionale. I luoghi delle riprese, partite la scorsa estate, sono Dublino e il Wicklow Mountains National Park.

Luppoli nuovi e nuovissimi: la rivoluzione del Nectaron, lo sperimentale CF302

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Il luppolo ha rappresentato l’ingrediente della prima grande rivoluzione della birra artigianale, tanto da spingere molti osservatori a chiedersi: “Quale sarà l’ingrediente della prossima rivoluzione brassicola?”. Probabilmente la risposta è ancora il luppolo. Raramente in passato abbiamo assistito a una fase così innovativa per l’industria che gira intorno a questa celebre pianta, tanto che in questo momento storico le novità si susseguono a ritmo forsennato. Negli ultimi tempi vi abbiamo raccontato dei nuovi prodotti per la luppolatura, come il Phantasm, e prima ancora delle nuove cultivar di stampo moderno del Regno Unito. Oggi torniamo a occuparci di varietà di luppolo per introdurne due molto recenti: il Nectaron, lanciato sul mercato solo nel 2020 ma con un impatto così influente che non possiamo non scriverne, e il CF320, ancora in fase di sperimentazione ma già molto promettente.

Il birrificio L’Olmaia vende un mulino da 350 kg/h

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Attenzione: l’annuncio non è più valido.

Il birrificio L’OImaia di Montepulciano (SI) vende un mulino per malto da 350 kg/h con vasca per sacchi da 25 kg e piedistallo rialzato.

Per conoscere il prezzo e altre informazioni potete chiamare il numero 3286659788 o scrivere all’indirizzo email [email protected].

Intelligenza artificiale e gusto della birra: arriva dal Belgio uno studio innovativo

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L’intelligenza artificiale (IA) si sta rapidamente affermando come un potente strumento per l’innovazione in diversi settori industriali, incluso quello brassicolo. Fino a oggi tuttavia è stata usata nel mondo birrario quasi esclusivamente per attività con fini commerciali o poco più che ludici, come la creazione di birre basate su ricette e immagini generate dai computer. Un recente studio del centro belga di microbiologia VIB-KU Leuven – nato dalla collaborazione tra l’Istituto di biotecnologie delle Fiandre (VIB) e l’Università cattolica di Lovanio (KU Leuven) – ha invece impiegato l’intelligenza artificiale per dimostrare il suo potenziale impatto rivoluzionario nella predizione e nel miglioramento del gusto della birra. Si tratta di un lavoro molto serio e approfondito, durato cinque anni e basato in parte sulla degustazione tradizionale con panel di assaggiatori, in parte su moderni algoritmi predittivi.

Tecnico birraio con attestati cerca lavoro nel settore

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Buongiorno, sono Samuele Genovesi, ho 27 anni e ho da poco concluso il corso MIA Academy da tecnico birraio, comprensivo di attestato HACCP e stage lavorativo presso il birrificio Beautiful Rebels di Arluno (MI).

Sono alla ricerca di un posto di lavoro nel settore brassicolo, per poter esprimere al meglio la mia passione per il mondo della birra. Sono aperto a qualsiasi opportunità di lavoro nel settore, anche part time.

Abito in provincia di Milano, ma sono automunito e disposto a spostarmi tra Lombardia, Piemonte e il Nord-Ovest Italia.

Allego il mio CV e gli attestati del corso.

Email: [email protected]
Cellulare: 345 3573455

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