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Yalkys cerca agenti in diverse zone d’Italia

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Yalkys birra artigianale italiana cerca distributori ed agenti muniti di partita iva per le seguenti zone: Abruzzo, Marche, Umbria, Lazio, Toscana, Emilia e Romagna, Lombardia, Veneto, Trentino, Liguria e Piemonte.

Chi fosse interessato ci può contattare al 347 0055934 o via mail a [email protected]

Per un approccio multi-stile alla definizione delle birre

Come riportato dal sempre puntuale Brewing Bad, recentemente l’americana Brewers Association ha rinnovato il suo documento sugli stili birrari, denominato Beer Style Guidelines. Se il nome non vi suona nuovo è perché è identico a quello ben più famoso stilato dal BJCP, che spesso viene considerato punto di riferimento in materia. In realtà entrambi i documenti nascono non come guida per gli stili birrari, ma come strumento per la definizione delle categorie nei concorsi a tema: quelli professionali nel primo caso, quelli di homebrewing nel secondo. Esistono differenze evidenti tra le due pubblicazioni, in primis negli stili effettivamente individuati. Ma anche nelle informazioni associate a ognuno di essi: mentre il BJCP entra nel dettaglio con una marea di dati e di (preziose) informazioni storiche e comparative, la Brewers Association rimane molto più in superficie. Ciò che mi preme analizzare, comunque, è l’utilità di simili documenti quando parliamo di birra, cioè fuori dalle situazioni per le quali sono stati creati.

Prossimi eventi: Tripel B Fest, Beerghem, Festival delle Birrette e Birrammano

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Giunti nel pieno di questa stagione di eventi birrari non ci rimane che prepararci al weekend con un’altra panoramica di eventi a breve, in programma tra la fine di maggio e l’inizio di giugno. Il ritmo è ormai indiavolato e spero vi siate allenati bene nelle settimane passate 🙂 . Partiamo allora dall’ultimo fine settimana del mese, con due manifestazioni che si terranno rispettivamente a Torino e Milano: il debuttante Tripel B Fest, completamente dedicato alla birra belga (con 13 birrifici), e il Festival delle birrette, arrivato alla sua terza edizione. Poi giugno inizierà alla grande con Beerghem 2017, festival ormai storico incentrato sui produttori del bergamasco. A completare momentaneamente il programma ci sarà negli stessi giorni anche la terza edizione di Birrammano, in provincia di Rovigo. Qui fa caldo e la sete si fa sentire: buone bevute a tutti!

Fermentazioni sta per tornare: i 30 birrifici, i laboratori e gli altri contenuti

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Il traguardo della quinta edizione di Fermentazioni è sempre più vicino: ancora una ventina di giorni e potremo brindare insieme durante il grande festival dedicato alla birra artigianale italiana organizzato da Cronache di Birra e Sfero. Da venerdì 9 a domenica 11 giugno tornerà uno dei più attesti appuntamenti nel panorama birrario nazionale e lo farà con le tre grandi novità di cui vi ho raccontato in passato: la nuova location del Guido Reni District, più grande e più comoda; l’inedita modalità di ingresso, con la possibilità di tornare gratis nei giorni successivi; infine il periodo, anticipato a giugno. Chiaramente però non possiamo fermarci in superficie e ora è arrivato il momento di entrare nei dettagli di Fermentazioni 2017. Quali saranno i 30 birrifici presenti? Come sarà strutturato il programma di laboratori e workshop? Quali altri contenuti troverete durante la manifestazione? Ecco a voi tutte le risposte.

Nuovi locali: Nix Beer, Hopduvel, Allo Spinone, Mani in Malto e Messaggerie del Malto

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Lasciare il proprio lavoro per fare il birraio: una scelta di vita che in tanti definirebbero folle. È però ancora più folle aggiungere al mestiere di birraio quello del publican, ritrovandosi così a dividere la giornata tra sala cotte e bancone. Una decisione coraggiosa, che può nascere solo da una passione sconfinata. Esattamente quella che sta dimostrando di possedere Nicola “Nix” Grande, attuale birraio di Birra Etnia, che per no farsi mancare niente ha recentemente ha inaugurato il suo locale nel centro di Pavia. Si chiama Nix Beer e può essere considerato un piccolo ritrovo per chi ama la birra di qualità. L’impianto di spillatura consta di 6 vie, dove a rotazione sono disponibili le birre di Etnia e quelle di birrifici amici (The Wall, Lariano, Foglie d’Erba, Brewfist, Lucky Brews e altri). L’offerta propone anche una selezione di bottiglie selezionate, oltre a lattine e sidri. La cucina punta su preparazioni veloci e informali, mentre l’ambiente spensierato (ma ovviamente con tanta competenza alle spalle) fa il resto. Per saperne di più vi rimando alla pagina Facebook di Nix Beer.

Per una rivalutazione dei beershop e del loro ruolo nella scena birraria italiana

Come forse avrete letto, sabato scorso sono stato in provincia di Ascoli Piceno per l’inaugurazione del brewpub di Babylon, giovane birrificio partito decisamente col piede giusto. Ho avuto il piacere di condurre una degustazione di tre birre della casa, che d’accordo con Adriano Giulioni, uno dei soci, abbiamo impostato ripercorrendo la storia del movimento birrario italiano. Quando si compie un excursus del genere secondo me è opportuno individuare un momento, successivo a una lunga fase “pionieristica”, che coincide con l’ascesa di Roma come punto di riferimento per l’ambiente. Lo sviluppo birrario della Capitale richiese diverso tempo, ma fu accelerato da due fenomeni quasi simultanei: la moltiplicazione dei beershop e la popolarità delle birre extra luppolate, capaci entrambi di attirare un pubblico molto giovane. Noi bevitori con qualche anno in più sulle spalle abbiamo sempre guardato a quel pubblico, e alle mode che lo hanno caratterizzato, con un misto di supponenza e diffidenza, solo in parte giustificate. Anzi – ammettiamolo pure – probabilmente è il caso di rivalutare totalmente quel fenomeno.

Le birre italiane più influenti di sempre – Parte I

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Il movimento italiano della birra artigianale è ancora molto giovane, avendo da poco superato i 20 anni di età. Un periodo praticamente irrilevante se paragonato alla storia secolare della nostra bevanda, ma che a livello internazionale ha coinciso con trasformazioni profonde e decisamente repentine, capaci di modificare l’evoluzione stessa della birra. Così in soli 20 anni è comunque possibile individuare dei prodotti talmente importanti da aver influenzato l’intera scena brassicola nazionale. Prendendo spunto da un articolo pubblicato in passato sul sito Food & Wine, con questo e altri post che seguiranno proviamo a stilare un elenco delle birre italiane più rilevanti per lo sviluppo del nostro movimento. Nel gruppo troveremo produzioni famose e altre praticamente sconosciute, etichette regolarmente disponibili e altre scomparse da tempo, birre apprezzate da tutti e altre ampiamente dimenticabili. In tutti i casi, però, il filo conduttore sarà il medesimo: aver fatto da apripista a intere tendenze o aver assunto il ruolo di punto di riferimento per decine di birrai.

Ancora eventi a maggio: Pint of Science, Birra in B… rocca e altri

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Quello che stiamo vivendo è un maggio carico come non mai di eventi birrari, quindi è d’obbligo aggiornare le nostre agende con altri appuntamenti previsti nella parte restante del mese. Non è propriamente “on topic” con Cronache di Birra ma merita comunque una menzione la terza edizione di Pint of Science, l’iniziativa di divulgazione scientifica in programma in tutta Italia da lunedì prossimo fino a mercoledì. Nel penultimo weekend di maggio dobbiamo invece aggiungere Prato a Tutta Birra e il Binasco Beer Festival, in programma nelle omonime città e in partenza da venerdì 19. Comincerà il giorno successivo invece il Varazze Beer Festival, mentre andrà in scena nell’ultimo fine settimana del mese l’edizione 2017 di Birra in B… rocca, a Salerno. Buon weekend a tutti, nei prossimi giorni mi troverete vicino Ascoli per l’inaugurazione del brewpub di Babylon. Salute!

Nuove birre da Pontino, Hilltop + Amiata, Birradamare, PicoBrew e Menaresta

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Appare ormai evidente che l’interesse per le New England Ipa si sia trasformato in una vera e propria moda, ripresa da tutti i principali movimenti birrari del mondo. In Italia non siamo da meno e accanto alle tante “juicy” lanciate negli ultimi mesi ora bisogna registrare anche la Brain Damage (6,5%) del Birrificio Pontino. Chiaramente la peculiarità principale è nell’aspetto, decisamente torbido, ottenuto aggiungendo una percentuale non indifferente di avena e frumento al classico malto d’orzo. Il luppolo è utilizzato esclusivamente in aroma (14 IBU) per enfatizzare le note di frutta tropicale, agrumi e fiori, accentuate ulteriormente dall’impiego di un lievito di origine britannica. La notizia è che l’approccio del Pontino con questo sotto stile ha portato alla nascita in contemporanea di due varianti della Brain Damage, aromatizzate con frutta.

La minaccia delle multinazionali alla birra craft, spiegata da chi ha lavorato nell’industria

Perché l’industria sta rafforzando il suo controllo nel mondo della birra artigianale? Perché le multinazionali sembrano interessate a confondere le acque? Qual è il fine ultimo delle loro strategie commerciali? Queste e altre domande sono ormai all’ordine del giorno e comuni a un numero sempre maggiore di consumatori. L’invasione delle industria nel segmento della birra craft sta creando molta confusione nell’ambiente e non è sempre semplice capire ciò che sta succedendo. Come appassionati e operatori del settore è però nostro compito informarci e fare chiarezza, evitando da un lato di comportarci come se non stesse accadendo nulla, dall’altro di lasciarci andare a semplificazioni o conclusioni infondate. A tal proposito negli scorsi giorni Brewing Bad ha condiviso un articolo molto interessante, che affronta il problema in maniera “scientifica”. È molto lungo, perciò ho pensato di riassumerlo in questa sede riportando i passaggi principali. Spero che sia utile a tutti.

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