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Vendesi Sala Cotte da 5 hL e attrezzatura specialistica

Birrificio vende sala cotte da 5 hL e attrezzature....

Il Birrificio BIRA vende impianto completo con sala cottura da 2,5/2,7 hL

Il Birrificio BIRA vende, preferibilmente in blocco, impianto completo...

Birrificio dell’hinterland milanese cede intera attività o vende impianto produttivo

Si propone in vendita brewpub nell’hinterland milanese, avviato nel...
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Travalicare gli appassionati: un imperativo per il futuro della birra artigianale

Ritrovarsi catapultati improvvisamente in una realtà inedita permette di guardare le cose in modo diverso. È ciò che è successo a tutti noi con l’avvento della pandemia, che ha stravolto ogni aspetto delle nostre vite. Inclusa la birra artigianale, che non solo fa parte della nostra quotidianità, ma rappresenta un settore produttivo sempre più importante nel panorama nazionale. Il blocco che ha coinvolto locali, distributori e birrifici ha arrecato danni importanti a diverse aziende, ma ha anche permesso di analizzare il mercato in maniera differente rispetto al passato. A bocce ferme le valutazioni diventano più lucide e riescono a spingersi oltre l’orizzonte limitato che la routine ci impone, a causa delle sue dinamiche consolidate che tendiamo a percepire come assiomi inviolabili. E nelle tante considerazioni che si sono rincorse negli ultimi mesi, c’è un concetto forte che probabilmente influenzerà le scelte dei prossimi anni: la birra artigianale italiana deve uscire dalla nicchia degli appassionati e provare davvero – per la prima volta – ad abbracciare un pubblico più ampio.

Alla ricerca dell’identità perduta: la pesante crisi del birrificio Stone

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Molti di voi conosceranno il birrificio Stone, uno dei pionieri della storia della birra artigianale americana nonché uno dei produttori più importanti e influenti degli Stati Uniti (è nella Top 10 stilata annualmente dalla Brewers Association). La creatura di Greg Koch, il suo fondatore, ultimamente non se la sta passando particolarmente bene: i dati di mercato evidenziano una netta contrazione, ma soprattutto l’azienda sembra aver perduto la sua identità, non riuscendo più a comunicare la propria visione con la stessa efficacia mostrata in passato. La situazione è stata analizzata qualche giorno fa da un articolo a firma Kate Bernot pubblicato su Good Beer Hunting, nel quale vengono ripercorse le difficoltà evidenziate da Stone negli ultimi mesi. Difficoltà che appaiono piuttosto problematiche e che sollevano diversi dubbi sul futuro di uno dei birrifici più iconici di sempre.

Il Birrificio Miamal vende impianto completo da 500 litri

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Attenzione: l’annuncio non è più valido.

Il Birrificio Miamal vende impianto di produzione birra completo da 500 litri.

  • Sala Cottura elettrica da 5hl a 2 tini anno 2014
  • n° 2 fermentatori da 12 hl, isobarici
  • mulino da 300-500kg/h
  • imbottigliatrice a 4 becchi
  • tappatrice
  • scambiatore a piastre
  • chiller
  • PID controlling System
  • attrezzature, tubi e raccordi vari

L’impianto viene venduto a € 18.000,00 € trattabili, iva e trasporto escluso.
Attualmente si trova in provincia di Bergamo.

Per informazioni: [email protected].

Nuove birre da Ritual Lab + La Buttiga, Lambrate, Granda, Eastside e Gritz

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Complici le limitazioni agli spostamenti imposte dal Covid-19, era da tempo che non aprivamo le nostre consuete panoramiche sulle nuove birre italiane con una collaborazione. Ma non potevamo esimerci dal farlo oggi, visto che qualche giorno fa è stata annunciata la nascita di una bassa fermentazione inedita grazie alla partnership tra i birrifici Ritual Lab di Formello (RM) e La Buttiga di Piacenza. Il nome è La Gotta (6,2%) e si ispira allo stile delle American Lager: in particolare la ricetta prevede generose quantità di luppolo Lotus, una recente varietà lanciata sul mercato dall’azienda Hopsteiner che si contraddistingue per note di arancio, vaniglia, bacche e frutta tropicale. Se siete curiosi di assaggiare in anteprima La Gotta, sappiate che sono in programma ben due eventi di presentazione: il primo venerdì 18 settembre presso la sede di Ritual Lab, il secondo sabato 19 settembre da 16 Birra a Roma (con un tap takeover de La Buttiga). Poi chiaramente la troverete disponibile anche nei locali del birrificio emiliano.

Lievito e homebrewing: come sono cambiate le fermentazioni casalinghe

Ho iniziato a fare birra in casa relativamente pochi anni fa. Correva l’anno 2012, c’era già Internet in tutte le case, i corrieri consegnavano in tre-quattro di giorni (non ancora un giorno per l’altro, ma eravamo a buon punto), Amazon vendeva un po’ di tutto e per contare i siti di un certo livello da cui acquistare materie prime per fare birra in casa servivano già le dita di due mani. Devo ammetterlo: non è stato difficile reperire il materiale per la cotta inaugurale, sono bastati pochi click e qualche giorno di pazienza in attesa dei pacchi. Eppure, in questi otto anni di produzioni casalinghe, ho assistito a un costante aumento nella varietà e disponibilità delle materie prime, nonostante partissi da un contesto già piuttosto variegato. Se mi sembrava di avere a disposizione una vasta scelta di ingredienti otto anni fa, oggi c’è quasi da perdere la testa mentre si naviga sui siti che forniscono materiale per la produzione casalinga di birra. Dall’attrezzatura agli ingredienti, il catalogo a disposizione dell’homebrewer si è notevolmente ampliato. Oggi volevo focalizzarmi in particolare sull’evoluzione di uno dei quattro ingredienti, che in questi anni ha vissuto una enorme spinta verso la diversificazione dell’offerta: il lievito.

Nuovi locali con birra artigianale a Roma e province di Milano e Pavia

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A distanza di un paio di mesi riprendiamo gli aggiornamenti sui locali con birra artigianale che hanno aperto negli ultimi mesi in Italia. Ognuno di essi può essere considerato come l’espressione dei fenomeni in atto nel nostro settore. Il primo è un moderno beershop che travalica decisamente le classiche caratteristiche da “enoteca della birra”, configurandosi alla stregua di un pub per la cura nell’arredo e nella selezione birraria (presente anche alla spina). Il secondo e il terzo sono due pub aperti recentemente a Roma in due zone relativamente periferiche: confermano la tendenza per cui nella capitale le birrerie artigianali stanno diventando locali di quartiere, spostando il fenomeno dal centro e dai luoghi della movida a quartieri più residenziali. L’ultimo infine è il locale di un distributore, sulla falsariga di quanto avvenuto negli ultimi tempi in almeno due occasioni. Un altro trend in crescita? Staremo a vedere. Intanto scopriamo i dettagli di queste quattro nuove aperture.

Il Brewpub Trulla vende sala cottura e attrezzature

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Attenzione: l’annuncio non è più valido.

Il Brewpub Trulla vende le seguenti attrezzature:

  • Sala Cottura da 5hl  a 2 tini marca Impiantinox anno 2015
  • n° 4 tini da 12 hl marca Impiantinox , isobarici e certificati PED
  • caldaia a vapore 100 kg/h marca Arturo Mazzi (pronta per alimentazione a metano)
  • Gruppo Frigo marca Climaveneta da 7,4 KW.Capacità raffreddamento fino a 10 tini da 10hl.
  • Tubazioni varie in gomma alimentare

Attrezzature acquistate a Ottobre 2019 e mai usate.

Maggiori info e prezzi al 3495685985 (anche whatsapp).
oppure via mail [email protected].

Trappisti e non solo: l’importanza dei monasteri nella storia della birra

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Nella storia della birra sono presenti alcuni elementi che consideriamo marginali, ma che invece hanno giocato un ruolo fondamentale nell’evoluzione della bevanda. Pensiamo alla produzione all’interno delle fattorie: facile considerarla alla stregua di una curiosità, invece è stata determinante per la cultura brassicola di un’ampia parte d’Europa, che va indicativamente dalla Francia occidentale fino alla Scandinavia e ai paesi baltici. Lo stesso discorso si può estendere ai monasteri, che per diversi secoli hanno rappresentato il luogo più importante per la produzione birraria. Oggi siamo portati a pensare che la birra realizzata nelle strutture religiose sia una simpatica stravaganza o al massimo l’espressione di un microcosmo con regole proprie; in realtà le abbazie hanno giocato un ruolo di primissimo piano nella storia della birra, influenzandone lo sviluppo e favorendo l’adozione di innovazioni decisive. Insomma, senza i monasteri oggi la birra sarebbe probabilmente molto diversa da quella che beviamo quotidianamente.

Nuove birre da Hammer, Crak, Evoqe, Trunasse e Birrificio degli Ostuni

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Nel variegato mondo della birra artigianale ci sono trasformazioni che si concretizzano rapidamente, mostrandosi in tutta la loro evidenza. Altre invece sono più lente e sotterranee, tanto che riusciamo a prenderne coscienza solo cambiando punto di vista. È quanto accaduto negli ultimi anni in Italia con le basse fermentazioni: a lungo si è ipotizzato un loro rilancio dopo anni passati in sordina; ora stiamo vivendo questa rinascita, avvenuta senza episodi clamorosi. Basta però notare l’offerta dei birrifici più quotati per rendersi conto che, accanto a moderne IPA e massicce Imperial Stout, c’è sempre almeno una Pils (magari declinata in varie versioni). L’interesse per l’universo delle Lager si estende chiaramente anche ad altri stili, come dimostra l’ultima creazione del birrificio Hammer (sito web): una Doppelbock annunciata a metà luglio e battezzata Doble (7,5%). È una birra forte e di colore ramato scuro, in cui il profilo aromatico è dominato da intense note maltate. La Doble è disponibile in fusto e in bottiglia.

Il birrificio Birranova vende impianto a tre tini da 7-10 hl

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Birranova vende il suo impianto di produzione birra per passaggio a impianto di maggiori dimensioni. L’impianto è composto da tre tini (ammostamento, filtrazione e whirlpool) più serbatoio acqua calda e fredda capace di produrre da 7 a 10 hl a seconda della tipologia di birra. Inoltre è un’impianto capace di realizzare una doppia cotta in massimo 8 ore.

Impianto tuttora in servizio fino a fine anno, dotato di valvole elettropneumatiche ad azionamento manuale molto semplice e facile da gestire e pulire. Funzionamento ad olio diatermico con generatore di calore a gas metano, caldaia seminuova in quanto è stata sostituita da 2 anni dopo 10 anni attività.

L’impianto viene venduto ad € 55.000,00 € iva e trasporto escluso

Per info mandare un messaggio a [email protected].

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