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Cercasi birrificio artigianale in Veneto

Sono alla ricerca di un birrificio artigianale in Veneto...

Vendesi Sala Cotte da 5 hL e attrezzatura specialistica

Birrificio vende sala cotte da 5 hL e attrezzature....

Il Birrificio BIRA vende impianto completo con sala cottura da 2,5/2,7 hL

Il Birrificio BIRA vende, preferibilmente in blocco, impianto completo...
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Nuovi birrifici: Funky Drop, Vertiga, Birrificio Sociale Bàgolo e Aquila d’Oro

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Se come sembra l’economia italiana è finalmente in ripresa, lo è anche il comparto della birra artigianale. Questo significa che, nonostante lo stop a molti progetti decretato dall’inizio della pandemia, ora tornano a susseguirsi segnalazioni di nuovi birrifici, aperti negli scorsi mesi o in procinto di partire a breve. È sempre un piacere raccontare di nuove avventure brassicole e lo è soprattutto in questo momento storico: poche altre notizie sono in grado di confortarci e di gettare un pizzico di ottimismo sul futuro. Oggi presentiamo allora alcune nuove realtà partendo dalla Calabria, dove il birrificio Funky Drop è ormai ai nastri di partenza. La sede è nella zona industriale di San Gregorio (RC), all’interno di un capannone completamente rinnovato che già ospita l’impianto di produzione, per l’utilizzo del quale l’azienda sta aspettando – immaginiamo – gli ultimi nulla osta da parte delle dogane. In sala cotte c’è Demetrio Crea, già birraio del brewpub Gli Sbronzi di Reggio Calabria (da cui arriva anche una parte dell’assetto societario di Funky Drop).

Il Birrificio Lariano vende barrique e porta botti

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Il Birrificio Lariano vende n° 34 barrique in buono stato, oltre a n° 7 porta botti base in ferro zincato (per due botti) e n° 11 porta botti sovrapponibili (per due botti).

Contattare lo 031 853663.

 

Nuove birre da Birra dell’Eremo, Lambrate + 50&50, Birrificio della Granda, Lariano, War e Impavida

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La panoramica di oggi sulle nuove birre italiane è contraddistinta da molte collaborazioni. Non è certo una novità, ma dopo le restrizioni degli scorsi mesi questa soluzione produttiva sembra ripartita in quinta, come se i birrai non aspettassero altro per sfogare tutta la loro voglia di creare qualcosa a quattro o più mani. In questo fermento c’è da registrare l’ennesima birra nata dalla partnership tra un birrificio e un fornitore (anzi due) di materie prime, sulla falsariga di quanto sta succedendo ormai da alcuni anni. La novità si chiama Eternal Summer (6,3%) ed è realizzata da Birra dell’Eremo (sito web) insieme a Yakima Chief e Mr Malt. Si tratta di una New England IPA prodotta con la tecnica del double dry hopping e ricorrendo a diverse varietà, tra cui il Cryo Pop Blend di Yakima Chief. Il grist prevede invece un’ampia percentuale di avena (maltata) e frumento (non maltato), che contribuiscono a definire un corpo morbido e setoso. Come accade spesso in queste birre, il profilo aromatico è dominato da note tropicali (ananas, papaya) e sfumature di frutta a nocciolo (pesca).

La birra artigianale è unica: i risultati di un sorprendente studio australiano

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La birra artigianale possiede degli elementi peculiari che la distinguono da quella industriale? Sappiamo che una risposta a questa domanda negli anni è stata fornita con la formulazione di leggi e definizioni adottate in Italia e nel resto del mondo. Si tratta però di descrizioni arbitrarie, che si basano su caratteristiche che il legislatore, o chi per lui, ha ritenuto importanti per tracciare una linea di demarcazione tra i due mondi. E che soprattutto identificano ciò che succede a monte del processo, non a valle. Prendiamo la norma italiana in materia: ci dice che la birra deve essere prodotta senza pastorizzazione né microfiltrazione e da birrifici indipendenti che non producano più di 200.000 hl. Il punto è che non viene esplicitato alcun attributo del prodotto finito. Ora però questo limite sembra finalmente superato da uno studio australiano che ha analizzato l'”impronta proteica” di diverse birre, scoprendo l’esistenza di profonde differenze tra prodotti artigianali e industriali, con pesanti ripercussioni a livello organolettico.

I risultati dell’IGA Beer Challenge, il concorso internazionale dedicato alle Italian Grape Ale

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Tutte le birre a medaglia

Finalmente ci siamo. Dopo gli assaggi tenutisi a inizio ottobre presso l’Associazione Piazza dei Mestieri di Torino, ora possiamo svelare i risultati dell’IGA Beer Challenge, il primo concorso internazionale completamente dedicato alle Italian Grape Ale. I 18 giudici internazionali hanno espresso le proprie valutazioni alla cieca, individuando le birre più meritevoli nelle quattro categorie previste dal regolamento e stabilite in base a due criteri fondamentali: alta e bassa gradazione alcolica, acide e non acide. Oltre alle medaglie, in alcuni casi i giudici hanno scelto di assegnare delle menzioni d’onore per produzioni che non sono riuscite a salire sul podio, ma che si sono rivelate particolarmente interessanti. I riconoscimenti sono stati annunciati durante un grande evento di premiazione, che si è svolto presso la sede di Gai Macchine Imbottigliatrici (sito web) di Ceresole d’Alba (CN). Dopo questa doverosa introduzione, passiamo allora alla parte più attesa: i risultati del concorso.

Ci ha lasciato Dino Perin

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Il movimento birrario italiano (e non solo italiano) piange la scomparsa di Dino Perin, apprezzato professionista del settore. Con il suo marchio Birraviva Dino ha contribuito in maniera decisiva a far conoscere la cultura brassicola della Franconia, mostrando una passione sconfinata e un amore incondizionato per il suo lavoro. Era una persona estremamente competente, ma anche sempre discreta, gentile e disponibile, come poche se ne trovano in questo ambiente. La sua morte improvvisa rappresenta una ferita profonda per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e per ogni amante delle birre della Franconia.

Prossimi eventi: Birre da Grado, masterclass sulle IGA e cena con abbinamenti di UDB

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Con la fine della bella stagione e l’incombenza di possibili nuove restrizioni – che speriamo qualcuno di buon senso voglia evitare – l’agenda di noi appassionati si è improvvisamente svuotata di appuntamenti di un certo respiro. A parte qualche eventuale eccezione a ridosso delle festività, per i festival e le grandi manifestazioni birrarie dovremo attendere almeno l’inizio del nuovo anno; intanto però continueranno a essere organizzati piccoli eventi, come degustazioni, masterclass e tap takeover. Ed è proprio su queste iniziative che si concentra la nostra consueta panoramica del venerdì, passando in rassegna tre appuntamenti molto diversi tra loro: una masterclass sulle IGA a Bologna, una cena con abbinamenti birra-cibo a Roma e, con un taglio un po’ più strutturato, un mini festival dedicato alle birre alcoliche a Rovigo, battezzato Birre da Grado. Anche in assenza di grandi festival, possiamo comunque continuare ad alimentare la nostra passione per la birra. Buon fine settimana a tutti.

In Puglia un birrificio artigianale è stato sequestrato nell’ambito di un’inchiesta antimafia

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[Aggiornamento del 12/11/2021] A differenza di quanto riportato da Repubblica e da altre testate, Federik2 non è un birrificio ma una beer firm. A essere stato sequestrato dunque non è stato l’impianto produttivo (non possedendone uno) ma il deposito di stoccaggio della birra. Chiaramente il succo della storia non cambia, ma è una precisazione opportuna da riportare.

Ad Altamura, in provincia di Bari, negli scorsi giorni è stato messo sotto sequestro il birrificio artigianale Federik2. L’ordinanza è arrivata in seguito a un’inchiesta condotta dai carabinieri del Reparto operativo del comando provinciale e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari. Avrete quindi capito che non stiamo parlando di una notizia qualsiasi, ma di una storia di mafia, che ha portato all’arresto di 24 indagati e all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare per altre due persone attualmente all’estero. Il birrificio era utilizzato come uno strumento di controllo del territorio, ma rappresentava solo uno dei tanti affari gestiti dal clan. Quella raccontata da Repubblica è infatti una vicenda complessa e articolata, in cui i reati contestati vanno dal traffico di droga alle estorsioni, dalla ricettazione alla turbativa d’asta, dalla rapina allo sfruttamento della prostituzione, il tutto svolto mediante un’associazione a delinquere di stampo mafioso.

Record di medaglie per l’Italia allo European Beer Star, ma solo 4 ori

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Il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto? È questa la domanda che nasce spontanea spulciando i risultati dello European Beer Star (qui disponibili in pdf), uno dei più importanti concorsi birrari del mondo. La cerimonia di premiazione tenutasi ieri ha infatti regalato un nuovo record di medaglie per i nostri birrifici, ma anche qualche delusione per loro la distribuzione, non propriamente omogenea. I riconoscimenti totali sono stati 32, dato che migliora il primato registrato lo scorso anno, ma gli ori appena 4: un calo piuttosto evidente dopo cinque edizioni in cui l’Italia era tornata a casa con non meno di sette medaglie d’oro (e 9 nelle ultime tre edizioni). In altre parole è stata una spedizione vincente ma un po’ sfortunata, perché gli argenti sono stati 15 e i bronzi 13: sarebbe bastato davvero poco per rendere ancora più prestigiosa la partecipazione italiana al concorso di Monaco di Baviera. Ma proprio per questo motivo possiamo considerare il bicchiere mezzo pieno: in diversi casi  è mancato lo step finale, ma nel complesso il movimento si dimostra decisamente in salute. Su Beer Zone abbiamo creato una sezione che riepiloga tutte le birre italiane premiate allo European Beer Star.

Vendesi sala cotte e attrezzatura per piccolo birrificio o brewpub

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Vendesi attrezzatura per birrificio di piccole dimensioni o brew pub:

  • Sala cottura da 2,5 hl Eco Brew tech con annesso generatore di vapore Thermindus e scambiatore a piastre;
  • 1 fermentatore da 6 hl troncoconico no iso;
  • gruppo refrigerante chiller Zoppi;
  • cella frigo con motore 2,5 per 3 metri;
  • etichettatrice fronte retro da revisionare,
  • 54 fusti inox L25 impilabili, 40 fusti inox L30 impilabili tutti attacco a baionetta.

Prezzi da realizzo per chiusura attività.

Per informazioni chiamare il numero 3281152353.

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