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Amiata al Mondial de la Bière: giorno 1

Grazie all’incredibile disponibilità di Claudio e Gennaro Cerullo del birrificio Amiata, Cronache di Birra vi offre in esclusiva un diario della manifestazione in corso a Strasburgo. Come ricordato in settimana, si tratta di uno degli appuntamenti più attesi dalla comunità brassicola internazionale, con un concorso che in passato ha regalato grandi soddisfazioni all’Italia. Lascio spazio dunque al reportage dei nostri inviati super speciali, che ovviamente ringrazio per il servizio.

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E così si aprono le porte della seconda edizione del Mondial de la Biere. Un venerdì tranquillo al’interno del padiglione fieristico, in una città che ogni tanto sussulta per i cortei di protesta, dove la gente è arrabbiata, solidale, compatta.

Si inizia alle 11, ma l’avvio è lento, una sorta di stretching in preparazione del venerdì sera e del sabato. All’interno molte cose sono state cambiate, dalla disposizione dei padiglioni a quella dei servizi accessori, come la sala stampa etc. La boutique, dove si vendono le birre è più vicina agli stand rispetto allo scorso anno. Diverse anche le manifestazioni, come ad esempio la votazione delle etichette da parte del pubblico (le partecipanti sono appese non lontano dall’ingresso) e la votazione dei giornalisti.

Al padiglione italiano le birre sono già pronte nei frigoriferi che segnano meticolosamente gli 8 gradi della temperatura di servizio. I birrifici sono disposti tutti su un unica fila: Ducato, Karma, Croce di Malto, Lambrate, Birra del Borgo, Olmaia e Birra Amiata. Più avanti, in uno stand isolato Grado Plato e Menabrea. Dietro di noi, separati da dei pannelli ogni tanto si ode qualche refrain di musica carioca, ci sono alcuni microbirrifici brasiliani che suonano incessantemente, ma con indiscrezione, “Girl fromIpanema” ed altri successi.

All’inizio i soliti appassionati o collezionisti, poi qualche giornalista ed infine nel pomeriggio arriva la gente. La sensazione è che ci sia più gente e che questa sia comunque più qualificata. Il solito interesse del pubblico verso le birre italiane, dimostrato dal fatto che a tratti ci sono assembramenti di persone che assaggiano le varie birre, ben consci che stanno spendendo mediamente il doppio rispetto alle birre di altri paesi.

Ovviamente in casa abbiamo il titolo da difendere, la Triplexxx che lo scorso anno ha trionfato e che vede un pellegrinaggio di appassionati che non avevano avuto modo di assaggiarla e che colmano la lacuna prima di sabato, quando ci sarà il nuovo vincitore e le nuove medaglie d’oro. Ottimo interesse anche nei confronti del Ducato, che sfoggia un bouquet di 9 birre, vanto della produzione di Giovanni Campari. Amiata attrate l’attenzione presentando le birre aromatizzate al miele, allo zafferano, alla castagna, compresa la novità, di cui parleremo domani e la Cinabro con la nuova etichetta finalmente stampata.

Certo che la contemporaneità con il Salone del Gusto ha un pò decimato le fila dei birrai italiani. Presenti solo Ducato, Croce di Malto ed Amiata. In ogni caso i tavoli italiani sono meglio allestiti rispetto al 2009, segno che l’esperienza è sempre utile.

Curiosando negli altri padiglioni, un pò scarno quello inglese, molto nutrito e frequentato quello delle birrerie US e Canadesi, assenza dei Giapponesi. Tedeschi e soprattutto Belgi rappresentati da stand tra lo sfavillante, magari animato da qualche “strappona” (detto alla romana) o tradizionalista con il personale in costume, ad agitarsi tra botti e bicchieri. I Francesi che giocano in casa, non hanno un padiglione, ma numerosi stand singoli sparsi per tutta l’area. Magari nei prossimi giorni sarò più esauriente su chi c’è e su cosa si beve. Per il momento… passo e chiudo.

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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7 Commenti

  1. Un grosso saluto a tutti e un in bocca al luppolo agli italiani che partecipano al Mondiale.
    Ho avuto la fortuna di assaggiare delle birre presentate al concorso e devo dire che sono tutte all’altezza.

  2. Ma durante la degustazione la mostrano l’etichetta della birra bevuta o questa viene bevuta in forma anonima, senza sapere il nome?

  3. sono andato a vedermi la TripleXXX su ratebeer per vedere dove la vendono a Roma, ho visto che ha gradimenti bassi, molto peggiori di tante altre birre piemontesi.

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