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Destinazione Rimini: in arrivo gli impegni per Birra dell’anno e Beer Attraction

Mentre leggerete questo articolo io probabilmente avrò raggiunto Rimini, dove resterò fino a domenica pomeriggio. Come ogni anno la lunga trasferta romagnola è giustificata dalla compresenza di due eventi strettamente collegati tra loro: Birra dell’anno e Beer Attraction. Le due iniziative non hanno certo bisogno di presentazioni, ma a vantaggio dei neofiti ricordo che la prima è il più importante concorso sulla birra artigianale italiana, ideato e organizzato da Unionbirrai; la seconda è invece lo storico salone B2B e B2C dedicato al settore birrario, che si avvale della presenza di decine di birrifici e altri operatori del settore. Io parteciperò a entrambi: in qualità di giurato a Birra dell’anno e come “visitatore interessato” a Beer Attraction, dividendo equamente i miei giorni tra i due appuntamenti. Inoltre i risultati del concorso di Unionbirrai saranno svelati proprio durante la fiera riminese e in particolare sabato pomeriggio, quando si terrà l’attesissima cerimonia di premiazione.

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Mai come quest’anno sarà per me un onore e un piacere valutare le birre iscritte a Birra dell’anno. Il contest continua a crescere di anno in anno, con tendenze positive da capogiro: anche in questa edizione le produzioni da giudicare sono aumentate del 20%, sfiorando l’impressionante cifra di 2.000 unità provenienti da 327 produttori. Se consideriamo che i marchi craft attivi in Italia sono un migliaio, significa che a Birra dell’anno sarà rappresentato un terzo del movimento nazionale: vi assicuro che si tratta di un rapporto numerico davvero straordinario. Come spiegato in passato, le birre saranno divise in 41 categorie diverse e spetterà al singolo birrificio individuare la categoria più adatta a ognuna delle sue produzioni – il rischio di sbagliare questo passaggio è sempre dietro l’angolo!

A proposito di categorie, a dominare saranno quelle di stampo moderno: le varie declinazioni di India Pale Ale rappresenteranno insieme circa il 10% delle birre partecipanti al concorso. Dopo il debutto dello scorso anno presumibilmente crescerà il numero delle New England IPA, mentre già sappiamo che non mancheranno diverse Brut IPA. La speranza è che i birrifici italiani sappiano interpretare con cognizione di causa queste due giovanissime e controverse tipologie brassicole. In crescita anche le basse fermentazioni e le birre con ingredienti locali: un ritorno al passato che sarà molto interessante testare sul campo.

Ovviamente per la mia salute e quella del mio fegato non dovrò personalmente assaggiare tutte le 2.000 birre presenti in concorso. Con me ci saranno circa un centinaio di esperti italiani e internazionali (anche qui il numero è cresciuto sensibilmente), per un parterre finale di altissimi livello. Oltre ai migliori assaggiatori della nostra nazione, parteciperanno giudici internazionali del calibro di Bo L. Jensen (Presidente della European Beer Consumers Union), Doug Odell (Odell Brewing), Carl Kins (Belgio), Derek Walsh (Olanda), Eduardo Villegas (Messico), Tom Carroll (USA) e tanti altri. Saremo guidati nel nostro lavoro dall’immancabile Lorenzo “Kuaska” Dabove, che ancora una volta vestirà con maestria i panni del Presidente di giuria.

Ricordo brevemente come funziona il concorso per i meno avvezzi. I giurati vengono divisi in “tavoli” (gruppi) e a ogni tavolo assegnate determinate categorie nell’arco dei due giorni di assaggi. Quasi sempre ci sarà una prima scrematura all’interno della categoria e successivamente una “finale”, dalla quale emergerà la lista del rispettivo podio e delle due eventuali menzioni d’onore. Quindi i riconoscimenti assegnati saranno virtualmente 205, ma in realtà ci sarà anche un vincitore assoluto: il premio Birrificio dell’anno sarà assegnato al produttore che avrà raccolto più punti nelle varie categorie, coerentemente con le posizioni conquistate. Lo scorso anno vinse Crak: vedremo se il birrificio veneto sarà capace di riconfermarsi o dovrà cedere lo scettro a un altro produttore.

Come accennato, gli assaggi per Birra dell’anno occuperanno i giorni di giovedì e venerdì. Dedicherò invece sabato e domenica a Beer Attraction, dove mi muoverò senza sosta tra uno stand e l’altro per bere nuove birre, provare qualche birrificio che ancora non conosco, partecipare ad alcuni dei tanti eventi collaterali previsti dal programma e scambiare due chiacchiere con gli operatori del settore. L’unico momento di pausa da questo movimento perpetuo coinciderà proprio con la premiazione di Birra dell’anno, che presumibilmente si prenderà un’abbondante fetta di sabato pomeriggio. Insomma, saranno giorni pieni e stancanti, ma anche molto entusiasmanti.

Nel frattempo Cronache di Birra continuerà a essere aggiornato con contributi esterni molto interessanti. Proverò inoltre a darvi conto in tempo reale dei risultati di Birra dell’anno, quindi tenete d’occhio i nostri canali social: Facebook, Instagram e Twitter. Ci vedremo in fiera con chi sarà a Rimini – spero di incontrare tanti amici da tutta Italia – altrimenti ci risentiremo da queste frequenze a partire da lunedì per commentare insieme gli esiti del grande concorso a firma Unionbirrai.

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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