La panoramica di oggi sulle nuove birre italiane si apre con due novità di Birrone (sito web), con le quali il produttore veneto conferma il suo (lungo) momento di grande creatività . La prima birra si chiama Summer 24 (4,8%) e come immaginerete è una produzione pensata appositamente per l’estate in corso. Si tratta di una bassa fermentazione fresca e facile da bere, che tuttavia non rinuncia a stimolare i sensi grazie a un profilo esotico e agrumato, di buona intensità . La seconda new entry è la Dracula (4,8%), che nonostante vanti lo stesso volume alcolometrico della Summer 24, si posiziona su un filone produttivo completamente diverso. Siamo infatti al cospetto di un’American Pale Ale morbida e generosamente luppolata, da bere a litri come farebbe l’omonimo personaggio con un altro tipo di liquido.
Ieri abbiamo scritto di economica circolare e, con le dovute proporzioni, anche l’ultima birra del siciliano Yblon (sito web) rientra in questo tema. La nuovissima Ybloz (5%) è infatti l’ultima incarnazione italiana della corrente delle birre al pane, che spesso prevede l’impiego di prodotti invenduti di panifici partner. Oltre al malto d’orzo, il grist della Ybloz è infatti costituito in parte (30%) dal pane rimasto in giacenza di Fermento Officina Zero, panificio situato proprio accanto a Yblon. Il risultato è un’alta fermentazione in cui il pane è protagonista: i grani speciali conferiscono rusticità , il lievito madre dona una leggera acidità , il sale regala un’interessante sapidità . Tutti gli elementi risultano armonici, con un finale secco e poco amaro e una fermentazione pulita – è stato impiegato lievito Kveik, ma di un ceppo decisamente neutro.
Due sono le novità lanciate di recente sul mercato dal milanese LA Brewery (sito web). La prima si chiama semplicemente Keller (4,8%) ed è ispirata alle classiche birre “delle cantine” della Franconia. Il profilo delicatamente maltato (malti Pils e Monaco) è bilanciato da un amaro elegante, con una luppolatura che rende omaggio alla zona dell’Hallertau: sono state utilizzate infatti le varietà Magnum e Hallertau Blanc in amaro e Mittelfruh a fine bollitura. La birra è stata realizzata in collaborazione con i ragazzi di Personal Brewery, che hanno condensato le tante proposte pervenute dagli homebrewer orbitanti attorno al loro circolo di cultura birraria. La presentazione ufficiale della Keller è avvenuta con servizio a caduta da botticella in occasione di Sbronzatissima 2024, il party di inizio estate organizzato da La Birrofila, taproom del birrificio. L’altra inedita di LA Brewery si chiama invece The Summer is Magic (3,5%) ed è una Berliner Weisse definita “gently sour” per la sua acidità appena accennata e aromatizzata con l’aggiunta di papaya e fico d’india. La grafica della lattina è l’elaborazione di una parete dello stand del birrificio meneghino all’ultimo Beer&Foood Attraction, quando fu chiesto ai passanti di lasciare un disegno o una frase. L’effetto grafico è molto piacevole!
Da Milano ci trasferiamo a Roma, dove recentemente il birrificio Linfa Brewery (pagina Facebook) ha festeggiato il suo primo anniversario. Per l’occasione ha annunciato la Goiaba (4,3%) una nuova creazione brassata insieme agli amici di Birra XO (pagina Instagram). Il nome dovrebbe fornirvi qualche indizio sulla ricetta, poiché è l’appellativo brasiliano del frutto conosciuto come guava. I due birrai hanno infatti aggiunto la bellezza di 160 chili di polpa di guava, che tuttavia non è l’unico ingrediente speciale della birra: troviamo infatti anche il lime in forma di scorze (aggiunte in bollitura) e succo (utilizzato a freddo). Aspettiamoci una bomba di profumi tropicali e agrumati, con un evidente potere dissetante grazie alla sua piacevole acidità .
Un altro birrificio che ultimamente ha lanciato due novità , peraltro molto peculiari, è LZO (sito web). La prima si chiama Dreamy Not Drunk (0,5%) e rappresenta il primo esperimento alcohol free del produttore veneto. È stata creata in collaborazione con l’azienda Bared, grazie a cui LZO ha potuto testare un sistema di filtri a membrana che sostanzialmente de-alcolano il prodotto – se non andiamo errati è la prima analcolica artigianale italiana che impiega questa tecnologia. Relativamente alla ricetta, la birra di partenza è la Holi, la Session IPA della casa, che dopo il processo di dealcolizzazione prevede l’aggiunta di purea di frutta tropicale e ciliegie. La seconda novità , battezzata Cucumbeer (3,8%), è invece un’interpretazione moderna e funky di una Berliner Weisse, aromatizzata in questo caso con l’infusione di estratto di cetrioli. Birra estiva per eccellenza, grazie alla freschezza dei cetrioli che si unisce all’acidità dello stile di partenza.
E a proposito di birre acide concludiamo con la Dinosour (4,1%), lanciata di recente da Birra 100Venti (sito web). Si tratta della prima sour del produttore piemontese, nonché del primo esperimento acido che fece il birraio Oliviero Giberti quando era ancora un semplice homebrewer. La fermentazione è il frutto del metabolismo di due diversi lieviti: il primo, una lattacido, ha prodotto acido lattico e pochissimo etanolo; il secondo, un normale Saccharomyces cerevisiae, ha proseguito la fermentazione in maniera convenzionale. Inoltre la ricette prevede l’aggiunta di purea di albicocche, nella misura di circa 60 grammi per litro. Se in estate amate rinfrescarvi con birre acide e aromatiche, non vi resta che provarla.