Quando si arriva a fine luglio le notizie birrarie cominciano a scarseggiare e trovare qualche novità interessante che non riguardi solamente i tanti festival birrari sparsi per l’Italia è operazione non facile. Così oggi pensavo di dare un’occhiata alle nuove birre lanciate nelle scorse settimane dai birrifici stranieri, tanto per rimanere aggiornati su quanto accade fuori dal nostro paese. Iniziamo allora dagli Stati Uniti e nello specifico dal Colorado, dove un nuovo stile sembra stia acquistando sempre maggiore fama: quello delle Smoked Baltic Porter, cioè Porter affumicate prodotte a bassa fermentazione.
La segnalazione arriva dal sempre aggiornatissimo Beernews, che annuncia un cambio di rotta per la Fade to Black, prodotto stagionale della Left Hand. Quando fu lanciata lo scorso anno, la birra in questione era una Stout; nel 2010 è invece diventata una rappresentante della nuova tipologia brassicola, modificandosi quindi profondamente. Prima di Left Hand un altro importante produttore del Colorado, Great Divide, aveva lanciato la sua Smoked Baltic Porter, realizzata con malti affumicati di Bamberga. Probabilmente il neonato stile rappresenterà la “next big thing” per gli appassionati americani, continuamente alla ricerca di novità e sempre attratti da sapori forti e decisi.
Dagli States spostiamoci in Europa, dove bisogna segnalare il lancio di una nuova birra trappista (notizia riportata da In.birrerya), anzi la prima trappista biologica: è La Trappe Puur, chiara da 4,7% alc. La novità si aggiunge a un altro recente aggiornamento proveniente dal produttore olandese, che ha deciso di commercializzare fuori dall’abbazia la sua La Trappe Quadrupel Oak Aged, una versione della famosa Quadrupel maturata in botti di rovere utilizzate per porto, vino bianco e whisky. Sarà disponibile in bottiglie da 375ml e si potrà risalire alla tipologia di botte usata inserendo sul sito web del birrificio il numero di lotto impresso sull’etichetta della birra.
In Inghilterra due birrifici storici hanno recentemente lanciato altrettanti nuovi prodotti. Così la Ridgeway ha da poco annunciato la novità Querkus, una Porter affumicata disponibile per il momento solo in fusto. Ecco la descrizione di Eugenio Signoroni sul sito Ales&Co:
Una Porter da 4,5 gradi prodotta con malti torbati da whisky e poi invecchiata in botti di quercia, pianta dalla quale prende il nome. La birra si presenta di colore tra il mogano e il tonaca di frate con note vanigliate (conferite dal passaggio in botte) e torbate, ben bilanciate dall’amaro dei malti scuri. L’obiettivo dei birrai di Ridgeway è che la birra mantenga comunque buona bevibilità.
Per qualche tempo è stata disponibile anche a Roma (l’ho provata al Ma che siete): buona la riuscita finale, ma ovviamente è un prodotto molto particolare, che deve piacere. Sinceramente non mi ha fatto impazzire, ma credo che li parametri soggettivi siano fondamentali in questo caso.
Sempre da Ales&Co veniamo a conoscenza di una nuova birra firmata O’Hanlon: si chiama Stormstay ed è una Amber Ale da 5% alc. realizzata con luppolo Amarillo, complessa, elegante e con un finale persistente. Dalla descrizione sembrerebbe un ottimo prodotto, ma difficilmente riuscirà a far dimenticare la storica Thomas Hardy’s, di cui il birrificio ha interrotto la produzione.
Tra un pò rinizieranno a produrla.
Ma nel frattempo la notizia pilotata avrà fatto sbancare dai geek tutte le bottiglie in circolazione.
Sarò alla Great Divide a Denver fra una ventina di giorni, provvederò con estremo piacere a provare questa novità e riportarne le mie (spero positive) impressioni. Ammesso che si trovi, sia chiaro…
beh le smoked porter non è che siano una novità. La alaskan la produce dall’88 e un po’ tutti i birrifici americani le hanno o le hanno avute in produzione.
Sicuramente però è uno stile di cui sta aumentando la richiesta ultimamente, anche a causa dei rater e geek vari.
Ottima la Stormstay, mi è arrivata un paio di giorni fa…la Thomas non si dimentica anche se uno stile totalmente diverso…:D
Bon, ci son stato e devo die che la Smoked Baltic Poter di Great Divide è davvero eccellente. Corposa, equilibrata, i sentori affumicati ci sono ma non sono aggressivi e non la fanno sa padrone. Davvero ottima (sentita alla spina).
Me ne son portato a casa due bottiglie. Slurp.
assaggiato la querkus al macche,beh forse non era proprio lo stile adatto a quelle temperature,però penso abbiano centrato l’obiettivo di mantenere una buona bevibilità