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La trappista Westmalle Extra da oggi ufficialmente disponibile sul mercato

Continuano ad arrivare novità dal mondo della birra trappista: qualche minuto fa il birrificio Westmalle ha annunciato il rilascio su larga scala della sua storica Westmalle Extra (4,8%), che fino a oggi era disponibile in quantità ridotte solo presso il monastero. La Extra è una Patersbier (o Trappist Single), cioè una produzione leggera per i canoni delle birre d’abbazia, tradizionalmente brassata due volte l’anno per il consumo da parte degli stessi monaci. Come nelle migliori incarnazioni dello stile, è una birra che riesce perfettamente a sposare l’intensità aromatica delle tipiche alte fermentazioni del Belgio (il lievito è protagonista) con il carattere incisivo del luppolo e una grande capacità dissetante. La Extra, che secondo i documenti era prodotta già nel 1836, si aggiunge dunque alla gamma standard di Westmalle, composta da due pietre miliari come Tripel e Dubbel.

Di seguito le dichiarazioni di Padre Benedikt dell’Abbazia di Nostra Signora del Sacro Cuore di Westmalle:

Extra è una delle più antiche birre di Westmalle. Le sue origini risalgono al 1836. Finora la birra era venduta solo nel Café Trappisten situato di fronte all’abbazia. Negli ultimi anni la domanda per birre più leggere è aumentata considerevolmente, così come per la nostra Extra. Per questo motivo abbiamo deciso di rendere la Westmalle Extra disponibile su larga scala attraverso canali di rivendita specializzati. In tal modo, la birra sarà disponibile anche in caffè e ristoranti. L’abbazia vuole offrire qualcosa di straordinario ai gestori di bar e ristoranti, pesantemente colpiti dalla pandemia, in previsione della loro futura riapertura.

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Alle parole di Padre Benedikt si sono aggiunte quelle di Philippe Van Assche, general manager del birrificio:

Produciamo circa 130.000 ettolitri di birra trappista ogni anno. In passato la Westmalle Extra era prodotta due volte l’anno. Nel 2020 ne abbiamo prodotti 440 ettolitri. Continueremo a brassare la nostra Extra in quantità limitate per non fare concorrenza alla produzione della Dubbel e della Tripel. Utilizziamo acqua, malto d’orzo e coni di luppolo per questa alta fermentazione dorata. Quindi aggiungiamo lo stesso lievito della Dubbel e della Tripel. È una birra “viva” poiché rifermenta in bottiglia. Sebbene l’Extra abbia un tenore alcolico più contenuto, il carattere luppolato della birra fornisce un retrogusto piacevole e dissetante.

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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2 Commenti

    • Sì chiaramente si può usare anche quel termine, ho fatto riferimento a quello utilizzato a livello internazionale

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