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Birra dell’anno 2019: risultati e commenti

Dopo la lunga trasferta riminese per Birra dell’anno e Beer Attraction è ora giunto il momento di analizzare i risultati del concorso organizzato da Unionbirrai. È superfluo ricordare che il contest rappresenta la più importante iniziativa di questo genere a livello nazionale, considerazione che è ovviamente suffragata da numeri a dir poco incredibili: quasi 2.000 birre iscritte, provenienti da 327 birrifici artigianali italiani e valutate nell’arco di due giorni da un centinaio di esperti italiani e internazionali (compreso il sottoscritto). Alle spalle una macchina organizzativa gigantesca e praticamente impeccabile, che ancora una volta ha realizzato un evento memorabile. Come probabilmente saprete, alla fine l’ha spuntata il birrificio Mukkeller: il produttore marchigiano ha portato a casa un meritatissimo premio assoluto, ottenuto sommando i punti dei piazzamenti conquistati nelle varie categorie. Un trionfo importante, che merita qualche riflessione così come gli altri risultati emersi dal concorso.

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Come sempre, prima di lasciare spazio a qualche commento è opportuno riportare tutti i podi delle 41 categorie previste da Birra dell’anno 2019:

Cat. 1 – Birre chiare, bassa fermentazione, basso grado alcolico, di ispirazione tedesca e ceca (German e Bohemian Pilsner)
1- Hammer – BUNDES
2- Birrificio Lariano – LA GRIGNA
3- Birrificio Otus – PILS2

Cat. 2 – Birre chiare, bassa fermentazione, basso grado alcolico, di ispirazione europea (European Lager, Helles, Zwickl, Keller, Dortmunder Export)
1- Birrificio Mukkeller – HAUS BIER
2- Birrificio Estense – ATHESTE HELL
3- Birrificio 4Mori – POZZO 16

Cat. 3 – Birre chiare ed ambrate, bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico, caratterizzate dall’evidente presenza di luppolo d’aroma e d’amaro di ispirazione americana (Hoppy Lager, Imperial Hoppy Lager)
1- Birrificio Lariano – BASSA MAREA
2- Birrificio Legnone – JACK
3- 50&50 – MR. CROCODILE

Cat 4 – Birre chiare e ambrate, alta fermentazione, basso grado alcolico di ispirazione anglosassone (English Golden Ale, English Pale Ale)
1- Brùton – BRÙTON DI BRÙTON
2- Croce di Malto – BIRRA JAZZ – BJ
3- BSA Birrificio S. Andrea – MOZKITO

Cat. 5 – Birre chiare e ambrate, fermentazione ibrida, basso grado alcolico di ispirazione tedesca o americana (Kolsch, Alt, California Common, Cream Ale)
1- MFB Manifattura Birre Bologna – KOLSCH
2- Diciottozerouno – GRÜN
3- Birra Elvo – ALTERELVO

Cat. 6 – Birre ambrate e scure, bassa fermentazione, basso grado alcolico d’ispirazione tedesca (Vienna, Marzen, Munich Dunkel, Schwarz, Dark Lager)
1- PicoBrew – SCHWARZENEGHER
2- Hammer – WORKPIECE SCHWARZ
3- Birrificio Leder – CIOCH

Cat. 7 – Birre chiare, ambrate e scure, bassa fermentazione, alto grado alcolico di ispirazione tedesca (Bock, Doppelbock, Eisbock, Hellerbock, Maibock, Strong Lager)
1- Birra Elvo – DOPPEL BOCK
2- Ritual Lab – LA BOCK
3- Brew Gruff – BOCK

Cat. 8 – Birre ambrate, alta fermentazione, basso e medio grado alcolico, di ispirazione britannica (Mild, British Bitter, Extra Special Bitter, Irish Red Ale, British Brown Ale)
1- Birrificio War – ZELDA
2- Fabbrica della Birra Perugia – COSMO ROSSO
3- Piccolo Birrificio Clandestino – SANTA GIULIA

Cat. 9 – Chiare e ambrate, alta fermentazione, basso/medio grado alcolico, luppolate, di ispirazione anglosassone (English IPA)
1- P3 Brewing Company – 50 NODI
2- Fabbrica della Birra Perugia – SUBURBIA
3- Terrantiga – NIBARI

Cat 10 – Chiare, ambrate e scure, alta fermentazione, basso grado alcolico, luppolate, di ispirazione angloamericana (Session APA, Session AIPA, Session IPA)
1- Ritual Lab – NERD CHOICE
2- Lucky Brews – SESSION IPA
3- Hammer – MINI

Cat. 11 – Chiare e ambrate, alta fermentazione, basso grado alcolico, luppolate, di ispirazione americana (American Pale Ale)
1- Birrificio artigianale La Villana – RUDE
2- Birrificio del Forte – FIOR DI NOPPOLO
3- Fabbrica della Birra Perugia – CALIBRO 7

Cat. 12 – Chiare e ambrate, alta fermentazione, medio grado alcolico, luppolate, di ispirazione americana (American IPA)
1- Birrificio del Gomito – MATTY
2- Malaspina brewing – ELLE8
3- Oldo Corte della Birra – BALLO IPA

Cat. 13 – Birre chiare e ambrate, alta fermentazione, alto grado alcolico, luppolate, di ispirazione angloamericana (Double IPA, Imperial IPA)
1- Hammer – WORKPIECE – WEST COAST DOUBLE IPA
2- Birrificio Porta Bruciata – LARKIN STREET
3- Birrificio Lariano – CIUBE

Cat. 14 – Birre chiare, alta fermentazione, basso e medio grado alcolico, con uso di frumento ed altri cereali, luppolate di ispirazione angloamericana (White IPA. American Wheat)
1- Birrificio Forum Iulii – CARAT
2- Birrificio Porta Bruciata – SHANTUNG
3- Birrificio Badalà – W.IPA

Cat. 15 – Birre ambrate e scure, alta fermentazione, da basso ad alto grado alcolico, luppolate, di ispirazione angloamericana (Red IPA, Brown IPA, Black IPA)
1- Simon & Co. Brewery – FRANKIE & GERRY
2- Piccolo Birrificio Clandestino – GATTA NERA
3- Birrificio dei Castelli – EXTREMA NIGER

Cat. 16 – Birre chiare, ambrate e scure, alta fermentazione, da basso ad alto grado alcolico, luppolate, di ispirazione angloamericana (Speciality IPA; Rye IPA, Belgian IPA, AIPA e APA fermentate a bassa)
1- Almond’22 – PINK IPA ANNIVERSARIO
2- Croce di Malto – ACRUX
3- Birrificio bio La Stecciaia – RYE IPA

Cat. 17 – Chiare e ambrate, alta fermentazione, massicciamente luppolate in aroma, di ispirazione statunitense (New England IPA)
1- MC77 – BOWTIE
2- MC77 – VELVET SUIT
3- CRAK brewery – MIDNIGHT BBQ

Cat. 18 – Strong Ale di ispirazione angloamericana (English Strong Ale, American Strong Ale, Scottish Ale export, Heavy Scottish Ale)
1- Birra 100Venti – SIR ALESTRONG
2- Birra Gaia – LA GORDA
3- Okorei microbirrificio – TRAMALTI
3- Birrificio Baladin – SUPER BITTER

Cat. 19 – Birre scure, alta fermentazione, basso grado alcolico, d’ispirazione anglosassone (Porter, Stout)
1- Birrificio Geco – PECORA NERA
2- Birrificio Babylon – SHINOBI STOUT
3- Birrificio Mediterraneo – PORTER

Cat. 20 – Birre scure, alta fermentazione, basso grado alcolico di ispirazione americana (American Porter, American Stout)
1- Birrificio Mukkeller – CORVA NERA
2- BiFOR – ICARO
3- La Spezia brewing company – SCURIOSA

Cat. 21 – Scure, alta fermentazione, alto grado alcolico di ispirazione angloamericana (Robust/Baltic Porter, Imperial Porter, Russian Imperial Stout)
1- Rebel’s brewery – BLACK VIKING
2- La Buttiga craft brewery – BLACK SHIT MONSTER
3- Birrificio Mazapegul – BEFANA BEFANA

Cat. 22 – Alta fermentazione, alto grado alcolico di ispirazione angloamericana (Barley Wine, Old Ale, American Barley Wine)
1- CRAK Brewery – CANTINA MANSUETO
2- Birrificio Baladin – XYAUYÙ KENTUCKY
3- Birrificio Gambolò – DARK AGE

Cat. 23 – Birre chiare, ambrate e scure, alta fermentazion con lievito Weizen, uso di frumento maltato, da basso ad alto grado alcolico di ispirazione tedesca (Weizen, Dunkelweizen, Weizenbock)
1- Birrificio Val Rendena – BRENTA BRAÜ WEIZEN
2- Birrificio Birracruda – WEIZEN
3- Birrificio Mukkeller – ENTSCHULDIGUNG

Cat. 24 – Birre chiare, alta fermentazione, basso grado alcolico, con uso di frumento non maltato, di ispirazione belga (Blanche, Witbier)
1- La Petrognola – MONTEFIORE
2- Birrificio del Forte – CENTO VOLTE FORTE
3- Il Mastio – LITHA

Cat. 25 – Birre chiare, alta fermentazione, bassa gradazione alcolica, di ispirazione belga (Belgian Blond, Belgian Pale Ale)
1- Realmalto – BRUGGIA
2- Birrificio Mazapegul – PIRATA
3- Birrificio dei Laghi – BPM

Cat. 26 – Birre chiare e ambrate, alta fermentazione, da basso ad alto grado alcolico, di ispirazione belga (Saison, Biere de Garde, Farmhouse Ale)
1- El Issor – CITRUS
2- Birrificio dell’Aspide – WILD SAISON LAMBICUS
3- Birrificio dell’Aspide – BELLE SAISON

Cat. 27 – Birre chiare, alta fermentazione, alto grado alcolico di ispirazione belga (Belgian Golden Strong Ale, Tripel)
1- Monangi brew pub – MILVA
2- Croce di Malto – TRIPLEXXX
3- El Issor – GNASCI

Cat. 28 – Birre scure, alta fermentazione, alto grado alcolico di ispirazione belga (Belgian Dark Strong Ale, Dubbel, Quadrupel)
1- Birrificio Mukkeller – MUKKAMANNARA
2- Diciottozerouno – GRANATA
3- La Spezia brewing company – ABBEY

Cat. 29 – Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di spezie
1- MC77 – FLEUR SOFRONIA
2- Bionoc’ – MISS LIKÈN
3- La Buttiga craft brewery – BON NADAL

Cat. 30 – Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di caffè e/o cacao
1- Birrificio Lambrate – TIRAMISÙ IMPERIAL STOUT
2- Birrificio agricolo The Lure – QUEEN
3- Brewfist – SPAGHETTI WESTERN

Cat. 31 – Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di cereali speciali (compresi grani antichi)
1- Croce di Malto – PIEDI NERI
2- Terrantiga – ISTADI
3- La Petrognola – CINGHIALE NERO

Cat. 32 – Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico affumicate e torbate
1- Birrificio Rurale – SMOKY
2- Birrificio artigianale Lievito & Nuvole – SMOKY EYE
3- Statalenove – PREDA

Cat. 33 – Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico affinate in legno
1- Birrificio Lambrate – BRIGHELLA BA 2016
2- Birrificio Lambrate – #1 IMPERIAL STOUT BOURBON 2016
3- CRAK brewery – CANTINA BW01

Cat. 34 – Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso frutta
1- Eastside Brewing – SOUR SIDE SOUR CHERRY
2- CRAK Brewery – CANTINA MIRTILLI
3- Birra dell’Eremo – MADUE

Cat. 35 – Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di castagne
1- PicoBrew – MARRON FUMÈ
2- Mostodolce – B626
3- Birrificio Aleghe – LA BRUSATÀ

Cat. 36 – Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di miele
1- Birrificio artigianale Fortebraccio – BIRRA DEL BOSCO CASTAGNE E MIELE
2- Birrificio del Forte – CINTURA D’ORIONE
3- JEB –  MAJA (SPRING EDITION)

Cat. 37 – Birre chiare, ambrate e scure, fermentazione alta, bassa o spontanea anche con uso di Brettanomyces, da basso ad alto grado alcolico, caratterizzate dalle note acide (Sour Ale)
1- Bionoc’ – MARASKA
2- Ca’ del Brado – ANNIVERSARIO 2018
3- Ca’ del Brado – NESSUN DORMA

Cat. 38 – Birre chiare, alta fermentazione, basso grado alcolico salate e/o lattiche di ispirazione tedesca (Berliner, Gose)
1- Mister B brewery – BAHIA
2- Evoqe brewing – EVOQESOUR #1
3- Birrificio Lambrate – TRAS IN CAMISA ASS
3- Foglie d’Erba – VIVA LA’!

Cat. 39 – Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di uva, mosto, vinacce, vino cotto di uve bianche (White Italian Grape Ale)
1- Birrificio Apuano – NINKASI
2- Birra dell’Eremo – SELVA 2018
3- Birrificio Karma – ASPRINIA

Cat. 40 – Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di uva, mosto, vinacce, vino cotto di uve rosse (Red Italian Grape Ale)
1- Birrificio La Fenice – BREWINE ROSE’
2- Birrificio del Forte – IL TRALCIO
3- Dulac – LA MURÙSA

Cat. 41 – Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico di ispirazione libera e non rientranti in nessuna delle precedenti categoria (Extraordinary Ale / Extraordinary Lager)
1- Magester – LA PEPATA
2- Birrificio Lambrate – HAZELNUT PORTER
3- Ofelia – BEERGAMOTTE

Birrificio dell’anno 2019
Mukkeller

Mukkeller ha dunque trionfato principalmente grazie ai 3 ori ottenuti con la straordinaria Hausbier (Helles), la Corva Nera (American Porter) e la Mukkamannara (Belgian Dark Strong Ale) – c’è anche una medaglia di bronzo arrivata con la Entschuldigung tra le Weizen (e loro derivazioni). Personalmente sono davvero soddisfatto per questo risultato, perché ritengo il produttore marchigiano una delle migliori realtà italiane degli ultimi due o tre anni – ho inserito una loro birra tra le mie migliori bevute sia nel 2017 che nel 2018. In altre iniziative Mukkeller non ha ottenuto analoghi successi, ma per fortuna a Birra dell’anno conta solo quello che c’è nel bicchiere, senza che possano entrare in gioco altre variabili come la reperibilità sul mercato, l’hype o la simpatia personale. Da sottolineare poi la grande capacità di Mukkeller di destreggiarsi tra stili molto diversi tra loro e di eccellere in praticamente tutte le culture brassicole: Germania in primis naturalmente, ma anche USA e Belgio.

Mai come quest’anno la sfida per il premio Birrificio dell’anno è stata combattuta. Dopo la deludente performance dello scorso anno (solo un bronzo), Lambrate si è riscattato alla grande con cinque medaglie di cui due d’oro: gli sarebbe bastato piazzare al primo posto nella categoria 41 la sua Hazelnut Porter (arrivata seconda) per soffiare a Mukkeller il premio assoluto proprio sul filo di lana. Discorso analogo per Hammer (2 ori, 1 argento, 1 bronzo), che se non avesse visto la sua Workpiece Schwarz essere superata solo dalla Schwarzenegher di Picobrew, ora starebbe festeggiando il secondo importante trofeo a distanza di qualche settimana. Ma Lambrate e Hammer non sono stati gli unici a competere fino all’ultimo per la vittoria finale: ci sono andati vicino anche i ragazzi di MC77 – altro birrificio marchigiano, tanto per sottolineare la crescita brassicola della regione – e Croce di Malto, presenza fissa tra le categorie del concorso di edizione in edizione.

Il veneto Crak non è riuscito a difendere lo scettro conquistato nel 2018, ma non si è comportato affatto male: il bottino finale è di tutto rispetto e consta di un oro, un argento e due bronzi. Piuttosto meraviglia lo “spostamento” dei riconoscimenti ottenuti dal birrificio dagli stili luppolati a quelli affinati in botte: al primo gruppo appartiene solo la collaboration brew Midnight BBQ, bronzo nelle NE IPA – categoria praticamente dominata da MC77 – mentre nel secondo rientrano tre creazioni della nuova linea Cantina, sul quale Crak ha dimostrato di investire parecchio negli ultimi tempi. Insomma, dei risultati piuttosto clamorosi per un’azienda che ha sempre puntato su New England IPA e altri trend di stampo luppolato.

Guardando più in generale i risultati finali, non si può non rimanere soddisfatti per il modo in cui quest’anno i riconoscimenti abbiano confermato le aspettative. Una volta per tutte è stato spazzato ogni dubbio sull’autorevolezza del concorso di Unionbirrai, che – lo ribadisco – chiede di valutare “alla cieca” solo la birra nel bicchiere, senza che il giudizio sia influenzato da elementi collaterali come la simpatia del birraio o la riconoscibilità del marchio. Al netto delle fluttuazioni di giudizio che sono fisiologiche in concorsi del genere, sfido chiunque a non ritrovare nei vari podi proprio gli stessi birrifici che considera punti di riferimento in determinate tipologie brassicole.

Se quella dello scorso anno era stata un’edizione di Birra dell’anno nel segno delle nuove leve, quella appena conclusa può essere considerata l’edizione delle conferme. Conferme sia giovani che consolidate, ma comunque conferme. La più importante di tutte è appannaggio della 50 Nodi di P3 Brewing, capace di ottenere un oro nell’affollata categoria delle English IPA per il terzo anno consecutivo: complimenti ai ragazzi di Sassari per un risultato di valore immenso, che non verrà mai realmente capito da chi non vive da vicino un concorso del genere. Ma conferme le troviamo anche nei piazzamenti di Porta Bruciata in diverse categorie luppolate, nelle IGA de La Fenice, nella ripartizione delle medaglie “brettate” tra Ca’ del Brado e Bionoc’, nella crescita del movimento romano (oro e argento per Ritual Lab, oro per Rebel’s), nei piazzamenti costanti di Birrificio del Forte (4 “sfortunati” argenti). Ottima anche la performance del giovane milanese Picobrew, capace di conquistare due ori da beer firm su un numero sicuramente limitato di birre iscritte a concorso.

Chiudo rinnovando i complimenti a Unionbirrai per l’ottima organizzazione. Inutile spiegare ancora una volta il valore di vivere un’esperienza del genere come giurato: confrontarsi con esperti italiani e internazionali e rivedere tanti amici provenienti magari da migliaia di chilometri di distanza lascia sempre il segno sia a livello professionale che personale. L’appuntamento è ora per il 2020: sarà in grado Mukkeller di confermare il suo primato nella scena brassicola internazionale? In tal caso sarebbe la prima volta nella storia del concorso…

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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