Se Lisbona è la capitale creativa e pulsante del nuovo corso birrario del Portogallo, anche altre città lusitane stanno sviluppando una scena artigianale interessante e in continua evoluzione. Nel proseguimento del mio viaggio, mi sono spostato verso nord alla scoperta di due centri emblematici ma molto diversi tra loro: Coimbra, con la sua anima colta e universitaria, e Porto, città magnetica e intrisa di storia, che oggi vanta una delle realtà più vivaci e complete in ambito craft. Tra nuove taproom, progetti indipendenti e beer garden nascosti, ecco la seconda parte del mio viaggio tra le meraviglie birrarie del Portogallo.
Epicura Craft Beer (Coimbra)
Sede di una delle università più antiche d’Europa, Coimbra è una città molto bella e affascinante, popolata da studenti e ricca di storia e di pensiero. E anche qui, lentamente, la birra artigianale sta trovando casa. I locali di riferimento per gli appassionati sono sostanzialmente due: l’Epicura Craft Beer House e la Cervejaria Praxis. Per motivi di tempo ho potuto visitare solo il primo.
Situato appena fuori dal centro storico nel quartiere di Santa Clara, l’Epicura Craft Beer House (sito web) è il locale del birrificio Epicura (pagina Facebook), nato nel 2018 dallo spirito d’iniziativa di tre amici, due insegnanti di musica (Marco Contente e João Calha) e un insegnante di educazione fisica (Sandro Gomes). Come molti “colleghi”, iniziarono a produrre birra in casa, decidendo poi di professionalizzare il loro hobby con l’apertura un birrificio nella località di Eiras, non lontano da Coimbra. L’Epicura Craft Beer House ha inaugurato quattro anni più tardi, nel 2022.
Il locale dispone di 12 spine, di cui 8 dedicate alle birre della casa e 4 riservate a birre locali o internazionali. L’ambiente è minimalista con un grande pannello a gesso che illustra le birre disponibili, un bancone in legno riciclato e un frigo con i prodotti in bottiglia e lattina. Qui ho assaggiato la rivedibile Porter della casa e la Tropical Breeze, una Sour del birrificio portoghese/brasiliano Locals Only (sito web) prodotta con frutti tropicali Caja e Uvaia. Inoltre ho anche provato un interessantissimo Gruit, collaborazione fra il birrificio Lupum (sito web) di Porto e Outro Lado di Lisbona.
Catraio Craft Beer Shop (Porto)
Porto è la seconda città più grande del Portogallo, situata lungo la foce del fiume Douro, nella parte nord-occidentale del paese. Celebre per il vino omonimo, le sue strade acciottolate, i ponti monumentali (come il Ponte Dom Luís I) e l’architettura storica, Porto combina il fascino del passato con una vivace energia contemporanea. Il suo centro storico, la Ribeira, è Patrimonio dell’Umanità UNESCO: un labirinto di vicoli medievali, case colorate e locali caratteristici affacciati sul fiume. Porto è anche un importante polo culturale, con musei, arte urbana, una scena gastronomica in crescita e numerosi bar e ristoranti. È una città affascinante, romantica e autentica, perfetta per chi ama storia, buon cibo e panorami suggestivi.
Anche a Porto la scena birraria è molto amplia e variegata. Il place to be è senza dubbio il Catraio Craft Beer Shop (sito web), uno dei locali più iconici per gli appassionati di birra artigianale. Situato nella zona pedonale del quartiere Cedofeita, è stato fondato nel 2015 da Beatriz Afonso e Ricardo Queirós ed è stato il primo bar specializzato in artigianale nel centro di Porto. Offre un centinaio di birre fra bottiglie e lattine e un impianto a 14 vie. Oltre alla zona interna e a una piccola terrazza anteriore, il vero gioiello del locale è il giardino segreto sul retro, accessibile tramite scalinate a più livelli: una splendida zona relax all’ombra di alberi e viti, con un’atmosfera estiva e tranquilla.
Il locale promuove tap takeover, degustazioni guidate e presentazioni di birre in collaborazione con birrifici locali portoghesi. Qui i miei assaggi sono stati la Babel, una portentosa Triple IPA di Ophiussa e la buonissima Bourbon Barrel Aged Imperial Stout Maple e Vanilla di Lupum.
Letraria e Armazem da Cerveja (Porto)
Altro locale interessante è Letraria (sito web), tap room del birrificio Letra. Letra (sito web) nasce nel 2013 a Vila Verde, nel cuore della regione del Minho, dall’unione delle competenze scientifiche e della passione per la birra di due fondatori: Filipe Macieira (beer sommelier con esperienza in Repubblica Ceca) e Francisco Pereira (PhD in ingegneria biologica). Cerveja Letra ha una seconda casa a Porto: una tap room con giardino nel quartiere Cedofeita.
Ogni birra Letra porta una lettera dell’alfabeto (A – Pilsner, B – Weiss, C – IPA…), ma il birrificio ha anche una linea wild & sour con fermentazioni spontanee, barrique, blend, invecchiamenti e sidri. Qui i miei assaggi sono stati la OAK, un’interessante Farmhouse Ale barricata in botti di Moscatel, e il sidro della casa.
A pochi miuti a piedi da Letraria, ha sede un altro locale molto interessante: Armazem da Cerveja (pagina Facebook). Fondato da Pedro Inácio e Rubén Moutinho nel 2017, è stato progettato come una combinazione di beer shop e bar. Il locale vanta un’atmosfera rilassata e informale, con panchine in legno, tavoli comunitari, giochi da tavolo e in fondo un beer garden fresco e accogliente, incastonato tra muri di pietra. Il personale non è disponibilissimo, ma la scelta di birra si rivela molto interessante con una settantina di birre in bottiglia/lattina (locali e internazionali) e un impianto a 12 vie. Gli assaggi in loco sono state due birre del birrificio Barona della regione dell’Alentejo: la Barona Blonde Ale e la Barona X (Triple IPA).
Anche qui, come a Lisbona, i posti da visitare sono moltissimi: segnalo Fabrica da Picaria, Cask (sito web), la tap room di Musa e, per gli amanti del sidro, il ristorante Celta Endovelico (pagina Facebook).
Conclusioni: la birra artigianale in Portogallo
In Portogallo ho trovato una scena birraria viva e in piena espansione, con locali di buon livello e frequentati da una clientela sia locale che internazionale. Le IPA sono lo stile più popolare: West Coast, Hazy, Session, Double… sono ovunque. Ma ho visto anche parecchie produzioni sour e wild, soprattutto tra i birrifici che sperimentano con barrique e frutta locale. Mi aspettavo più Grape Ale e invecchiamenti in botti di vino locale, che, a mio modesto parere, potrebbero diventare gli stili birrai di punta di questo bellissimo paese.
Fra i birrifici la mia personale predilezione va a Ophiussa e Lupum, con menzione d’onore per Fermentage e Dois Corvos. Per approfondire la storia della birra in Portogallo consiglio il libro “Uma viagem pelo mundo da cervesa artesanal portuguesa” (disponibile solo in portoghese). Saúde!








