La Spagna è il paese europeo che tra il 2008 e il 2016 ha registrato la crescita maggiore in termini di aperture di nuovi birrifici, pari al 1.600%: in nove anni si è passati da 21 microbirrifici agli attuali 361. Dal punto di vista territoriale è la Catalogna a farla da padrona con 76 birrifici, seguita dall’Andalusia con 56 e da Castilla y Leon con 39. Incuriosito dal fenomeno spagnolo ho approfittato di un viaggio nel nord della Spagna (Paesi Baschi, Asturie e Galizia) per vedere che cosa queste regioni hanno da offrire dal punto di vista birraio. Il mio itinerario ha previsto un volo da Bergamo a Santander con Ryanair e poi macchina a noleggio, fondamentale per visitare al meglio tali luoghi.
La prima tappa è stata la città di Gijon, nelle Asturie. E’ bene precisare che questa è terra prima di tutto del sidro. Il sidro delle Asturie è prodotto dalla fermentazione del mosto fresco e naturale delle mele (non da tavola), ha una gradazione fra i 4,5 e i 6 gradi e si versa in maniera piuttosto inusuale, tenendo la bottiglia 30 centimetri sopra il bicchiere. E’ una bevanda popolare e molto amata dalla gente del posto, che la consuma ad ogni ora e in ogni locale.
Nonostante la predominanza del sidro sono riuscito a trovare un posto con birre artigianali. Si tratta del beershop Señor Lupulu (Calle Santantonio 5, pagina Facebook) situato a poca distanza dal porto e dalla parte vecchia della città. Pur essendo un beershop offre la possibilità agli avventori di degustare birre in loco e al momento della mia visita c’erano sei birre alla spina, di cui una sola spagnola (la Zitric, una American Pale Ale del birrificio Mad Brewing di Madrid) e le altre americane o inglesi, più una discrete scelta di birre in bottiglia. Sugli scaffali la scelta era molto buona e variegata con la predominanza di birre belghe e spagnole.
La seconda tappa del viaggio è stata Santiago de Compostela, celebre per essere meta di pellegrini che hanno intrapreso il famoso “Cammino”. Santiago si trova in Galizia, regione nord-occidentale della Spagna, ed è divisa fra la parte vecchia, meta di una moltitudine di pellegrini e turisti, e la parte nuova, dove vive la popolazione locale. Di Santiago ho visitato due locali: O Bandullo do Lambon e Beerlab Cerveceria.
O Bandullo do Lambon (Rua da Raina 9, sito web) sorge nel bel mezzo della città vecchia, proprio sotto la celebre Cattedrale di Santiago. Situato tra ristoranti e locali turistici non salta all’occhio. Per onor di cronaca il locale, oltre a vendere e servire birre artigianali, propone anche vini locali e prodotti del territorio. Quando ci sono stato c’era una comitiva di turisti/pellegrini americani intenti a degustare birre artigianali. Erano disponibili 6 birre alla spina, americane o inglesi, e una decina di birre artigianali spagnole. La birra migliore che ho provato è stata la Pirate Smoke Stout del birrificio galiziano Ancora.
Il Beerlab Cerveceria Artesana (Rua de Garcia Prieto 51, pagina Facebook), si trova invece nella parte nuova della città. Possiede una terrazza esterna dove degustare birre immersi nel verde. Quando ci sono stato la clientela era composta in maniera eguale da americani e da spagnoli locali. Ci sono sei spine e al momento della mia visita quattro di esse erano di due birrifici galiziani (Ancora e Keltius) e due del britannico Magic Rock. Nel locale è possibile anche mangiare con piatti a scelta fra cucina locale e internazionale.
E’ venuta poi la volta di spostarsi a Bilbao, conosciuta come “capitale” dei Paesi Baschi, formalmente capoluogo della provincia di Biscaglia. E’ una Città elegante e orgogliosa della propria cultura basca. I cartelli sono tutti bilingui (basco e spagnolo castigliano) e i colori predominanti in città sono il bianco e il rosso dell’Athletic, che qui è qualcosa di più di una squadra di calcio. La città è bellissima e ricca di cose da vedere e da fare. Ma dal punto di vista birraio mi sarei aspettato molto di più.
Infatti, tra i locali segnalati da Ratebeer.com, sito che utilizzo con maggior frequenza quando voglio trovare un bar con birre artigianali mentre sono in viaggio, ho trovato aperto solo il Bihotz Cafè (Arechaga 6) situato nella zona più “alternativa” di Bilbao, non lontana dal centro storico, e piena di murales e scritte che ricordano il mai sopito desiderio di indipendenza dei Paesi Baschi. Il locale è piccolo ma molto accogliente. Possiede quattro birre alla spina, tutte rigorosamente con birre di birrifici baschi e una decina di birre in bottiglia (basche e straniere). Qui ho provato una birra del Basqueland Brewing Project, la IPA Imparable, che ho trovato molto buona e amara al punto giusto.
Erano presenti anche le birre del birrificio Bidassoa Basque Brewery i cui nomi sono legati alla storia o alla cultura dei paesi baschi. La Boise è un American Pale Ale che deve il suo nome alla capitale dell’Idaho, sede di una nutrita comunità basca. La Kasper è ispirata alle Kölsch e dedicata Michael Kasper, uno studioso tedesco della cultura basca celebre per aver promosso la “Marcia della pace” in occasione del 68esimo anniversario del bombardamento di Guernica. Infine la Mugalari, una Pale Ale che deve il suo nome ai contrabbandieri baschi. La barista, molto gentile, mi ha consigliato un bar con birre artigianali a San Sebastian, la tappa successiva del mio viaggio.
Si tratta del Mala Gissona (Zabaleta Kalea 53, sito web) situato vicino alla spiaggia di Zurriola, famosa per chi ama praticare surf. Il Mala Gissona è la brewhouse del birrificio omonimo, situato poco fuori San Sebastian. Il nome prende origine da come venivano chiamati i balenieri baschi che pescavano nelle acque dell’Islanda. Producono cinque birre (IPA, APA, Pale Ale, Porter e Blanche). Ho trovato molto buona la Porter.
L’ultima tappa del viaggio è stata la città di Santander, anch’essa come San Sebastian famosa per chi ama praticare surf, ma sicuramente la meno bella tra quelle citate in precedenza. Qui ho fatto tappa prima in un beershop per acquistare qualche birra artigianale da portare a casa. Si chiama 3er Tiempo Tienda de Cervecas (Plaza de la Esperanza 6, sito web) e vende birre di tutto il mondo. Un intero scaffale è dedicato a quelle spagnole, divise per regione.
Il proprietario, molto gentile e preparato, mi ha consigliato un bar che si è rivelato il miglior fra quelli provati durante questo viaggio. Si tratta del Lunada (Santa Lucia 6, pagina Facebook), situato nella parte alta della città di Santander. Ha otto birre alla spina, 4 spagnole e 4 straniere. Molto buona la Session Stout del birrificio cantabrico Dougall’s e degna di nota la Nordeste, una Irish Red del birrificio cantabrico La Grua.
L’impressione che mi sono fatto è che, pur non toccando i livelli di diffusione di Barcellona e della Catalogna, dove le birre artigianali sono ormai diffusissime, anche in questa parte della Spagna le birre artigianali si stanno ritagliando il loro spazio sebbene, probabilmente, con più fatica di altrove, essendo in queste zone predominante il sidro (diffusissimo anche in Galizia e nei Paesi Baschi) e le onnipresenti birre stile Estrella Galicia.
La cosa che mi ha colpito molto è il binomio birra artigianale-tradizione/cultura del territorio, particolarmente evidente nelle birre del Mala Gissona di San Sebastian o del Bidassoa Basque Brewery. Sarà interessante vedere come evolverà la scena birraia nei prossimi anni.
Fatto aqnche io un giro simile questa estate (ero in zona a fare surf).
A San Sebastian sono stato anche io da Mala Gissona ma il locale che ho preferito è stato il Drop, vicino alla cattedrale. Locale più informale con circa 15-20 spine, la maggior parte delle quali locali
A Bilbao mi è piaciuto molto il Bihotz, per il resto c’è effettivamente poco.
C’è molto di più a Gijon invece…Oltre a quanto da te menzionato mi è piaciuto molto il locale IPA con 15 spine (anche se nessuna molto session in quanto a gradazione) e anche El Collectionista.
In generale il livello delle birre locali abbastanza basso, eccezion fatta per La Quince e per Dougall’s (e qualcosa di Mala Gissona).
Ciao. Solo voglio dire, essendo di Santander, che Santander é la capitale di Cantabria, anche una regione. Quindi, il titolo dell´articolo dovrebbe essere: L’altra Spagna birraria: un viaggio tra Paesi Baschi, Cantabria, Asturie e Galizia. Anche dire, che Santander é la piú bella de tutte quelle città visitate, ma se solamente sei andato in centro, é brutta. Vai in spiaggia o pure fa una passeggiata la prossima volta.
Dire che il nord é una zona difficile per le birre artigianali, ma piano piano, si fanno cose molto buone, e la gente si va avvicinando a la birra di qualitá.
Grazie!
Ciao, grazie dell’appunto, modifico l’articolo.
Grazie Andrea!
C´é altro piccolo errore: La Grua, é un birrificio di Cantabria, non di Galizia.
Correggo anche lì, grazie!
Ci sono stato anch’io qualche anno fa, ho provato tutta la gamma di Cervesa Artesana, senza trovare nulla di valido. Poi sono stato in visita ad un birrificio, di cui non ricordo il nome, dove ho assaggiato una Ale, che avrebbe vinto anche dei concorsi locali, ma era al limite dell’imbevibile. Il livello di ciò che ho provato era molto basso.
Questo el problemma in Spagna. Il livello é basso in generale, solo 15-20 birrifici fanno birre ottime. Il resto… Al nord abbiamo Dougall´s e Naparbier come buoni birrifici.
Mi ricorda qualcosa.
L’Italia di alcuni anni fa?
Direi proprio di si. Non è che adesso siamo poi così distanti, ma meglio di loro ci vuol poco.