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Il Birrificio BIRA vende impianto completo con sala cottura da 2,5/2,7 hL

Il Birrificio BIRA vende, preferibilmente in blocco, impianto completo...

Birrificio dell’hinterland milanese cede intera attività o vende impianto produttivo

Si propone in vendita brewpub nell’hinterland milanese, avviato nel...

Birrificio vende intero impianto produttivo in blocco o separatamente

Birrificio artigianale vende l’intero impianto produttivo anno 2019, costituito...
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Prossimi eventi: C’è Fermento, Vulcano di Birra, Beer Craft e Birre sotto il monte

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Il mese di giugno continua a riservarci tanti eventi birrari, così oggi ne segnaliamo altri quattro che si aggiungono a quelli già citati in passato. Oggi debutta in provincia di Bergamo la manifestazione Birre sotto il monte, con soli birrifici locali, mentre il weekend successivo toccherà all’edizione 2023 di Vulcano di Birra, in programma ad Arcidosso (GR). Spingendoci avanti di un’altre settimana, troviamo in calendario la tredicesima edizione di C’è Fermento, festival di fondamentale importanza che si terrà come sempre a Saluzzo (CN). Negli stessi giorni, infine, andrà in scena Beer Craft nel borgo medievale di Castignano con la partecipazione di otto birrifici marchigiani. Ci risentiamo lunedì, buone bevute a tutti!

Nuove birre da Ca’ del Brado, Birrone, Toccalmatto + Eastside, La Piazza, Puddu e La Diana

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Oggi torniamo a occuparci di nuove birre italiane per smarcare le tante segnalazioni ricevute negli ultimi giorni. Partiamo da Ca’ del Brado (sito web), che proprio ieri ha annunciato la sua inedita Fruston (7,8%), realizzata in collaborazione con il birrificio La Malpolon (sito web) di Montpellier. Se il nome di questo produttore non vi suona nuovo è perché si è già affacciato in Italia: fu protagonista di una bellissima tap takeover presso Luppolo Station durante l’ultima Italy Beer Week, facendosi notare per le sue ottime birre, spesso ispirate alla tradizione delle fattorie. Così la Fruston è una Bière de Garde in versione “wild”, brassata con soli luppoli francesi in fiore (varietà Strisselspalt e P 10/9) e affinata 5 mesi in botte. Di colore rosso borgogna, si contraddistingue per netti toni fruttati (marasca, agrumi, prugna e ribes), accompagnati da sfumature vinose, di cuoio, frutta secca, cantina e un tocco di cacao e spezie. Sarà presentata nel corso del Farmhouse Pride che si terrà a metà giugno e di cui abbiamo già scritto negli scorsi giorni.

Vendesi fermentatore non isobarico da 1200 litri

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Vendesi fermentatore Simatec da 1200 litri utili non isobarico, munito di:

  • gorgogliatore
  • camicia di raffreddamento (solo su parte cilindrica)
  • scarico totale e parziale
  • preleva campioni
  • sfera di lavaggio
  • portella frontale

Il prezzo è di 5.000 euro.

Per altre info potete scrivere a [email protected] oppure chiamare il numero 030/7070235.

Birra e salumi: gli abbinamenti con alcuni Presidi Slow Food italiani

Detestati dai vegetariani, amati dagli onnivori, proibiti dai dietologi, i salumi rimandano subito a un prodotto tipicamente suino e alla magia gastronomica del suo grasso. Dagli Egizi in poi, tutte le civiltà sviluppatesi attorno al Mare nostrum hanno mostrato forte interesse per le carni di maiale e migliorato costantemente la perizia nella loro lavorazione. Nel Medioevo, con il termine salumen, si era soliti indicare carne e pesce sotto sale – elemento che gli conferisce radice linguistica ed essenza: durante questa epoca ci fu anche un aumento esponenziale del numero di allevamenti di maiali e la professionalizzazione della figura che si occupava delle sue carni, il norcino. Fu poi Vincenzo Cervio, trinciante ufficiale di casa Farnese, il primo a utilizzare il termine “salame” per indicare un insaccato così come lo conosciamo oggi, nel 1581.

Il birrificio Les Bières du Grand St. Bernard cerca un responsabile di confezionamento

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Il birrificio Les Bières du Grand St. Bernard è alla ricerca di un responsabile del confezionamento birra per gestione delle riempitrici di bottiglie, lattine e fusti.

Preferibile esperienza nel settore.

Per le candidature potete contattare il birrificio all’indirizzo email : [email protected].

Nuove birre da Siemàn, Nama Brewing, Alder, Maestri del Sannio e altri

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Il 2023 sembra l’anno delle linee parallele. Non che sia una novità rispetto al passato, sia chiaro, eppure negli ultimi mesi gli esempi in questo senso non sono mancati. È tuttavia un fenomeno abbastanza normale se consideriamo l’età del nostro movimento – non più in fasce, diciamo – e i vantaggi che garantisce ai birrifici, capaci così di esplorare nuove strade produttive. È proprio questo l’obiettivo della linea Foravìa del veneto Siemàn, che dopo essersi imposto sin dal debutto con le sue fermentazioni non convenzionali, ora ha deciso di dedicare una gamma a stili tradizionali, senza tuttavia perdere il suo marchio di fabbrica. Le birre sono fermentate e maturate in acciaio, ma vengono inoculate con un mix composto sia da lieviti ordinari, sia da lieviti indigeni (tra cui Brett) della cantina di Siemàn. Sono dunque creazioni secche, bevibili e non acide (niente batteri lattici), con note funky derivanti dal particolare tipo di fermentazione. Le prima tre birre della linea Foravia sono Blond (5,6%), una chiara di stampo belga fresca e profumata, IPA (5,8%), con un’abbondante luppolatura moderna, e Saison (5%), secca e profumata, con note rustiche e di luppolo. Le birre saranno presentate questo fine settimana in circa quaranta locali italiani, trovate l’elenco su Facebook.

Un’alternativa al BJCP? Dall’EBCU la nuova versione delle linee guida sugli stili birrari

Forse non tutti ricorderanno che a ottobre del 2020 fu pubblicato un nuovo documento sugli stili birrari del mondo, sulla falsariga delle Style Guidelines del BJCP e della Brewers Association. L’autore fu l’EBCU, ossia l’Unione Europea dei Consumatori di Birra: un soggetto che racchiude diverse associazioni nazionali, comprese le italiane Unionbirrai – che in realtà non rappresenta propriamente i consumatori – e MoBI. Come analizzammo all’epoca, la pubblicazione dell’EBCU presentava luci e ombre, ma quest’ultime erano giustificate dal fatto di essere un lavoro ancora “in progress”. A distanza di tre anni dalla prima release, oggi è stata annunciata la versione aggiornata di The Beer Styles of Europe and beyond, un sito che “vuole diventare una risorsa imprescindibile per fornire nozioni dettagliate sul crescente assortimento di stili birrari disponibili in Europa e nel resto del mondo”. Sarà riuscita questa edizione a superare i limiti della precedente? Siamo al cospetto di un nuovo punto di riferimento per la cultura birraria internazionale? Scopriamolo insieme.

Prossimi eventi: Beer Park Festival, Brianza Beer Festival, Farmhouse Pride e altri

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Per i motivi che potete facilmente immaginare, anticipiamo a oggi la consueta panoramica sugli eventi birrari del venerdì. Continuiamo allora a dare un’occhiata alla prima parte di giugno, con sei appuntamenti divisi tra due weekend. In quello che comincia venerdì 9 segnaliamo il Beer Park Festival a Roma, l’Agro Beer Fest a Cittareale (RI) e la kermesse Tutti Frutti de Il Punto di Bologna. Nel fine settimana successivo sono in programma il Brianza Beer Festival a Biassono (MB), Robe da Chiodi a Rovereto (TN) e il debutto del Farmhouse Pride di Ca’ del Brado in provincia di Bologna (manifestazione dedicata naturalmente alle Farmhouse Ale). Insomma, le occasioni per brindare e bere bene non mancheranno, buon divertimento!

La birra era l’ingrediente segreto dei grandi pittori danesi dell’800

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Era la birra l’ingrediente segreto dei pittori danesi dell’Ottocento. È questa la conclusione che arriva da uno studio pubblicato sulla rivista Science Advance e condotto dall’Università di Copenaghen, in collaborazione con la Royal Danish Academy e la National Gallery of Denmark. Come riporta Il Messaggero, lo scopo della ricerca era comprendere la composizione chimica dei dipinti per preservarli, ma probabilmente neanche gli studiosi avrebbero immaginato di trovare tracce degli scarti della produzione brassicola nelle tele analizzate. Nello specifico in sette opere su dieci sono state rilevate proteine di Saccharomyces cerevisiae (il lievito ad alta fermentazione), oltre a combinazioni di proteine di orzo, grano, segale e grano saraceno. A quanto pare i sottoprodotti della produzione della birra servivano per preparare le tele di famosi pittori dell’epoca, come Eckersberg, fornendo una superficie pittorica stabile.

La birra artigianale cresce ed è in salute: lo confermano i dati di Toscana e Lazio

Una decina di giorni fa abbiamo commentato i dati dell’Annual Report 2022, che ha fornito una fotografia della situazione (ottima) del mercato brassicolo in Italia. Il documento di Assobirra è di importanza fondamentale per capire le evoluzioni del settore, ma per vari motivi – l’impostazione dell’analisi, la natura dello studio, ecc. – si focalizza principalmente sulla birra industriale, nonostante preveda alcuni focus sui microbirrifici italiani. Per fortuna negli ultimi giorni sono uscite un paio di notizie che ci aiutano a integrare le informazioni riguardanti  la birra artigianale, concentrandosi in particolare su due regioni italiane: Toscana e Lazio. Com’è facile immaginare, anche in questo caso le rilevazioni sono molto positive e confermano l’ottimo stato di salute del comparto, ormai entrato pienamente in una nuova fase, forse più matura, della sua storia.

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