Oltre a essere uno dei concorsi internazionali più prestigiosi d’Europa, il Barcelona Beer Challenge è molto amato dai birrifici italiani, che vi partecipano in massa. Questa presenza considerevole nel passato ha favorito la conquista di numerose medaglie, fino all’eccezionale record dello scorso anno: 52 medaglie totali, di cui 17 d’oro. A distanza di dodici mesi siamo ben felici di rivedere al rialzo il primato, perché durante la cerimonia di premiazione tenutasi nel weekend il bottino dei nostri produttori è andato ben oltre. La spedizione italiana ha infatti chiuso il Barcelona Beer Challenge con 67 riconoscimenti complessivi, suddivisi tra 19 ori, 24 argenti e 24 bronzi. In pratica più del 30% delle medaglie assegnate sono state conquistate dai nostri birrifici. Complimenti per l’ennesimo risultato positivo, che conferma l’ottimo stato di salute del nostro movimento.
Il birrificio italiano che ha ottenuto più medaglie è stato Serra Storta (sito web) di Buscate, in provincia di Milano, la cui partecipazione ha fruttato due ori e due argenti. Il metallo più nobile è arrivato grazie alla Bianca nella categoria delle Weizen e all’Alba in quella delle birre affumicate, mentre gli argenti sono stati conquistati dall’Erica nella categoria delle Kölsch e Dortmunder Export e dalla Cactus in quella delle American IPA. Da notare che in tutti questi casi il podio è stato completato da altri birrifici italiani, a parte uno. Nelle Weizen l’argento è andato alla Weissbier di Impavida (non è stato assegnato il bronzo), nelle American IPA la Cactus è stata preceduta da L’Ubalda di Chianti Brew Fighters e seguita dalla United di 50&50, il podio delle Kölsch e Dortmunder Export è stato completato dalla Spitze di Acme (oro) e dalla Kolschederana di Babylon (bronzo) e infine nelle Smoked Beer l’Alba ha superato rispettivamente la Kuma di 61Cento e – ecco l’eccezione – la Friend or Foe? del birrificio polacco Rockmill.
Tutte le birre italiane premiate
C’è solo un altro birrificio italiano che è riuscito a portare a casa due ori e cioè il Brewpub Trulla (pagina Facebook) di Nuoro. L’exploit è stato merito dei primi posti della Mesubirra tra le British Golden Ale e della Itesinarat nella categoria delle birre sperimentali, a cui si è aggiunto l’argento della Iscurigada tra le English Porter. Ci sono altri sette birrifici che hanno conquistato tre medaglie: Chianti Brew Fighters (l’oro della già citata L’Ubalda, oltre a un argento e un bronzo), Bionoc (un oro con la Staion tra le Saison, oltre a un argento e un bronzo), Birrificio Estense (un oro con la Smoky Bomb tra le Rauchbier, oltre a due bronzi), 50&50 (un oro con la Mr Crocodile tra le Session IPA, oltre a due bronzi), Lambrate (tre argenti), Birrificio di Cagliari (un argento e due bronzi) e Mister B (un argento e due bronzi).
Chiaramente è impossibile citare tutte le birre italiane che hanno ottenuto un riconoscimento al Barcelona Beer Challenge 2023 – le trovate comunque sul nostro portale Beer Zone – quindi limitiamoci solo agli ori non ancora menzionati. C’è allora quello della Bock di Bradipongo tra le Festbier e Helles Bock (argento lo scorso anno), quello della Bandit di Babylon tra le Specialty Spice Beer, quello della Moxie di Impavida tra le American Pale Ale e quello della Toast di Diciottozerouno tra le British Beer (argento lo scorso anno). E ancora l’oro della MICA 04 di Piccolo Birrificio Clandestino (categoria Commercial Specialty Beer & Mixed-Style Beer), quello della Giove del Birrificio Sabino (Belgian Blond e Golden Strong Ale), quello della Nevermild di Ofelia (Dark Mild e Brown Ale), quello della 21 12 di Incanto tra le Winter Seasonal (già oro all’ultimo European Beer Star) e quello della Grommet di Antikorpo Brewing tra le birre storiche. C’è anche un oro italiano frutto di una collaborazione: la Valo di Torre Mozza, nata dalla partnership con Stimalti, ha infatti sbaragliato la concorrenza nella categoria delle Dark Brtish Ale.
In totale i birrifici italiani capaci di portare a casa almeno una medaglia sono stati 38, cioè sei in più rispetto allo scorso anno. A differenza dell’edizione 2022, tuttavia, non è arrivato alcun premio generale: si interrompe quindi la “tradizione” con il riconoscimento per il birrificio emergente, assegnato negli ultimi due anni a Torre Mozza (2021) e Liquida (2022). Per la cronaca questo trofeo è stato conquistato da Dùa Sparkling Beer di Oviedo, mentre il titolo di Birrificio dell’anno è andato a Cosa Nostra Brewing (nome rivedibile) dei dintorni di Valencia. Infine il riconoscimento per il produttore più innovativo è stato ottenuto dal birrificio peruviano 7 Vidas. Tornando ai birrifici italiani non rimane che congratularsi con loro per questa ennesima performance di livello. Chissà che tra dodici mesi non saremo di nuovo qui ad aggiornare i record.