Come forse saprete, a inizio anno la birra artigianale è stata riconosciuta dalla legge italiana con l’approvazione della sua definizione ufficiale. Il lungo iter che ha portato a questa svolta nel panorama nazionale era in realtà partito per altre ragioni: non tanto stabilire cos’è la birra artigianale, ma per imporre una nuova disciplina delle accise che, come da direttiva europea, rispettasse le diverse dimensioni dei produttori e che fosse meno gravosa per i piccoli birrifici indipendenti. Nonostante il valido presupposto, il dialogo politico finì presto per concentrarsi sulla definizione lasciando in secondo piano l’idea di partenza. Ora a distanza di alcuni mesi sembra che finalmente il discorso sulle accise possa tornare d’attualità, con buone possibilità di trovare una piena realizzazione.
Come riportato da La Repubblica, tra i numerosi emendamenti proposti alla Legge di Bilancio per il 2017 ve ne sono alcuni dedicati espressamente ai microbirrifici, cioè a quelle aziende individuate dalla suddetta definizione. Portavoce di questa istanza si è fatto il Movimento 5 Stelle e in particolare Chiara Gagnarli, che da anni si batte per una modifica della disciplina delle accise. Gli emendamenti si concentrano su:
- Una riduzione delle accise per i microbirrifici, con la loro modulazione in base alla produzione annua, secondo la direttiva europea 92/83/CEE.
- Una ridefinizione del sistema di accertamento, individuando il momento della tassazione a valle e non più a monte del processo produttivo.
- Lo sviluppo e la crescita del luppolo italiano, argomento non direttamente legato alle accise ma che mantiene un suo interesse.
Da notare che la proposta nella sua interezza fu presentata lo scorso anno nel Collegato Agricolo, ma venne rigettata dalla maggioranza di governo. Perché dunque aspettarsi qualcosa di diverso a questo giro? Semplicemente perché, come riportato da Il Birrafondaio, a muoversi nella stessa direzione è ora anche il Partito Democratico. È dunque ipotizzabile una comunione di intenti sul tema, come lascia intendere la stessa Gragnarli:
Io mi auguro […] che passi questo emendamento per la riduzione delle accise indipendentemente da chi lo presenta, quindi ben venga se la maggioranza presenta un emendamento per la riduzione delle accise, così come hanno anche delle proposte di legge presentate per questa cosa, quindi ben venga che se ci sono delle proposte anche loro, che in qualche modo si facciano passare.
La proposta di legge cui fa riferimento la Gragnarli è quella presentata dal PD lo scorso ottobre e che prevede una serie di tagli fiscali sulle accise in base alla produzione annua del microbirrificio: da 40% per le aziende tra i 5 e i 10 mila ettolitri l’anno, fino al 10% per le produzioni tra i 40 e i 50.000 ettolitri. Viste le dimensioni attuali del movimento italiano, sarebbe un intervento rivoluzionario per tanti produttori, che si troverebbero a confrontarsi con una disciplina sicuramente più equa.
Ora non rimane che vedere come evolverà la faccenda e se gli emendamenti verranno realmente accolti nella Legge di Bilancio. A ogni modo pare evidente che ormai la strada è tracciata e, anche se non sarà adesso, tra non molto potremmo ritrovarci con una disciplina della accise completamente nuova e rispettosa delle immense differenze che esistono tra grandi industrie e piccolo birrifici indipendenti.
Ammesso e non concesso che passi la legge e scusate il pessimismo, ma non penso avvenga con il governo attuale, rimarrà da vedere se poi il prezzo della birra artigianale calerà, cosa a cui credo ancora meno.
spero proprio che passi!! ammetto che oltre all’accessibilità maggiore delle birre artigianali, sarei soprattutto curioso di vedere se e chi abbasserebbe i prezzi…. da lì si capirebbe subito se la birra artigianale potrebbe avere un futuro o andrebbe a bruciarsi definitivamente…. in ogni caso speriamo!!!