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In Italia il raccolto di orzo da birra è a rischio a causa della siccità

La torrida estate che stiamo vivendo sta avendo pesanti effetti sull’agricoltura del nostro paese, con ripercussioni anche sulla coltivazione dell’orzo da birra. Secondo il Consorzio Birra Italiana il raccolto di orzo distico potrebbe ridursi del 20%, con gravi ripercussioni su tutto il comparto brassicolo nazionale. Il caldo anomalo – ma purtroppo sempre più normale – alternato a eventi estremi come grandinate e bufere di vento e pioggia, ha provocato il fenomeno della “stretta” che ha impedito il completo sviluppo dell’orzo. La conseguenza è stata una preoccupante riduzione delle rese, che in periodi normali possono raggiungere anche i 55 quintali per ettaro. Sebbene il fabbisogno di orzo in Italia sia coperto per il 60% dalle importazioni, la situazione attuale rischia di complicare ulteriormente l’attività del settore, già colpito dal caro energia e materie prime.

Quello del Consorzio Birra Italiana è un vero e proprio grido d’allarme:

Il raccolto di orzo distico per la produzione di malto è a rischio. Nonostante lo sforzo per aumentare l’areale coltivato ad orzo sul territorio italiano e l’ingente investimento per la costruzione di una nuova malteria a Loreo, nel Polesine, la siccità sta presentando il conto con l’Italia che perde ogni anno l’89% dell’acqua piovana, circa 270 miliardi di metri cubi, che cade sul proprio territorio.

In questo scenario drammatico nel quale gli effetti dei cambiamenti climatici si uniscono a quelli creati dalla guerra con l’aumento esponenziale dei costi di produzione a causa del caro energia e delle materie prime è necessario sostenere i piccoli produttori di birra artigianale italiana con la stabilizzazione del taglio delle accise. Qualora la riduzione delle accise non venisse prorogata rischia un’intera filiera di alta qualità del Made in Italy con effetti sulla produzione, i posti di lavoro e sui consumi.

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Secondo Coldiretti, che supporta il consorzio, bisogna intervenire in maniera precisa e rapida:

Di fronte alla tropicalizzazione del clima occorre organizzarsi per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi per renderla disponibile nei momenti di difficoltà. Per questo servono interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini e utilizzando anche le ex cave per raccogliere l’acqua piovana.

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