Da qualche ora sta rimbalzando nell’ambiente la deflagrante notizia dell’acquisizione di Stone Brewing da parte del gigante giapponese Sapporo. Sebbene la trattativa sia ancora in corso, รจ praticamente data per definita, tanto che la sua chiusura รจ prevista per agosto 2022. L’operazione ha un incommensurabile valore simbolico, perchรฉ non solo riporta d’attualitร le acquisizioni dell’industria nel comparto craft, ma lo fa coinvolgendo uno dei marchi storici della rivoluzione americana della birra artigianale, che proprio in passato era diventato un punto di riferimento per la “resistenza” dei birrifici nei confronti dell’invasione dei colossi del settore.
Greg Koch, carismatico fondatore di Stone, ha cosรฌ commentato la vicenda:
Questo รจ il giusto prossimo capitolo per Stone Brewing. Per 26 anni il nostro fantastico team ha lavorato senza sosta per realizzare birre che hanno definito tendenze e rivoluzionato le aspettative dei consumatori. L’interesse di una societร come Sapporo nel portare avanti la storia di Stone รจ un riconoscimento alle grandiose birre che abbiamo prodotto e che continueremo a produrre per i nostri fan di tutto il mondo.
Gli fa eco Maria Stipp, amministratore delegato di Stone Brewing:
Sono entusiasta dell’opportunitร di unire le nostre forze con Sapporo. Questa partnership esclusiva ci permetterร di preservare l’ereditร di Stone che i nostri fan conoscono e amano, aggiungendo straordinarie opportunitร di crescita, dalla produzione a maggiori investimenti in persone, attrezzature, rete di vendita e marketing.
Con questo accordo Sapporo punta a produrre le sue birre per il mercato USA presso i due impianti di Stone, situati uno in California, l’altro in Virginia. Le creazioni del birrificio americano resteranno regolarmente in produzione.