Ricordate quando nel 2017 andò in onda una puntata di Tutto può succedere nella quale si denigrava pesantemente la birra artigianale? All’epoca Unionbirrai si scagliò con decisione contro gli autori della RAI per il danno di immagine arrecato a tutto il comparto. Il motivo? Uno sferzante dialogo tra due protagonisti della fortunata fiction, durante il quale, in modo del tutto gratuito, veniva fatto un ritratto tremendo delle birre artigianali. L’associazione di categoria dapprima diramò un duro comunicato stampa e poi passò addirittura alle vie legali. Ebbene, oggi è arrivata la sentenza del Giudice di Pace chiamato a esprimersi sulla vicenda: il dialogo in questione è stato giudicato diffamatorio e la RAI condannata a risarcire Unionbirrai per un totale di 3.000 euro.
La somma del risarcimento è quasi irrisoria, ma sarà comunque investita per la promozione della cultura birraria in Italia. La vicenda tuttavia ha un valore simbolico molto importante, come sottolinea Vittorio Ferraris, direttore di Unionbirrai:
Il Giudice ha riconosciuto che la conversazione andata in onda era diffamatoria dell’onore e della reputazione di Unionbirrai e della birra artigianale in generale. Non è la prima volta che ci arrivano attacchi di questo genere, ma questa sentenza costituisce per noi un precedente significativo, molto più importante del risarcimento, che è assolutamente simbolico.
Ottima notizia. Francamente faccio fatica a non pensare che dietro quel pezzo di sceneggiatura ci sia lo zampino di una multinazionale del settore. Ho riletto il dialogo tra i due protagonisti e la cosa appare fin troppo sfacciata ed evidente.
Per me 3000 euro sono una vergogna. Solo perché è unionbirrai. Vorrei vedere se far causa fosse stato un soggetto o una multinazionale potente. Come dire…diamogli ragione ma dato che contano poco gli diamo il “contentino”