Non so cosa sia successo quest’anno, ma è incredibile come nell’arco di poche settimane si siano concentrati alcuni dei più importanti concorsi birrari internazionali. Negli scorsi giorni vi ho parlato delle affermazioni italiane all’International Beer Challenge e allo European Beer Star, oltre che dei risultati del contest legato al GBBF. Ora bisogna aggiungere anche i risultati del Mondial de la Bière, che dopo la pausa del 2012, è tornata a tenersi in Francia a Mulhouse (e non più a Strasburgo). E anche in questo caso possiamo restare ampiamente soddisfatti, visto che l’Italia si è distinta con i due ori del Birrificio Indipendente Elav, capace di confermare il nostro paese ai vertici del Mondial – ricordiamo a tal proposito le medaglie di platino di Croce di Malto (2010) e Grado Plato (2011) e quelle d’oro di Amiata e San Biagio (2012).
Il birrificio di Comun Nuovo (BG) ha raggiunto l’ottimo risultato con la Punks Do It Bitter e la Grunge IPA. Ambedue i prodotti sono piuttosto diffusi in Italia (quantomeno nei punti specializzati) e appartengono rispettivamente allo stile delle Blond Ale e delle American IPA. L’elemento in comune è la presenza netta del luppolo, che se nel secondo caso è prevista dai canoni della tipologia, nel primo è invece enfatizzato tramite dry hopping. Come si può leggere su Bergamo News, il bottino di Elav è stato impreziosito da altre due medaglie, entrambe ottenute nella sezione design: un argento per la Regina d’Inverno e un bronzo per la Progressive Barley Wine.
Per quanto riguarda i risultati generali del Mondial, quest’anno la medaglia di platino – assegnata alla birra migliore in assoluto – è andata all’Ackerland del birrificio francese Meteor. Si tratta di un’Imperial Pils realizzata da un’azienda che non ha certo le stimmate del piccolo produttore artigianale: considerate che la produzione annua si attesta intorno ai 500.000 ettolitri, cioè 50 volte quella dei maggiori microbirrifici italiani e quasi ai livelli di un marchio come Forst. Per il resto ecco tutte le medaglie assegnate al concorso:
Medaglia di platino:
Meteor : Ackerland, FranceMedaglie d’oro:
Birrificio Indipendente Elav : Punks Do it Bitter, Italie
Birrificio Indipendente Elav : Grunge IPA, Italie
Brasserie Le Paradis : Révolution au Paradis, France
Wäls Cervejas : Petroleum, Brésil
Microbrasserie Le Trou du diable : La pitoune, Québec
Cervejaria Colorado : Colorado Guanabara, Brésil
Cervejaria Bodebrown : Perigosa, Brésil
VC2 Brewing Co. : Double Espresso, Écosse
Brasserie La Binchoise : Kékette extra large, Belgique
Brasserie Bourganel : Bourganel B10, France
A parte ovviamente Elav e forse La Binchoise, tutti gli altri nomi sono totalmente sconosciuti o quasi. Se vi intriga un minimo il panorama brassicolo americano extra USA, sicuramente avrete riconosciuto il birrificio brasiliano Colorado e quello canadese Le Trou du Diable. Il Brasile si è ben distinto, con altri due ori, confermandosi uno dei paesi birrari emergenti più interessanti, mentre il Canada non ha ottenuto altri riconoscimenti oltre a quello citato – e qui è evidente l’assenza del Dieu du Ciel. Buona risposta per i birrifici francesi, che oltre al già citato platino si sono aggiudicati anche due ori: giocare in casa è sempre un bel vantaggio 😛 .
Complimenti allora a Elav per l’ottimo risultato. Che ne pensate delle loro birre? E delle altre medaglie assegnate?
P.S. Grazie a Maurizio Maestrelli per avermi inviato l’elenco con tutti i risultati del Mondial.
Da fonti dirette ho modo di pensare che le cose in giuria funzionino in modo regolare… però poi vedo che la medaglia di platino va a una birra francese che alcuni hanno definito assimilabile a un lager industriale di basso livello e già mi viene un po’ da storcere il naso…
Se poi ci mettiamo anche tre ori al Brasile proprio nell’anno in cui “casualmente” si terrà la prima edizione brasiliana del Mondiale… mah…
beh pensa anche all’altro concorso dove ducato ha trionfato con la via aemilia e la wedding….le tenute collesi inspiegabilmente continuano a macinare medaglie ( non che siano birre cattive…anzi sono pulite e ben fatte ma senza anima a mio avviso) ed addirittura una medaglia come migliore lager bionda ed ambrata è andata alla peroni….quanto possiamo fidarci?
Ho trovato piu’ volte problematica la Grunge Ipa , evidentemente negli ultimi tempi hanno aggiustato il tiro.
[…] i 3 cardini su cui molti birrai italiani si stanno distinguendo ben oltre i confini italici (QUI e QUI un report sugli ultimi riconoscimenti internazionali ottenuti). E poi i birrai sono “cool”, […]