Ancora una volta Torino ospiterà dal 23 al 27 ottobre uno degli appuntamenti più importanti per tutti gli appassionati di enogastronomia d’Italia (e non solo): il Salone del Gusto organizzato da Slow Food. Il Salone è un evento che punta sull’eccellenza di cibo e bevande, nel quale la birra artigianale ricopre un ruolo da protagonista, con una serie di laboratori a dir poco fantastici. Riporto i dettagli postati tempo fa da Kuaska su ihb:
Giovedì 23 ottobre h. 15,00 – Teo, l’ossidazione e l’invecchiamento
Teo Musso, mastro birraio del Baladin, vi condurrà attraverso il mondo dell’ossidazione e dell’invecchiamento, per andare volutamente contro quelle che sono le regole base dell’equilibrio e delle qualità della birra: freschezza e bevibilità . In cinque mosse darete scacco matto alle vostre convinzioni: in un mondo parallelo, aromi e profumi, assolutamente inaspettati, vi cattureranno.
Giovedì 23 ottobre h. 18,00 – Americans do it bitter
Alla scoperta delle emergenti birre artigianali americane attraverso il sano e insano impiego dei numerosi luppoli autoctoni. Degusterete birre americane di piccoli produttori artigiani, amaricate esclusivamente con varietà di luppoli locali che non danno solo l’amaro ma, grazie alle capacità dei birrai, anche gusti unici e rinfrescanti. Conducono Charlie Papazian, presidente Brewers Association e Lorenzo Dabove, direttore culturale Unionbirrai.
Venerdì 24 ottobre h. 12,00 – Ai confini della birra
Chi l’ha detto che la birra è tutta uguale, bionda, leggera, amarognola? In questo laboratorio dimostreremo come mai, oggi, tale affermazione è falsa: i produttori artigianali italiani sono arrivati a esplorare con grande sapienza i confini della birra, tra birre leggerissime e birre fortissime (alcoliche), molto Dolci o molto amare, acide o speziate, in una parola, estreme. Ovviamente guidati da Lorenzo Dabove, in arte Kuaska, il cui motto è ‘la birra non esiste, esistono le birre!’.
Venerdì 24 ottobre h. 18,00 – Birre dal nuovo e vecchio mondo
Lorenzo Dabove, direttore culturale Unionbirrai e giudice nella World Beer Cup, ‘precetta’ quattro birrai dotati di creatività , audacia e fantasia. Riccardo Franzosi del Birrificio Montegioco sulle colline tortonesi e Nicola Perra del Barley di Maracalagonis nei pressi di Cagliari, si confrontano con due mostri sacri americani, entrambi di origini italiane, Sam Calagione della Dogfish Head di Milton, Delaware e Vinnie Cilurzo della Russian River di Santa Rosa, California.
Sabato 25 ottobre h. 12,00 – Birre innovative degli America’s beer poets
Innovazioni nel processo produttivo, ingredienti inconsueti, cura nel packaging, apprezzamento e rispetto della tradizione e apertura verso il futuro sono il segreto del successo delle nuove birre artigianali ‘made in USA’. Degusterete una selezione di inusuali ed eccitanti birre dei nuovi, emergenti ‘poeti della birra’. Conducono Charlie Papazian, presidente Brewers Association e Lorenzo Dabove, direttore culturale Unionbirrai.
Sabato 25 ottobre h. 18,00 – Il mio sogno di lambic
Lambik Odroom in fiammingo significa ‘il mio sogno di lambic’ ed è il caffè di Beersel, piccolo sobborgo di Bruxelles, dove Armand Debelder, mastro birraio e anima della Drei Fonteinen, serve lambic in tutte le sue declinazioni. Guidati da Armand saggerete l’unicità di questa birra a fermentazione spontanea – prodotta solo in questa ristretta area del Belgio – attraverso una degustazione di jeune lambic, vieux lambic, gueze, vintage gueze, kriek (con ciliege) e faro (con zucchero candito).
Domenica 26 ottobre h. 12,00 – Jackson’s five, omaggio al maestro
A poco più di un anno dalla sua scomparsa, Michael Jackson rimane il più grande personaggio che il mondo della birra abbia conosciuto. Un uomo dalla grande sete, un cacciatore di birre che amava viaggiare e raccontare gli altri attraverso i suoi occhi. Uno scrittore raffinatissimo, almeno quanto il suo gusto per il malto e per il luppolo, i cui scritti sono divenuti vere e proprie bibbie per tutti gli intenditori. Scoprirete i cinque continenti racchiusi nelle sue cinque birre preferite.
Domenica 26 ottobe h. 15,00 – Real Ale to take away
‘Dio salvi la regina o perlomeno le sue Ales’, massima espressione britannica in campo birraio. Cinque birre, capolavori ‘made in UK’, e tutte fermentate in bottiglia, vi aspettano: T.E.A. (bitter), St. Peter (mild ale), Meantime (Ipa), Brewdog Brewery (imperial stout) e Thomas Hardy’s Barley wine 2006. Lorenzo Fortin di Terza Cerchia presenterà in abbinamento tre formaggi ovviamente very British.
Lunedì 27 ottobre h. 12,00 – Non di solo orzo vive la birra
L’orzo rappresenta il cereale principe nella produzione della birra, essendo utilizzato, in forma maltata, in quasi tutte le birre del mondo. Ciononostante i birrai artigianali italiani dimostrano che si possono usare, con ottimi risultati, molti altri cereali: assaggerete birre prodotte con miglio (Grado Plato), amaranto (Pausa Café), frumento e grano saraceno (Baladin), segale (Beba) e farro (Petrognola).
Lunedì 27 ottobre h. 15,00 – Pils Pride
Lo stile birrario più diffuso al mondo è anche in realtà il più trascurato e quelle che oggi vengono chiamate Pils non sono che l’ombra di quelle originarie. Amaro, secchezza e aroma erbaceo, uniti a un malto mieloso e ricco, si sono diluiti negli anni in miliardi di ettolitri di birre senza carattere e personalità che ne millantano il nome. Insieme ad Agostino Arioli, patron de il Birrificio Italiano, tra “bionde’ e “birrette” scoveremo le migliori Pils artigianali riscoprendo l’orgoglio dell’amaro!
Inoltre, nell’ambito dei mini-eventi “Incontri con l’autore”, sabato 25 ottobre h 21,00 si terrà Stati Uniti – Germania: calici uniti, un seminario al quale saranno presenti Grett Oliver della Brooklyn Brewery e Hans-Peter Drexler della Schneider, che, tra l’altro, presenteranno due birre nate dalla loro collaborazione e frutto della loro lunga esperienza “sul campo”.
Per effettuare le prenotazioni, vi rimando alla pagina dell’ottimo sito della manifestazione.