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Ritual Lab trionfa a Birra dell’anno 2020: risultati e commenti

Come probabilmente saprete, sabato scorso sono stati svelati i risultati di Birra dell’anno di Unionbirrai, il piĆ¹ importante concorso a tema organizzato in Italia. Come abbiamo annunciato in tempo reale sulla nostra pagina Facebook, a conquistare il premio assoluto come miglior birrificio ĆØ stato Ritual Lab, giovane produttore operante nel comune di Formello (RM). L’azienda romanaĀ  ha trionfato tra oltre 300 birrifici italiani, che hanno partecipato con un totale di 2.145 birre suddivise in 42 differenti categorie. Numeri enormi, che non solo restituiscono le dimensioni dell’iniziativa, ma che ci permettono anche qualche analisi dei risultati. Possiamo farlo solo oggi perchĆ© fino a ieri eravamo lƬ a Rimini, per partecipare a Beer&Food Attraction e prima ancora proprio agli assaggi della giuria di Birra dell’anno. In quali categorie Ritual Lab ha costruito la vittoria finale? Quali birrifici gli hanno tenuto testa fino in fondo? Scopriamolo insieme.

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Prima di lasciare spazio alle nostre considerazioni, riportiamo per completezza la composizione di tutti i podi di Birra dell’anno 2020:

Cat. 1 ā€“ birre chiare, bassa fermentazione, basso grado alcolico, di ispirazione tedesca e ceca (german e bohemian pilsner)
1 ā€“ Birra Mastino – 1291
2 ā€“ Vetra – Vetra Pils
3 ā€“ The Wall – Pills

Cat. 2 ā€“ birre chiare, bassa fermentazione, basso grado alcolico, di ispirazione europea (european lager, helles, zwickl, keller, dortmunder export)
1 ā€“ Birracruda – Helles
2 ā€“ Lzo – Cima
3 ā€“ Almond 22 – Oro dei Poveri

Cat. 3 ā€“ birre chiare ed ambrate, bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico, caratterizzate dallā€™evidente presenza di luppolo d’aroma e d’amaro di ispirazione americana (hoppy lager, imperial hoppy lager)
1 ā€“ La Piazza – American Jasper
2 ā€“ Birrificio Lariano – Bassa Marea
3 ā€“ Croce di Malto – German Wave

Cat. 4 – birre chiare e ambrate, alta fermentazione, basso grado alcolico di ispirazione anglosassone (english golden ale, english pale ale)
1 ā€“ Barbaforte – San Lorenzo
2 ā€“ Fabbrica della Birra Perugia – Golden Jazz
3 ā€“ Birrificio Alveria – Blonde Ale

Cat. 5 ā€“ birre chiare e ambrate, fermentazione ibrida, basso grado alcolico di ispirazione tedesca o americana (kolsch, alt, california common, cream ale)
1 ā€“ Birra Elvo – Alterelvo
2 ā€“ Birrificio La Villana – Frisco
3 ā€“ Birrificio Altavia – Mukkaevia Vol.2

Cat. 6 – birre ambrate e scure, bassa fermentazione, basso grado alcolico di ispirazione tedesca (vienna, marzen, monaco, schwarz, dark lager)
1 ā€“ Les BiĆØres du Grand St. Bernard – Balance
2 ā€“ Birrone – Scubi
3 ā€“ Couture – Vienna

Cat. 7 ā€“ birre chiare, ambrate e scure, bassa fermentazione, alto grado alcolico di ispirazione tedesca (bock, doppelbock, eisbock, hellerbock, maibock, strong lager)
1 ā€“ Birracruda – Bock
2 ā€“ Mukkeller – Wizzi
3 ā€“ Mastino – San Zen

Cat. 8 ā€“ birre ambrate, alta fermentazione, basso e medio grado alcolico, di ispirazione britannica (mild, british bitter, extra special bitter, irish red ale, british brown ale)
1 ā€“ Fabbrica Della Birra Perugia – Cosmo Rosso
2 ā€“ Birrificio Petroniano – Magda
3 ā€“ Birrificio Lā€™orso Verde – Backdoor

Cat. 9 ā€“ chiare e ambrate, alta fermentazione, basso/medio grado alcolico, luppolate, di ispirazione anglosassone (english ipa)
1 ā€“ Beer In – Hop Hop
2 ā€“ Fabbrica della Birra Perugia – Suburbia
3 ā€“ Il Mastio – Mabon

Cat. 10 – chiare, ambrate e scure, alta fermentazione, basso grado alcolico, luppolate, di ispirazione angloamericana (session apa, session aipa, session ipa)
1 ā€“ Hammer – Mini
2 ā€“ Altotevere – Mercy
3 ā€“ Crak – Mundaka

Cat. 11 ā€“ chiare e ambrate, alta fermentazione, basso grado alcolico, luppolate, di ispirazione americana (american pale ale)
1 ā€“ Ritual Lab – Head Space
2 ā€“ Birrificio Porta Bruciata – La Pallata
3 ā€“ Birrificio Dellā€™etna – Ulysses

Cat. 12 ā€“ chiare e ambrate, alta fermentazione, medio grado alcolico, luppolate, di ispirazione americana (american ipa)
1 ā€“ Birrificio Lariano – American Hype
2 ā€“ Birrificio Argo – Hoppy Wan Kenobi
3 ā€“ Crak – American Ipa Mosaic Tap Crak

Cat. 13 ā€“ birre chiare e ambrate, alta fermentazione, alto grado alcolico, luppolate, di ispirazione angloamericana (double ipa, imperial ipa)
1 ā€“ Mc77 – Breaking Hops
2 ā€“ Pintalpina – Sbrega
3 ā€“ Birrificio Amerino – Masika

Cat. 14 ā€“ birre chiare, alta fermentazione, basso e medio grado alcolico, con uso di frumento ed altriĆ¹ cereali, luppolate di ispirazione angloamericana (white ipa, american wheat)
1 ā€“ Birra Gaia – Grulla
2 ā€“ Porta Bruciata – Shantung
3 ā€“ Muttnik – Albina

Cat. 15 ā€“ birre ambrate e scure, alta fermentazione, da basso ad alto grado alcolico, luppolate, di ispirazione angloamericana (red ipa, brown ipa, black ipa)
1 ā€“ Eastside – Sera Nera
2 ā€“ Vecchia Orsa – Rye Charles
3 ā€“ Rurale – Red Zeppelin

Cat. 16 ā€“ birre chiare, ambrate e scure, alta fermentazione, da basso ad alto grado alcolico, luppolate, di ispirazione angloamericana (speciality ipa; rye ipa, belgian ipa, aipa e apa fermentate a bassa)
1 ā€“ Lambrate – Robb De Matt
2 ā€“ Birra Bellazzi – Red Hot Hops Chili Peppers
3 ā€“ Brewfist – Space Frontier

Cat. 17 ā€“ chiare e ambrate, alta fermentazione, massicciamente luppolate in aroma, di ispirazione statunitense (new england ipa)
1 ā€“ Crak – Giant Double Step
2 ā€“ Crak – Pianura Padana
3 ā€“ Crak – Plain Of The Po

Cat. 18 ā€“ strong ale di ispirazione angloamericana (english strong ale, american strong ale, scottish ale export, heavy scottish ale)
1 ā€“ Birrificio Artigianale Alba – Dogma
2 ā€“ Okorei – Tramalti
3 ā€“ Birra 100Venti – Sir Alestrong

Cat. 19 ā€“ birre scure, alta fermentazione, basso grado alcolico, d’ispirazione anglosassone (porter, stout)
1 ā€“ Ritual Lab – Black Belt
2 ā€“ Foglie d’erba – Hot Night At The Village
3 ā€“ La Birrofila – Last Out

Cat. 20 ā€“ birre scure, alta fermentazione, basso grado alcolico di ispirazione americana (american porter, american stout)
1 ā€“ Mukkeller – Corva Nera
2 ā€“ Hammer – Bulk
3 ā€“ Birra Eretica – Dolcenera

Cat. 21 ā€“ scure, alta fermentazione, alto grado alcolico di ispirazione angloamericana (robust/baltic porter, imperial porter, russian imperial stout)
1 ā€“ Ritual Lab – Papanero
2 ā€“ Mastino – Teodorico
3 ā€“ Hammer – Daarbulah

Cat. 22 ā€“ alta fermentazione, alto grado alcolico di ispirazione angloamericana (barley wine, olde ale, american barley wine)
1 ā€“ Brewfist – Vecchia Lodi 2018
2 ā€“ Crak – Mansueto 2017
3 ā€“ Crak Mansueto 2018

Cat. 23 ā€“ birre chiare, ambrate e scure, alta fermentazione con lievito weizen, uso di frumento maltato, da basso ad alto grado alcolico di ispirazione tedesca (weizen, dunkelweizen, weizenbock)
1 ā€“ Batzen – Weisser Bock
2 ā€“ Birrificio Val Rendena – Brenta Brau Weizen
3 ā€“ Serra Storta – Bianca

Cat. 24 ā€“ birre chiare, alta fermentazione, basso grado alcolico, con uso di frumento non maltato, di ispirazione belga (blanche, witbier)
1 ā€“ Mc77 – San Lorenzo
2 ā€“ Bibibir – Witaly
3 ā€“ Beha Brewing Company – Kermesse

Cat. 25 ā€“ birre chiare, alta fermentazione, basso gradazione alcolica, di ispirazione belga (belgian blond, belgian pale ale)
1 ā€“ Birralfina – Annozero
2 ā€“ Filodilana – Beeela
3 ā€“ Alveria – Eclipse

Cat. 26 ā€“ birre chiare e ambrate, alta fermentazione, da basso ad alto grado alcolico, di ispirazione belga (saison, biere de garde, farmhouse ale)
1 ā€“ Birrificio Amerino – Northup
2 ā€“ Diciottozerouno – Ocra
3 ā€“ La Spezia Brewing Company – Contadina

Cat. 27 ā€“ birre chiare, alta fermentazione, alto grado alcolico di ispirazione belga (belgian golden strong ale, tripel)
1 ā€“ Opperbacco – Quis Ut Deus
2 ā€“ Manerba – The Belgian Queen
3 ā€“ B94 – Santirene

Cat. 28 ā€“ birre scure, alta fermentazione, alto grado alcolico di ispirazione belga (belgian dark strong ale, dubbel, quadrupel)
1 ā€“ Birrificio Artigianale Alba – Marte
2 ā€“ Retorto – Black Lullaby
3 ā€“ Kamun – Nucis

Cat. 29 ā€“ birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di spezie
1 ā€“ Foglie d’erba – Foglie Di TĆØ
2 ā€“ Foglie d’erba – Hot Night At The Village Breakfast Edition
3 ā€“ Mc77 – Fleur Sofronia

Cat. 30 ā€“ birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di caffĆØ e/o cacao
1 ā€“ Mister B – Boodino
2 ā€“ Lambrate – TiramisĆ¹ Imperial Stout
3 ā€“ The Lure – Queen

Cat. 31 ā€“ birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di cereali speciali (compresi grani antichi)
1 ā€“ Terrantiga – Istadi
2 ā€“ Birranova – Arsa
3 ā€“ Magester – Lā€™idea

Cat. 32 ā€“ birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico affumicate e torbate
1 ā€“ Birrificio La Gramigna – Diavola
2 ā€“ Les Bieres Du Grand St. Bernard – Rauch
3 ā€“ Rurale – Smoky

Cat. 33 ā€“ birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico affinate in legno
1 ā€“ El Issor – Elatan Rrk
2 ā€“ Batzen – Gran FumĆØ Cuvee
3 ā€“ Baladin – Xyauyu Kioke

Cat. 34 ā€“ birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso frutta
1 ā€“ Crak – Cantina Mirtilli
2 ā€“ Lariano – Mugnach
3 ā€“ Ofelia – La La Blend

Cat. 35 ā€“ birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di castagne
1 ā€“ La Ribalta – Iside
2 ā€“ Birrificio del Vulture – Druda
3 ā€“ Aleghe – La BrusatĆ 

Cat. 36 ā€“ birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di miele
1 ā€“ Ibeer – Bee Bock
2 ā€“ Birra Elvo – Bock Di Natale
3 ā€“ Benaco 70 – Honey Ale

Cat. 37 ā€“ birre chiare, ambrate e scure, fermentazione alta, bassa o spontanea anche con uso di brettanomyces, da basso ad alto grado alcolico, caratterizzate dalle note acide (sour ale)
1 ā€“ Bionoc – Albicoppe
2 ā€“ Opperbacco – Nature Pesca
3 ā€“ Crak – Cantina Pesche 2018

Cat. 38 ā€“ birre chiare, alta fermentazione, basso grado alcolico salate e/o lattiche di ispirazione tedesca (berliner, gose)
1 ā€“ Evoqe Brewing – Evoqe Sour #1
2 ā€“ Batzen – Gosexy
3 ā€“ La Buttiga Craft Brewery – Goslar 1826

Cat. 39 ā€“ birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di uva, mosto, vinacce, vino cotto di uve bianche (white italian grape ale)
1 ā€“ La Fenice – Brewine
2 ā€“ Birra Dellā€™eremo – Selva
3 ā€“ Filodilana – Fuori Dal Gregge

Cat. 40 ā€“ birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di uva, mosto, vinacce, vino cotto di uve rosse (red italian grape ale)
1 ā€“ Birra dellā€™eremo – Madra
2 ā€“ Birrificio Del Forte – Il Tralcio
3 ā€“ Mezzopasso – Biga RosĆØ

Cat. 41 ā€“ Birre Chiare, Ambrate E Scure, Alta O Bassa Fermentazione, Da Basso Ad Alto Grado Alcolico Con Uso Di Uva, Mosto, Vinacce, Vino Cotto Di Uve Rosse O Bianche, Caratterizzate Dalle Note Acide (Sour Italian Grape Ale)
1 ā€“ Opperbacco – Nature Terra Caprera
2 ā€“ Birrificio Italiano/Klanbarrique – Marzarimen
3 ā€“ Opperbacco – Nature Terra Fiore – Podere San Biagio

Cat. 42 ā€“ birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico di ispirazione libera e non rientranti in nessuna delle precedenti categorie (extraordinary ale / extraordinary lager)
1 ā€“ Nemus – Flora
2 ā€“ Carrobiolo – Italian Tomato Ale
3 ā€“ Birra dellā€™eremo – Onnetempo

Ritual Lab ha dunque conquistato il prestigioso trofeo grazie ai tre ori ottenuti in altrettante categorie: Head Space tra le American Pale Ale, Black Belt tra le Stout e Papanero tra le Imperial Stout. Sono state le uniche medaglie per il birrificio romano, che dunque ha ottimizzato al massimo i suoi piazzamenti sul podio rendendo vano l’inseguimento degli altri contendenti. In particolare ĆØ stato molto avvincente il testa a testa con Crak (giĆ  Birrificio dell’anno nel 2018), che ha portato a casa un numero maggiore di medaglie (9) ma dal valore complessivo minore. Infatti ĆØ importante ricordare che per il computo finale bisogna assegnare punti diversi a ogni “metallo” (6 all’oro, 3 all’argento e 1 al bronzo) e considerare solo le 3 birre piazzate meglio in 3 diverse categorie. Nel calcolo del premio Birrificio dell’anno Crak ha dunque chiuso con 2 ori e 1 argento, nonostante fino all’ultimo abbia insidiato la posizione di Ritual Lab: in particolare gli sarebbe bastato ottenere un oro nelle ultime categorie (soprattutto nelle IGA, che Ritual Lab non produce) per sbaragliare la concorrenza. Complimenti comunque ai ragazzi del birrificio veneto per aver combattuto fino alla fine.

Discorso molto simile a quello di Crak vale per Opperbacco, che ha ottenuto la bellezza di due ori, un argento, un bronzo e diverse menzioni speciali (ovviamente per il calcolo finale valgono solo le prime tre medaglie). Il birrificio abruzzese negli ultimi anni ha investito parecchio nella fantastica linea Nature, che infatti gli ĆØ valsa ben tre piazzamenti sul podio: un argento tra le acide (Nature Pesca) e un oro e un bronzo tra le Sour IGA. A completare il medagliere di Opperbacco c’ĆØ da segnalare l’oro della Quis Ut Deus tra le Tripel, che conferma la linea privilegiata dell’azienda di Notaresco per gli stili di stampo belga. Attenzione alle prossime edizioni del concorso, perchĆ© potrebbe essere confermarsi come serio candidato alla vittoria finale.

Tornando a Ritual Lab, per il produttore di Formello si tratta invece dell’ennesima consacrazione in un percorso cominciato da pochissimo, ma giĆ  pieno di soddisfazioni. Il risultato di Rimini arriva dopo il secondo posto a Birraio dell’anno, iniziativa in cui Ritual Lab aveva giĆ  ottenuto un altro secondo posto e l’importante riconoscimento di Birraio emergente. Il 2020 sarĆ  un anno di ulteriori novitĆ  per il birrificio romano e non poteva cominciare in modo migliore. Da sottolineare tra l’altro la capacitĆ  di destreggiarsi con tipologie molto diverse tra loro: oltre alle medaglie giĆ  segnalate ci sono due menzioni d’onore rispettivamente tra le Double IPA (Too Nerdy) e le Session IPA (Nerd Choice).

Ritual Lab e Crak non sono comunque gli unici due birrifici a essersi messi in mostra durante il concorso. Il marchigiano Birracruda si ĆØ fatto apprezzare per l’exploit in due storiche categorie a bassa fermentazione: due ori, arrivati rispettivamente con la Helles e la Bock. Ha quasi rischiato il colpaccio MC-77, vicino a una storica doppietta dopo il recente trionfo a Birraio dell’anno: due ori (San Lorenzo tra le Blanche, Breaking Hops tra le Double IPA) e un bronzo (Fleur Sofronia tra le speziate) non sono stati sufficienti per la vittoria finale, ma hanno confermato la bontĆ  di un produttore che ha ormai raggiunto in maniera stabile l’olimpo della scena brassicola nazionale. Da segnalare anche le prestazioni di Lariano (1 oro e 2 argenti), Birra dell’Eremo (1 oro, 1 argento e 1 bronzo, con specializzazione nelle IGA), Mastino e Hammer (1 oro, 1 argento, 1 bronzo) e Birra Perugia (1 oro e 2 argenti). Discreta infine la performance di Mukkeller, vincitore della passata edizione: pur senza competere per la vittoria finale, l’azienda marchigiana ha ottenuto un bottino piĆ¹ che dignitoso, con uno oro (Corva Nera) e un argento (Wizzi).

Considerando il vincitore generale e la distribuzione delle varie medaglie, si nota una grande prestazione per tutto il Centro Italia: Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria sono oggi la casa di alcuni tra i migliori birrifici italiani, frutto di un grande lavoro di aggiornamento e formazione cominciato negli anni passati. Tra le conferme a livello di prodotto, va segnalata la terza medaglia in tre anni per la Tramalti di Okorei, il bis di Cosmo Rosso e Suburbia di Birra Perugia, quello della Mini di Hammer, della Shantung di Porta Bruciata, della Sour #1 di Evoqe e dell’immancabile BrusatĆ  di Aleghe.

Come ormai accade da qualche edizione, in generale i risultati di Birra dell’anno hanno mostrato poche vere sorprese – a parte quelle fisiologiche per un concorso del genere – e messo d’accordo quasi tutti gli appassionati. Non si percepisce piĆ¹ quello scollamento tra i podi del concorso e il sentire comune dell’ambiente, bensƬ le sovrapposizioni sono sempre piĆ¹ comuni. ƈ un aspetto positivo, perchĆ© significa che il concorso ĆØ meno suscettibile alle variazioni e che i birrifici sono capaci di valorizzare le loro migliori creazioni anche in appuntamenti del genere. Verificare come gli assaggi alla cieca di oltre 2.000 birra portino a risultati in linea con le aspettative ĆØ una bella soddisfazione e cancella ogni dubbio (semmai ce ne fosse) sulla preparazione dei giudici, sulla composizione dei tavoli e sull’organizzazione di Unionbirrai in generale.

A proposito di organizzazione, a mio parere per la prossima edizione bisognerebbe pensare alcuni cambiamenti. Il primo, come sottolineato da Kuaska nel corso della premiazione, riguarda le birre alla frutta. CosƬ come ĆØ accaduto per le Italian Grape Ale, infatti, bisognerebbe suddividere questa categoria in due, prevedendone una per le versione “sour”. In questo momento, invece, a fronte di una spiccata aciditĆ  ĆØ richiesta l’iscrizione nella categoria delle birre acide in generale; il problema perĆ² ĆØ che le creazioni acide alla frutta finiscono spesso per ottenere voti piĆ¹ alti rispetto a “sour normali”. Guardate la composizione del podio di questa categoria – si sono piazzate nell’ordine Albicoppe di Bionoc, Nature Pesche di Opperbacco e Cantina Pesche di Crak – e capirete perchĆ© c’ĆØ la necessitĆ  di un’ulteriore distinzione.

Il secondo aspetto considera proprio il meccanismo di calcolo per il premio Birrificio dell’anno. Limitare il conteggio a un numero massimo di categorie ĆØ probabilmente corretto, ma la restrizione a sole tre di esse cominciare ad andare stretta. Per vincere infatti Ritual Lab ha dovuto conquistare proprio tre ori, cosa giĆ  accaduta nel 2018 a Crak e nel 2019 a Mukkeller. Siamo giunti cioĆØ quasi al punto in cui, da regolamento, occorre ricorrere ad antipatici calcoli per chiarire eventuali ex aequo. ƈ una riflessione che l’organizzazione dovrĆ  compiere, anche tenendo conto di due tendenze: da un lato il numero di birre iscritte, in crescita costante, dall’altro quello dei birrifici rappresentati, che invece ĆØ calato di quasi il 10%. Questo significa che in media ogni birrificio sta iscrivendo piĆ¹ birre al concorso rispetto al passato e dunque la concentrazione delle medaglie potrebbe aumentare in futuro.

Concludiamo rinnovando i complimenti ai ragazzi di Ritual Lab per lo splendido riconoscimento ottenuto. Come sempre per me ĆØ stato un privilegio essere in giuria, partecipare al concorso e rivedere tanti amici da tutta Italia (e non solo!). Grazie a Unionbirrai per avermi concesso questa incredibile opportunitĆ  ancora una volta e per l’incredibile e puntuale lavoro organizzativo che si cela dietro una delle piĆ¹ belle iniziative birrarie in assoluto.

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, ĆØ giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. ƈ organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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6 Commenti

  1. Vorrei far sommessamente notare la fine della pluriennale dittatura di Baladin nelle sole categorie in cui era abituato a trionfare.

    • Ci sarebbero tanti temi da sollevare, ma chiaramente lo spazio ĆØ tiranno. Tra questi c’ĆØ sicuramente il mancato dominio della straordinaria XyauyĆ¹ in determinate categorie, sebbene Baladin abbia piazzato anche quest’anno una sua incarnazione (KiokĆ©)

  2. Vorrei chiedere se c’ĆØ modo di sapere il numero di birre iscritte ad ogni categoria perchĆ©, a mio avviso, questa informazione fornirebbe una chiave di lettura piĆ¹ completa dei risultati. Credo abbia un peso specifico diverso arrivare a podio in una categoria con 3 birre iscritte piuttosto che 500 (sto estremizzando ovviamente). Grazie!

    • Ciao Mark, se non ricordo male questa informazione non ĆØ pubblica, anche se in linea generale non ĆØ difficile individuare le categorie piĆ¹ numerose e quelle con meno birre

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