Dopo due giorni di polemiche e sfide a suon di spot che hanno spostato l’attenzione sugli Stati Uniti, oggi torniamo a occuparci di birra italiana. I birrifici nel nostro paese continuano a spuntare come funghi e quindi è il caso di tornare ad aggiornarci sull’argomento. A Rionero in Vulture, comune in provincia di Potenza, sta per partire l’avventura del Birrificio del Vulture, la cui inaugurazione dovrebbe essere fissata per sabato 7 febbraio. I due fondatori sono Ersilia D’Amico e Donatello Pietragalla, che esattamente nel 2009 cominciarono la loro carriera di homebrewer. Dopo tantissime cotte, esperienze di affiancamento presso altri produttori e corsi di approfondimento, hanno ora deciso di compiere il grande salto nel mondo dei pro.
Le birre attualmente prodotte sono tre: la Rocco ‘n’ Roll è una Golden Ale, la Bramea una Weizen e la Gnostr una Stout. Il birrificio dispone di una tap room (anche con presenza di bottiglie), mentre è prevista l’organizzazione di degustazioni e visite guidate all’impianto. Per saperne di più vi rimando alla pagina Facebook dell’azienda.
Come si può leggere su Berebirra, il Birrificio del Vulture non è l’unica nuova realtà della Basilicata, suggerendo che il fermento brassicolo che sta vivendo gran parte d’Italia sembra aver definitivamente raggiunto anche la regione in questione. Ecco che allora bisogna segnalare anche l’apertura del Birrificio 79, che a dispetto del nome è una beer firm. I soci, i fratelli Domenico e Vito Ferrara ed Eustachio Lapacciana, hanno anch’essi un passato da homebrewer, iniziato nel 2006. Le birre prodotte al momento sono 3: la Mater (Pale Ale), la Pater (Stout) e una Weizen. Per i dettagli c’è la pagina Facebook del Birrificio 79.
Dal sito Fermento Birra apprendiamo della recente apertura de La Gilda dei Nani Birrai, birrificio che si definisce il primo della città di Pisa. Il nome richiama le epopee fantasy, ma a livello comunicativo il riferimento è il Gioco del Ponte, manifestazione storico rievocativa che si tiene l’ultimo sabato di giugno e vede sfidarsi i quartieri delle due fazioni cittadine rivali. Così a ogni birra del produttore è associato un personaggio nanico, idealmente appartenente a uno dei due clan: il clan Mezzogiorno è animato da nani con barbe bionde o canute (corrispondenti a birre bianche o chiare), il clan Tramontana schiera nani con barbe rosse o brune (allusione a birre ambrate o scure). Come riportato dal sito del birrificio, le creazioni attualmente disponibili sono due: la Delphus è un’American Pale Ale caratterizzata da aromi agrumati ed esotici, la Vaporis una Dubbel forte e complessa. Anche qui i soci sono due e rispondono ai nomi di Angelo Priamo e Daniele Maccheroni.
Come segnalato da Malto Gradimento, nel varesotto ha recentemente aperto i battenti la beer firm Five Rings Brewery. Il nome non a caso richiama i cinque cerchi olimpici, poiché tra i soci compaiono alcuni pezzi da novanta del canottaggio azzurro: Elia Luini (argento a Sydney 2000), Martino Goretti, Pietro Ruta e Daniele Danesin. L’unica birra attualmente prodotta è la Row LPA, dove LPA sta per Lake Pale Ale (4,5%), molto equilibrata e realizzata con luppoli tedeschi e americani Insomma, i richiami allo sport sono diversi – rowing è il canottaggio – mentre il birrificio presso cui la Five Rings brassa i suoi prodotti è il Doppio Malto di Erba. Vedremo se la Row LPA sarà la sola birra del progetto o ne seguiranno altre. Ulteriori informazioni sulla relativa pagina Facebook.
E concludiamo con il birrificio Mazapegul, aperto a Civitella di Romagna (FC) da alcuni mesi. I soci Gianluigi Bandini, Daniel Caggianese e Mattia Cecchini puntano alla valorizzazione del territorio attraverso la propria azienda, obiettivo che è valso loro il primo posto in una graduatoria regionale per la concessione di un contributo allo sviluppo. Curiosamente la giovane realtà ha sede in un’ex cantina vinicola. Al momento le birre disponibili sono tre, dagli stili non propriamente convenzionali: la Hesperia è infatti una Amber Ale, mentre la Millemosche una Golden Ale; solo la Balè Burdeli rientra in una tipologia più diffusa (APA). Per la cronaca il nome del birrificio è un omaggio alla tradizione locale, poiché è lo stesso di un folletto dispettoso protagonista dei racconti romagnoli. Per saperne di più potete consultare il sito web di Mazapegul.
Una chiosa sulla “Gilda”: è vero che è il primo micro di Pisa, perché ha l’impianto nel territorio comunale (a Ospedaletto). Daniele è proprietario della Paninoteca “Mediceo” sul Lungarno omonimo, che ormai ha abbandonato completamente la ricca bottiglieria belga che ne costituiva il fiore all’occhiello ed è diventata un locale di mescita del progetto. Hanno in questi giorni presentato il terzo prodotto, che si chiama “Draconis”: una belgian strong golden ale. Le birre sono buone e abbastanza pulite, magari non molto originali, ma c’è tempo..vedremo.
Ho assaggiato l’ambrata (Vaporis) ed ho molto apprezzato, una Belgian di tutto rispetto…. Prossimamente spero di tornare per assaggiare L’ultima nata (DRACONIS).