Con l’arrivo dei mesi più freddi, non c’è niente di meglio che immergersi nelle atmosfere accoglienti regalate da una buona birra artigianale. I birrifici italiani non smettono di sorprendere, proponendo nuove creazioni perfette per riscaldare il cuore e il palato. Tra reinterpretazioni di stili classici, produzioni ispirate alla tradizione britannica e scozzese o innovative ricette natalizie arricchite da ingredienti insoliti, l’offerta di questa stagione è più ricca che mai. Scopriamo insieme alcune delle novità più interessanti, tra omaggi alle nebbiose lande scozzesi e un tocco di dolcezza italiana per il Natale.
Lieviteria
Se il freddo e la pioggia di questi giorni vi fanno pensare a Londra e ai suoi splendidi pub, allora siete in buona compagnia. Le stesse suggestioni hanno spinto Angelo Ruggiero, birraio del pugliese Lieviteria (sito web), a produrre una nuova Mild, stile da bancone per eccellenza. La birra si chiama Geoffrey (4%) e trae ispirazione dalla ricetta della storica Tetley’s Mild risalente al 1946. Ovviamente grande enfasi è posta sulla composizione della base fermentescibile, in cui troviamo malti Pale e Brown, una piccola percentuale di malto Caramel e abbondante zucchero scuro. La fermentazione è stata affidata a un lievito London Ale III, mentre per la luppolatura è stata impiegata la varietà Endeavour. Il risultato è una classica Ruby Mild – come spesso vengono indicate queste birre nei pub inglesi – cioè una birra di colore ambrato dai caldi riflessi rubino, con una schiuma contenuta e compatta. Al naso emergono lievi aromi fruttati di mela rossa ma anche di nocciola, mentre in bocca la leggera dolcezza iniziale lascia spazio a note tostate di cacao e tabacco. L’amaro è lieve e il corpo è medio-basso, adatto per bevute seriali.
Negli scorsi giorni Lieviteria ha inoltre firmato la birra per gli 11 anni del locale tarantino Tabir: si chiama 11° Svetly Lezak (4,2%) ed è una Pils realizzata seguendo attentamente i dettami dello stile ceco, compresa una doppia decozione.
Wild Raccoon
Quante birre può produrre in un anno un birrificio appena aperto? La risposta è una trentina, o almeno questo è l’incredibile numero di creazioni inedite che il friulano Wild Raccoon (sito web) ha sfornato durante il 2024, dopo aver debuttato ufficialmente lo scorso febbraio. All’elenco di novità si sono recentemente aggiunte altre tre birre, che appartengono alla “quinta stagione” produttiva – la comunicazione del birrificio si basa su riferimenti cinematografici e televisivi. La Stupid Man Suit (8%) è una Double IPA in chiave West Coast, luppolata con le varietà Eclipse, Talus e Mosaic che regalano note resinose, agrumate (pompelmo) e tropicali. La Tears in the Rain (6,7%) è invece una West Coast IPA la cui luppolatura viaggia sulla direttrice USA (Simcoe) – Australia (Galaxy). L’ultima arrivata è infine la 35 mm (11%), una potente Imperial Stout impreziosita dall’aggiunta in infusione di cioccolato colombiano e caffè, che arricchiscono il profilo dei malti torrefatti con il supporto di un corpo vellutato e oleoso.
Menaresta
Sabato scorso il birrificio Menaresta (sito web) di Carate Brianza ha festeggiato la ricorrenza di Sant’Ambrogio con un evento speciale, scandito da alcune produzioni “invernali” tra cui la nuovissima Lamberscotch (9,5%). Si tratta di una Wee Heavy, cioè lo stile più alcolico della cultura brassicola scozzese, in cui il profilo maltato gioca un ruolo da protagonista. È una birra complessa e muscolare, perfetta per scaldarsi durante le giornate fredde. La Lamberscotch rimanda a toni profondi di caramello, frutta secca, datteri, uva passa e una sfumatura di frutta sotto spirito. Tra gli elementi che hanno ispirato questa birra c’è anche la nebbia delle fredde lande scozzesi, non troppo dissimile da quella che caratterizza gli inverni in Brianza.
Radiocraft
Continuiamo a raccontare birre perfette per la stagione fredda introducendo la Aces of Spaces (8,7%), ultima nata nella gamma del birrificio Radiocraft (sito web). Anche in questo caso siamo al cospetto di un’Imperial Stout con aggiunte, poiché la ricetta prevede il ricorso a purea di more, cannella e palo santo – un albero tropicale da cui si ricava un olio essenziale intenso e peculiare – impiegato con un’infusione a freddo. Ne deriva una birra molto complessa, dove il tipico contributo dei malti speciali (cioccolato, caffè) si accompagna alla resa aromatica della cannella e del palo santo e a un tocco fruttato dato dalle more, che aggiungono anche una leggera nota acidula nel finale. In etichetta si può apprezzare la nuova grafica di Radiocraft, di cui abbiamo scritto qualche giorno fa.
Granda
La Xtra IPA è stata per quasi dieci anni la luppolata di punta del birrificio piemontese Granda (sito web). Nel 2021 la sua produzione è stata interrotta per lasciare spazio alle nuove tipologie di IPA, che il birrificio aveva studiato appositamente quando scelse di passare dalla bottiglia alla lattina. A distanza di qualche anno l’azienda del cuneese ha deciso di riprendere in mano quella ricetta, rivederla sulla base delle esperienze di confronto avute con i birrai di mezza Europa e riproporla in una nuova versione. Il risultato è la Xtra 2.0 (6,6%), una birra generosamente luppolata in cui gli aromi della pianta sono stati estratti al massimo dell’efficienza, evitando astringenze o spigolosità. Granda ha deciso di confezionare la birra anche in bottiglia, celebrando il ritorno a un recipiente per il quale in realtà si sta avvertendo un rinnovato interesse, con prospettive in spazi di mercato “lasciati liberi dai disillusi della lattina”.
Il Conte Gelo
Per il Natale 2024 il birrificio Il Conte Gelo (sito web) ha deciso di puntare su un’Italian Grape Ale, presentando la sua nuovissima Santo Bevitore (6%). È una IGA chiara con una schiuma bianca e sottile, facile da bere e dal corpo leggero ma anche ben caratterizzata dall’aggiunta di mosto di uve Moscato. Il vitigno conferisce dolcezza, acidità e un intrigante aroma fruttato, oltre a un tocco vegetale da uva bianca. La Santo Bevitore è disponibile in bottiglie da 33 cl e può rappresentare una valida alternativa alle classiche birre natalizie.