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Nuove birre da Alder, Canediguerra, Birrone, Vetra, Birranova e Malcantone

Probabilmente ricorderete come un paio di settimane fa fece parecchio scalpore l’incendio scoppiato a Elch Bräu (sito web), uno dei produttori più apprezzati della Franconia. Ci piace dunque aprire la panoramica di oggi sulle nuove birre italiane proprio con il birrificio di Georg Kugler, protagonista, prima della sfortunata vicenda, di una collaboration brew con Alder. La birra si chiama Dampflock (5,4%) ed è una Export Lager in chiave “non filtrata”, più amara e maltata rispetto a una Keller standard. La luppolatura è ottenuta con varietà Spalter Select e Hersbrucker, mentre i malti sono tutti di provenienza tedesca. La birra è stata presentata il 18 febbraio in contemporanea presso la tap room di Alder e i locali Scurreria (Genova) e Ma che siete (Roma). La Dampflock non è l’unica novità del birrificio brianzolo, perché solo qualche giorno fa è stata annunciata la Ohana (6,6%) una Rye IPA con caratteristiche da West Coast, prodotta con malti tedeschi e una percentuale di segale. Dell’esplosivo profilo tropicale e agrumato sono responsabili i luppoli neozelandesi Nectaron e Nelson Sauvin.

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Due sono anche le novità di Canediguerra, entrambe presentate nel corso di Beer & Food Attraction. La prima si chiama Fernweh (7,6%) ed è realizzata in collaborazione con il birrificio norvegese Lervig (sito web). È definita una Retrofit IPA perché vuole riproporre, con un’esplicita “operazione nostalgia”, le sensazioni delle India Pale Ale dei primi anni 2000, impiegando tuttavia versioni aggiornate degli ingredienti impiegati all’epoca. Aspettiamoci allora una trama maltata relativamente complessa, un amaro deciso e un profilo luppolato incentrato su toni agrumati e resinosi. La seconda new entry di Canediguerra si chiama Objekt 008 (10%) e fa parte della linea di sperimentazioni del produttore piemontese. È un’Imperial IPA che l’azienda dichiara possedere “un carattere da Pastry Stout”: non aspettatevi però eccentrici ingredienti da “pasticceria”, perché il riferimento dovrebbe coinvolgere più le sensazioni tattili e gustative che la ricetta in sé. Ricetta che infatti non prevede adjuncts, bensì solo malto chiaro e una lunghissima bollitura (tanto da apparire di colore ambrato) oltre a una massiccia dose di luppolo aggiunto in varie fasi, sia a caldo che a freddo.

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Continuiamo con le novità multiple spostandoci in Veneto, dove il birrificio Birrone ha recentemente presentato tre creazioni inedite. La 12° (4,8%) richiama nel nome le produzioni della Repubblica Ceca e infatti è definita una Czech Keller: una bassa fermentazione realizzata tramite decozione e luppolata esclusivamente con Saaz, che possiamo considerare una sorta di versione non filtrata delle Pils locali. La Brauch (4,8%) è invece una Rauchbier elegante, ispirata alle birre affumicate della Franconia ma con un carattere più docile. Anche in questo caso l’ammostamento è effettuato tramite decozione. La Khe Bock (6%) è infine una Bock chiara, assolutamente fedele allo stile di ispirazione e brassata con la versione più radicale di decozione: quella che prevede fino a tre step per esaltare al massimo la resa dei malti, a fronte di un’evidente dilatazione dei tempi di produzione. Tre birre ideate in maniera estremamente tradizionale, che riportano Birrone su quelle dinamiche produttive – per la verità mai abbandonate – che gli fecero guadagnare l’attenzione del mercato ormai quasi un decennio fa.

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Torniamo a occuparci di birre collaborative con la Anche Meno (7%), una DDH Hazy IPA prodotta dal lombardo Vetra insieme al birrificio irlandese The White Hag (sito web). Nella genesi di questa birra c’è anche lo zampino dell’azienda Barthhaas X, che ha fornito i prodotti per la luppolatura: la tipologia sperimentale HBC586, il Bru-1 in versione Spectrum e il Citra in versione Incognito. La Anche Meno è la prima incarnazione del progetto Wondercraft, una serie di birre collaborative che Vetra rilascerà nel corso del 2023. A ogni birra sarà associato uno stile musicale e durante il relativo evento di lancio verrà coinvolto un DJ/producer che curerà una performance live e firmerà una playlist esclusiva, disponibile sul canale Spotify di Vetra. Le birre saranno disponibili in lattina, con etichette curate da Alessandro Ripane, e alla spina in locali selezionati. La birra di debutto è stata presentata il 24 febbraio presso Vetra Recicli, a Milano.

Cambiamo completamente genere per introdurre la Dark Drop (8,7%), novità annunciata qualche settimana fa dal birrificio pugliese Birranova (sito web). Qui entriamo nel campo delle Imperial Stout, con una birra scurissima e muscolare, dal profilo aromatico intenso e complesso. La sensazione di “ciccia” torna anche in bocca, grazie a un corpo vellutato ottenuto anche tramite l’impiego di una percentuale di avena in fiocchi. È confezionata regolarmente in lattina e sembrano passate ere geologiche da quando questo contenitore ci sembrava adattato solo a birre luppolate e pochi altri stili analoghi. L’evoluzione dell’ambiente birrario è così rapido da costringerci a rivedere velocemente le nostre convinzioni, che in questo caso particolare i fatti hanno ampiamente confutato.

E concludiamo con altre due novità, entrambe provenienti dal birrificio Malcantone (sito web). La prima si chiama Five PM (5%) ed è una Pale Ale in puro stile anglosassone, realizzata con acqua mediamente dura e malti, luppoli e lieviti della tradizione anglosassone. La seconda inedita si chiama Patrick (4,5%) ed è una classicissima Dry Stout, brassata con malti irlandesi e luppoli inglesi. Si presenta di colore quasi nero, con una schiuma densa, cremosa e persistente, e offre suggestioni che ricordano l’orzo tostato e il cacao amaro, prima di chiudere con una bella secchezza finale. Il giovane birrificio emiliano continua nel solco della tradizioni brassicole europee, per la felicità di tutti gli amanti degli stili classici continentali.

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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