La panoramica di oggi sulle nuove birre italiane si apre con il progetto annunciato recentemente dal birrificio Mastio di Colmurano (MC). Si tratta di una linea inedita costituita da birre biologiche e gluten free, che rappresentano il frutto di un lavoro cominciato tre anni fa sperimentando la coltivazione dell’orzo RGT-Planet Bio nei terreni circostanti il birrificio. Queste birre incarnano l’idea di birra agricola del Mastio, che si fonda sulla cura di tutto il percorso produttivo fino al servizio: il controllo della filiera comincia ovviamente dall’aspetto agricolo, passa attraverso la maltazione dei cereali e la produzione della birra e si conclude con la mescita presso la tap room dell’azienda e la vendita sul territorio nazionale ed europeo. Le birre che compongono la gamma sono al momento due: Biosfera (4,6%) è una Blond Ale con note di miele, crosta di pane, fiori di campo e sfumature erbacee; Bionica (5,5%) è invece una Pale Ale sui generis, realizzata con infusione di tè verde giapponese Hojicha.
Due sono anche le novità rilasciate recentemente dal birrificio Busa dei Briganti. La prima si chiama Estacion Esperanza (5,2%) ed è creata in collaborazione con l’esperto messicano (e grande amico dell’Italia) Eduardo Villegas, che abbiamo ospitato più volte qui su Cronache di Birra e sulla nostra newsletter Al Bancone. La birra è infatti definita Mexican IPA, perché brassata con l’impiego di peperoncini dolci (varietà Guajillos) e un’erba autoctona del Messico denominata Epazote. Quest’ultimo ingrediente in particolare ha un sapore forte e pungente che ricorda l’anice, il dragoncello o il finocchietto, ma con sfumature tendenti al resinoso e al limone. La seconda birra di Busa dei Briganti è invece la Tropicana Club (3,5%), una Session IPA davvero leggera – il birrificio la definisce Micro IPA – che prevede l’aggiunta di succo di lime e succo d’ananas. Se amate le birre che strizzano l’occhio alle bevande di stampo tropicale, sapete dove trovare refrigerio.
Immancabile la presenza del veneto Crak tra le nostre carrellate settimanali, ma questa volta la birra inedita che andiamo a segnalare è molto particolare. Il nome, Allirreug (8,5%), è la versione speculare di quello dell’ammiraglia della casa (Guerrilla) ed è stato scelto per sensibilizzare i consumatori sui rischi legati a un’eventuale estinzione delle api. Come si può leggere sulla pagina Facebook di Crak:
Se è difficile leggere Guerrilla al contrario, prova solo ad immaginare alle difficoltà di vivere in un mondo stravolto e sfigurato dalla loro mancanza.
Coerentemente con lo status agricolo del birrificio, lo scorso anno Crak ha installato 10 arnie (di cui 6 cattedrali) per l’allevamento delle api. Il miele raccolto stagionalmente è l’ingrediente speciale della Allirreug, brassata una volta all’anno sul modello delle DDH Double IPA. Un’interessante variazione sul tema dunque, con importanti risvolti etici.
Torniamo su birre leggere con una delle meno alcoliche prodotte in assoluto da un birrificio italiano. Negli scorsi giorni, infatti, il birrificio Leder (sito web) ha annunciato la sua Pastei (2,9%), che rientra nell’ormai numerosa tipologia delle Gose aromatizzate con frutta – possibile che ancora non rappresentino uno stile a sé stante, almeno ufficiosamente? La base dunque è costruita sul modello delle tipiche birre salate di Lipsia (la ricetta prevede l’aggiunta di sale di Cervia e coriandolo), ma poi durante la fermentazione sono stati aggiunti lamponi e more. Per concludere, la Pastei è anche acidificata con batteri lattici, proprio come vuole lo stile di origine sassone. Aspettiamoci quindi una birra leggera, rinfrescante e molto profumata, perfetta per le calde giornate estive.
E concludiamo con un passaggio a Milano, dove a inizio settimana è stato ufficializzato il lancio della Hop Wild West (7%), una West Coast IPA targata Lineaguida. Di questo progetto vi parlai a settembre 2018 e nel frattempo l’attività non si è fermata, anzi: le birre prodotte fino a oggi sono otto (all’epoca eravamo ancora alle seconda) e se non sbaglio il numero dei locali aderenti è cresciuto. Attualmente Lineaguida è promosso da 9 pub meneghini, che lavorano insieme alle ricette poi sviluppate dal Birrificio Rurale e dalla beer firm Brewberry. La Hop Wild West è realizzata con una generosa luppolatura ottenuta mediante le varietà Simcoe, Amarillo e HBC586 (l’ultimo è un luppolo sperimentale e come succede in questi casi è identificato al momento solo con un codice alfanumerico). La birra sarà chiaramente disponibile presso i locali Lineaguida: 10 Gradi Nord, Al Coccio, B Locale, Hopduvel, John Barleycorn, Meneghino, PianoB, Rob de Matt e Triple.