Leggo su Brookston Beer Bullettin che in questi giorni l’americana Stone ha immesso sul mercato due sue nuove creazioni. La prima birra si chiama Cali-Belgique ed è una IPA in stile belga (ammesso che questa denominazione, tanto di moda al momento, abbia senso), sebbene il nome si riferisca anche a un’origine californiana del prodotto. Sull’etichetta della bottiglia è la stessa Stone a chiarire cosa abbia a che fare il Belgio con uno stile tipicamente anglosassone:
[…] “lievito” è la risposta. Abbiamo attentamente selezionato dei lieviti belgi in grado di regalare delle fantastiche sfumature assolutamente nuove per lo stile. Senza questa caratteristica, la birra si ridurrebbe semplicemente a una normale Stone IPA.
Il risultato, secondo Stone, è un prodotto completamente nuovo e differente, benché sia riconducibile alle altre birre del birrificio americano, in particolare alla già citata Stone IPA. Una volta queste variazioni conducevano a semplici versioni speciali della stessa birra, ora a birre con nomi e identità proprie… La cosa mi lascia interdetto.
La seconda creatura inedita di Stone è nata dalla collaborazione con altri due produttori, e il nome non fa niente per nasconderlo: AleSmith – Mikkeller – Stone Belgian Style Tripel Ale. Anche in questo caso quindi siamo di fronte a una birra d’ispirazione belga e anche qui si ricorre a una denominazione quantomeno curiosa: Belgian Style Tripel Ale, con tutto ciò che può significare (forse niente?). Sarà una birra unica, prodotta per la prima e l’ultima volta. Che i rispettivi birrai non si siano trovati bene a lavorare insieme 🙂 ?
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