Negli ultimi tempi abbiano assistito a un crescente interesse nei confronti del Kveik, il tipico lievito delle antiche birre omonime prodotte nella fattorie della Norvegia. Curiosamente perĂ² la sua ascesa non è passata per una riscoperta di queste produzioni quasi ancestrali, ma per l’impiego in stili completamente diversi e dal gusto decisamente moderno, American IPA su tutti. Questa evoluzione puĂ² far storcere la bocca ai puristi – io ad esempio, che sono un vecchio brontolone, avrei preferito che rimanesse legato al suo contesto di origine – ma è indubbio che puĂ² apportare caratteristiche positive in determinate ricette. Così uno dei trend del momento si chiama Kveik IPA ed è ad esso che appartiene la Quick Hand (6%), l’ultima creazione del Piccolo Birrificio Clandestino (sito web) realizzata in collaborazione con gli spagnoli di Basqueland (sito web). La resa aromatica del lievito si fonde con il contributo dei luppoli, nello specifico varietĂ tedesche di nuova generazione (Huell Melon e Hallertau Blanc).
Ăˆ legata alle tradizioni brassicole europee, ma senza troppe reinterpretazioni, anche la novitĂ a firma Eastside (sito web) annunciata solo qualche giorno fa. Parliamo della Old Jorge (4,6%), una classica Best Bitter capace di catapultare il bevitore nelle atmosfere degli storici pub del Sud Est londinese, in cui si rincorrono mattoni rossi, infissi bianchi, fiori sui davanzali e handpump dietro il bancone. La Old Jorge prova a realizzare il non facile compito di presentare un profilo molto pulito, ma al contempo appena macchiato dalla tipica nota “polverosa” delle Real Ale inglesi. Come da copione, il resto del ventaglio aromatico si contraddistingue per note di cereale e di fieno, oltre che per una leggera sfumatura di nocciola. La cotta pilota di questa birra è stata realizzata in collaborazione con il “nostro” Francesco Antonelli, ottimo homebrewer e grande appassionato di classici stili anglosassoni.
Continuiamo a parlare di birre collaborative introducendo la Moltiplica, freschissima novitĂ del Birrificio Pasturana (sito web). Anche a causa del suo decimo anniversario, il produttore piemontese sta risultando molto prolifico in questo periodo e alle due birre inedite segnalate nella scorsa panoramica va aggiunta questa Kölsch realizzata insieme ad altri tre birrifici della regione: Montegioco (sito web), Gedeone (sito web) e Fermento (pagina Facebook). La Moltiplica è stata ideata per il centenario della nascita di Fausto Coppi ed è molto particolare, perchĂ© ogni birrificio ha brassato separatamente la sua parte di ricetta. Sinceramente non ho capito se la Moltiplica è quindi un blend di quattro birre simili, ma per svelare l’arcano non rimane che assaggiarla il prossimo weekend nel corso del festival Beerthona.
Sono invece due le inedite provenienti da Via Priula (sito web), marchio che dopo una vita passata come beer firm ha ormai da tempo assunto lo status di birrificio a tutti gli effetti. La prima si chiama Gratacornia (8,5%) ed è una Winter Warmer che prevede l’impiego di un mix di erbe, spezie, bacche e miele. Il nome si riferisce a un tipico mostro bergamasco che abita le soffitte e che permette ai genitori di tenere i bambini lontani dalle pericolose scale che conducono ai solai. La seconda novità è stata invece battezzata Croel ed è una bassa fermentazione brassata con l’aggiunta di castagne, ingrediente che continua a essere utilizzato dai birrifici italiani nonostante il suo periodo d’oro sia terminato da tempo.
Ha qualche settimana sulle spalle ma ci fa comunque piacere chiudere la panoramica di oggi con la Kafka Keller Pils del birrificio 61cento, creazione che conferma come il ritorno italiano alle basse fermentazioni non sia solo una moda momentanea, ma una tendenza destinata a perdurare nel tempo. La novitĂ del produttore marchigiano segue fedelmente il modello di riferimento: è una Pils non filtrata, leggermente maltata e piacevolmente luppolata, che si caratterizza per una corsa snella e rinfrescante. Il luppolo si esprime con profumi erbacei e con una chiusura amaricante, che impreziosisce il profilo pulito della birra. La Keller Pils di 61cento appartiene alla linea “sperimentale” denominata Kafka, composta di sole one shot. Tuttavia non è difficile immaginare che questa creazione possa in futuro entrare nella gamma base del birrificio.