Recentemente si è conclusa un’altra spettacolare edizione del Great American Beer Festival (GABF), il principale festival birrario degli Stati Uniti, che si tiene ogni anno a Denver, in Colorado, ed è organizzato dalla Brewers Association, l’associazione di categoria no-profit che rappresenta i piccoli birrifici indipendenti americani. Ogni anno il festival attrae decine di migliaia di persone e continua a evolversi e a rinnovarsi, riflettendo le trasformazioni del mercato. Sebbene la birra rimanga la star indiscussa dell’evento, sempre più notevole è la presenza di bevande alternative: distillati, sidri, kombucha, hard seltzer, cocktail ready-to-drink, nonché opzioni senza glutine e a basso/zero contenuto alcolico che dimostrano come oggigiorno la cultura del bere contemporanea sia diventata molto sfaccettata.
Dopo il successo della scorsa edizione, anche quest’anno il GABF ha raggruppato i birrifici in aree tematiche. Tra le principali c’erano Prost!, ispirata ai tradizionali biergarten tedeschi; Score!, un paradiso per gli appassionati di sport; Fright, una zona a tema Halloween; Blast Off, che proponeva sapori “fuori dal mondo” provenienti da bevande diverse dalla birra. La sezione Meet the Brewer ha offerto la possibilità di incontrare gli uomini e le donne dietro la produzione di birra e altre bevande, mentre Chill, uno spazio rilassato in stile backyard, ha ospitato musica dal vivo, giochi sul prato e birre uniche. Infine, novità di quest’anno, è stato allestito il Mile High Stage at GABF, che ha portato musica dal vivo ad alto volume e altri tipi di intrattenimento.

Questa impostazione è stata spiegata da Ann Obenchain, vicepresidente marketing e comunicazione della Brewers Association:
Le persone vengono al GABF ancora per la birra, ma vogliono anche varietà, intrattenimento ed esperienze che riflettano la più ampia cultura delle bevande di oggi
Parallelamente al festival, PAIRED, la vetrina culinaria, ha unito chef stellati Michelin che hanno creato stuzzicanti finger food da abbinare a birre artigianali americane di alta qualità. Con circa 500 birrifici, sidrerie, distillerie e altri produttori di bevande, il GABF ha offerto qualcosa di adatto per ogni palato. Inoltre, il festival ha permesso di valutare le ultime tendenze del mercato della birra. Un’occasione importante di verificare sul campo le opinioni e le aspettative del settore.
Il fascino dell'”hazy” è duro a morire
Anche dopo un decennio sotto i riflettori, le IPA di stampo juicy/hazy continuano a dominare il panorama della birra artigianale americana. Originaria del Vermont, la tipologia è esplosa in popolarità a metà degli anni 2010, catturando l’interesse dei bevitori di birra con il suo aspetto opalescente, il carattere fruttato e il corpo vellutato. La Brewers Association ha riconosciuto lo stile Juicy/Hazy IPA come categoria ufficiale nel 2018, contribuendo a trasformarla nella più competitiva sia al concorso GABF, sia alla World Beer Cup.
Al GABF di quest’anno il massimo riconoscimento nella categoria è andato alla Tourbus Deadhead IPA di DESTIHL Brewery. La vasta gamma di Hazy IPA presentate al festival dimostra la solidità dello stile, garantita dalla capacità dei birrai di trovare modi nuovi e creativi per affinare la sensazione in bocca (mouthfeel), sviluppare aroma e sapore e aumentare la complessità, pur mantenendo un amaro attenuato che piace sia ai neofiti che ai fan accaniti delle IPA.

La rivincita delle Lager è finalmente arrivata
Negli ultimi anni i commentatori del settore hanno pronosticato un ritorno deciso delle Lager tra i birrifici americani, senza che questo fenomeno si sia realizzato pienamente. A giudicare dall’ultima edizione del GABF, forse la previsione potrebbe finalmente concretizzarsi. I birrai statunitensi hanno stupito il pubblico del GABF con un’ampia offerta di Lager, assolutamente eclettica e di altissima qualità. Dai grandi classici come la Pivo Pils di Firestone Walker alle birre premiate come la Deschutes Fresh Hop King Crispy, al festival era presente qualsiasi interpretazione di Lager, comprese quelle più moderne e innovative: dry-hopped, wet-hopped, fresh-hopped, Smoked Lager, Lager con lime, sale o frutta, Japanese Rice Lager, Mexican Lager, Italian Pils, oltre alle più classiche Oktoberfest, Dunkel, Schwarz, Bock e tipologie di stampo ceco.
Nuovi formati di confezionamento
A proposito di Lager, Sierra Nevada ha recentemente compiuto l’audace mossa di confezionare la loro Pilsner in stile tedesco, denominata PILS, in lattine da 250 ml – cioè più piccole rispetto allo standard del mercato, che solitamente è 355 ml (12 once). La scelta è stata giustificata dal birrificio con la volontà di orientarsi verso un formato che riflette meglio la cultura europea e assicura che la birra rimanga fresca e “croccante” dal primo all’ultimo sorso. All’altra estremità della scala, si sta rivelando molto popolare anche il formato in lattina da 568 ml (19,2 once), detto anche “stovepipe”, che offre ai consumatori attenti al portafoglio una soluzione più economica.

Oltre la birra
Per la prima volta nei suoi 43 anni di storia, il GABF ha introdotto una Distilling Experience completamente nuova, dando il benvenuto a distillati ad alta gradazione. Quest’area designata per la degustazione di distillati ha messo in mostra 20 distillerie, offrendo whiskey, vodka, gin botanici e molto altro. Secondo l’indagine annuale sulla produzione della Brewers Association, un birrificio artigianale su quattro produce una bevanda diversa dalla birra, cercando di ampliare l’attrattiva e rimanere rilevante rispetto ai mutevoli gusti dei consumatori. I non-bevitori di birra che hanno partecipato al GABF hanno potuto godere dell’offerta di sidri, kombucha e cocktail ready-to-drink come lo Speedway Espresso Martini di AleSmith, con vodka, caffè vietnamita e zucchero demerara, che si attesta a 10% alc.
Birre NoLo
Al GABF 2025 non sono mancate tantissime birre analcoliche e a basso contenuto alcolico, rappresentanti di un segmento piccolo ma in rapida crescita dell’industria brassicola, che riflettono la tendenza dei consumatori alla moderazione consapevole. È stato interessante assaggiare i vincitori di medaglia delle rispettive categorie al concorso del GABF, scoprendo che sono prodotti di alta qualità e di carattere. Ottimi esempi erano disponibili alle postazioni di AleSmith Brewing Co, Athletic Brewing, Deschutes Brewing, Lakefront Brewery, Sierra Nevada e Samuel Adams.
Il concorso del GABF

Il concorso GABF di quest’anno ha ampliato le categorie dedicate al sidro introdotte lo scorso anno e ha presentato una categoria unica e irripetibile: in riconoscimento dell’ultimo luppolo sviluppato dal programma pubblico di coltivazione del Dipartimento dell’Agricoltura, nella competizione del 2025 è stata giudicata una categoria speciale dedicata alle birre prodotte con la nuova varietà “Vera”. Nel complesso sono state valutate circa 8.300 birre e sidri provenienti da 1.555 birrifici e sidrerie, grazie al lavoro di 250 esperti che nel corso di sette giorni hanno assegnato 347 medaglie a 273 produttori.
Vincere una medaglia in questa competizione è uno dei riconoscimenti più alti al mondo e diversi birrifici con mercati di esportazione internazionali hanno portato a casa i massimi onori. Oltre a quelli menzionati sopra, i vincitori degni di nota includono:
- Alesong Brewing & Blending: oro per Mezcia nella categoria Fruit Wood and Barrel-Aged Sour Beer.
- Allagash Brewing: oro per Allagash Tripel in Belgian Style Tripel, oro per Allagash Lager in International Style Pilsner, premio Brewery Group Brewery and Brewer of the Year.
- Oskar Blues: oro per Oskar Blues Dales Pale Ale nella categoria English Ale.
- Uinta Brewing: oro per Was Angeles nella categoria American Cream Ale (per il secondo anno consecutivo).
Le cinque categorie con il maggior numero di iscrizioni sono state:
- Juicy or Hazy India Pale Ale (301 iscrizioni).
- West Coast India Pale Ale (300 iscrizioni).
- Dortmunder or German-Style Oktoberfest (186 iscrizioni).
- German-Style Pilsener (184 iscrizioni).
- Hoppy Lager (171 iscrizioni).
Il Great American Beer Festival rimane un evento unico nel suo genere, senza eguali in tutto il mondo. Dagli umili inizi nel lontano 1982, quando 700 persone si riunirono a Boulder, in Colorado, fino alla celebrazione di oggi, il festival ha sempre incarnato la capacità unica della birra di unire le persone. Alimentato dalla creatività, dall’innovazione e dal desiderio di spingersi oltre i confini brassicoli, il GABF sta cambiando e si sta adattando ai tempi. Nuove categorie come i cocktail ready-to-drink e le opzioni alcohol-free garantiranno che il festival rimanga vivo e rilevante per tutti i bevitori negli anni a venire.
La prossima edizione del GABF si terrà dall’8 al 10 ottobre 2026. Il concorso legato al festival è aperto solo ai birrifici americani, al contrario della World Beer Cup, alla quale possono partecipare produttori di tutto il mondo, compresi quelli dall’Italia.


