Oggi torniamo a parlare delle nuove birre italiane con un post dedicato, che sono costretto a dividere in due parti a causa della quantità di notizie al riguardo. La prima novità è stata presentata solo negli scorsi giorni, ma probabilmente alcuni di voi l’hanno già potuta assaggiare durante lo scorso fine settimana. Sto naturalmente parlando della Reale 7° Anniversario della Birra del Borgo, una delle oltre 50 produzione protagoniste del passato Birra del Borgo Day. Come forse saprete, in occasione del suo anniversario ogni anno il birrificio rilascia una versione celebrativa della sua flagship beer, modificando la ricetta di conseguenza. Vediamo allora quali sono i cambiamenti effettuati per il compleanno targato 2012…
Il punto di partenza è stata l’apprezzatissima 6° Anniversario, della quale sono stati mantenuti i malti. Diverso invece il mix di luppoli, composto da varietà provenienti da diversi continenti: Hallertau Saphir (Europa), Amarillo (America), Nelson Sauvin (Oceania) e Sorachi Ace (Asia). L’assenza dell’Africa (continente privo di coltivazioni di luppolo) è stata risolta con l’impiego di un ingrediente tipico della zona: il roiboos (Aspalathus linearis), un arbusto tipico di una regione del Sud Africa, le cui foglie si usano per preparare una sorta di tè dal tipico colore rossastro. Inoltre sono stata aggiunte anche erbe e spezie: pepe, scorza d’arancia, un mix di cannella e altre spezie proveniente da Zanzibar, zenzero.
La novità di quest’anno è che della Reale Anniversario è stata rilasciata anche una versione oak aged, che corrisponde alla 6 con sei mesi di affinamento in tini di legno. I giudizi sulla 7° Anniversario sono stati parecchio contrastanti. Voi cosa ne pensate?
La 7° Anniversario non è però l’unica novità proveniente da Borgorose. Se avete letto gli scorsi aggiornamenti sulla festa del birrificio, saprete che tra gli ospiti c’è stato anche Graeme Wallace di Brewdog. Inutile dire che con l’occasione è stata effettuata una cotta collaborativa, il cui risultato sarà la prima birra di una nuova linea sperimentale basata sul presupposto “se la Reale fosse nata a…”. In sostanza si tratta di ribrassare la birra più famosa di Leonardo Di Vincenzo, ripensandone la ricetta in base alle consuetudini brassicole di altri luoghi del mondo.
Naturalmente la prima incarnzione sarà una Reale alla scozzese (o, per meglio dire, alla Brewdog) che giocherà soprattutto con i malti. Oltre alle varietà della ricetta originaria, infatti, saranno aggiunti Maris Otter e una percentuale di malto affumicato con torba. Il lievito sarà di provenienza scozzese, mentre la maturazione avverrà in tini di legno per accentuare le caratteristiche tostate. Intrigante quest’idea della Reale “sliding doors”, non resta che assaggiarne i primi risultati…
Sempre al Birra del Borgo Day era presente anche l’ultima nata del progetto Buskers. Si tratta della Ezekiel, un’American Pale Ale brassata in collaborazione con Menaresta. E’ un’interpretazione “tranquilla” dello stile, con un contenuto alcolico moderato (5,9% alc.), beverina, assai profumata e non eccessivamente amara – anche se in questo caso il concetto di “non eccessivamente amara” è molto relativo 😉 . Scimmiottando uno slogan appartenente all’industria, è una birra “ai 3 luppoli”, con varietà Cascade, Chinook e Centennial. Il malto è il Pale.
Anche in questo caso l’etichetta è davvero bella, mentre il nome è un omaggio a Tarantino e al suo Pulp Fiction, in particolare quando Jules (Samuel L. Jackson) cita il passo biblico tratto dal Libro di Ezechiele. I prossimi rilasci Buskers saranno le birre brassate da Opperbacco (bassa fermentazione con luppoli continentali) e Foglie d’Erba (IPA), mentre le successive cotte si terranno presso Ducato, Baladin e Karma.
E già che ci siamo concludiamo questa panoramica proprio con Menaresta, che giusto negli scorsi giorni ha lanciato la sua nuova 22 La Verguenza Summer Edition. Presentata lo scorso venerdì all’Ines Stube di Nibionno (LC), è la versione estiva di una delle birre più apprezzate del birrificio di Carate Brianza (MB). Si tratta di una IPA ambrata da 6,0% alc., con 60 unità d’amaro e luppolata con qualità americane (Simcoe, Chinook) ed europee (Hersbrucker e Saaz), usate anche in dry hopping.
La Verguenza Summer sostituirà la versione standard durante i mesi estivi, adattandosi maggiormente al caldo che arriverà nelle prossime settimane. Conoscendo l’ottimo livello della birra di partenza, non nascondo che provo una certa curiosità per questa ultima creazione. Qualcuno di voi ha avuto modo di assaggiarla durante l’evento di presentazione?
Dopo la duemillesima versione di ReAle si apre ufficialmente la gara con Mikkeller.
Ed io continuo a preferire di gran lunga l’originale…
ma c’è una ragione precisa per cui si sceglie sempre un luppolo da ciascun continente (al di là del marketing)?
Se ti interessa provare la Verguenza Summer, dovrei attaccarla alla spina il prossimo fine settimana. Cheers.