Quando su Beernews ho letto la notizia in questione, ho stentato a crederci: il prossimo 16 aprile uscirĂ nelle sale cinematografiche americane il primo lungometraggio sul birra artigianale! Ok, vi concedo qualche minuto per riprendervi dallo stupore… pronti per i dettagli? Il film si chiamerĂ Beer Wars e sarĂ un documentario sulle piccole realtĂ brassicole degli Stati Uniti. Insomma sarĂ qualcosa sulla falsariga delle produzioni di Michael Moore (Bowling a Columbine, Fahrenheit 9/11, ecc.). La pellicola tuttavia non avrĂ un fine meramente didascalico, ma racconterĂ una storia ben precisa: la lotta dei microbirrifici alle multinazionali della birra americana.
Il film, girato della semisconosciuta (almeno da noi) Anat Baron, è così presentato sul sito ufficiale:
Beer Wars inizia con la sfida che devono affrontare le multinazionali del settore contro i piccoli birrifici indipendenti, che stanno modificando lo status quo del mercato con la creazione di birre originali e innovative. La storia è raccontata da due imprenditori – Sam e Rhonda (Sam Calagione della Dogfish Head e Rhonda Kallman della Boston Beer Company ndr) – che quotidianamente sfidano le forze e le risorse delle grandi industrie. Saremo testimoni dei loro sforzi nel raggiungere il proprio Sogno Americano in un mercato dominato da multinazionali decise a non indietreggiare neanche di un centimetro.
Ok, la storia è forse un po’ romanzata, ma molto intrigante, sia per chi è appassionato, sia per chi non conosce queste piccole realtĂ . Chiunque possa pensare che siamo di fronte a una scarna operazione commerciale in un periodo d’oro per la birra artigianale, dovrĂ forse ricredersi: il trailer del film (presente in questa pagina) sembra garantire una qualitĂ realizzativa di prim’ordine, mentre i tanti link pubblicati sul sito ufficiale dimostrano che dietro il lungometraggio c’è gente davvero appassionata (per non parlare delle tante voci che intervengono, tra cui quella del compianto Michael Jackson).
In attesa dell’uscita sui circuiti americani (difficile credere che possa approdare in Europa), mi vengono in mente un paio di considerazioni in merito. Innanzitutto che gli americani, quando ci si mettono, riescono a tirar fuori prodotti davvero eccezionali. Lo so, è un discorso trito e ritrito, ma vedere un documentario creato con professionalitĂ e competenza sui prodotti di qualitĂ lascia davvero sorpresi, soprattutto rispetto alla nostra realtĂ , dove quando si parla di birra artigianale sembra che tutto debba essere fatto in modo artigianale, per l’appunto.
Secondopoi, il plot sarĂ “pompato” quanto vi pare per motivi promozionali, ma pensare che negli Stati Uniti si guarda ai microbirrifici come al Davide che sfida il Golia delle multinazionali è senz’altro affascinante: concetto che da noi si è perso anni fa oppure non è mai realmente passato.
In conclusione vi consiglio di fare un giro sul sito del film: oltre a trovare tante informazioni aggiuntive scoprirete che è davvero confezionato in modo eccellente.
un amico italiano aveva iniziato a lavorare ad un docu-movie sul lambic. avevo visto un pre-montaggio, molto ben fatto, ma purtroppo non se n’è fatto piĂ¹ niente. certo, gli USA sono un altro mondo, anche se credo che un prodotto analogo da noi per ora non avrebbe nessun senso
mi spiace dirlo ma credo proprio che questo è uno di quei film che ci toccherĂ vedere solo con i sottotitoli (ammesso che si riusciranno a trovare)! l’unica possibilità è che lo portino al cinema col suo nome originario, lasciando credere che sia un film stile “idiocracy”!
Come dice Turco “difficile credere che possa approdare in Europa”.
Quindi toccherĂ vederlo senza sottotitoli…
Mi auguro che almeno in patria il film abbia successo!
Saluti.
“La conoscenza della birra è basata quasi completamente sulla Bud, la Miller e la Coors, è come se tutto quello che sappiamo sul cibo lo imparassimo da McDonald!” (al min. 1:02) è una considerazione geniale, la userĂ² ogni volta che mi dicono che la birra ve bene solo sulla pizza!
Ciao a tutti!
lo voglio!!!