Come forse saprete a fine marzo si terrĂ l’edizione 2022 della Italy Beer Week, la manifestazione “diffusa” a firma Cronache di Birra che rappresenta l’evoluzione della storica Settimana della Birra Artigianale. Sebbene manchino circa due mesi al suo inizio, ieri si è tenuta una sorta di anteprima molto anticipata per svelare i risultati del Premio Lallemand – Birrificio debuttante, concorso di ricette che è direttamente collegato a ciĂ² che accadrĂ durante la Italy Beer Week. Come giĂ accaduto lo scorso anno, abbiamo chiesto ai birrifici italiani nati nell’ultimo biennio – ma potevano partecipare anche beer firm e cantine brassicole – di elaborare la ricetta di una birra inedita, seguendo alcune regole. Prima di tutto era necessario prevedere l’uso del lievito Farmhouse Lalbrew™ di Lallemand, quindi immaginare una birra spiccatamente originale, ma al contempo sensata sia in termini organolettici che di mercato. Le ricette sono state sottoposte in forma anonima a una giuria di esperti, che ha scelto la migliore in assoluto. La vittoria è così andata alla VìV (4%) di Cask Irpinia Barrel, che sarĂ effettivamente realizzata dall’azienda campana e parteciperĂ al Ballo delle Debuttanti della Italy Beer Week.
Se le informazioni lette fin qui vi sembrano tante e confusionarie, proviamo a fare il percorso a ritroso. Come al solito una delle iniziativa piĂ¹ attese della Italy Beer Week sarĂ il Ballo delle Debuttanti, dedicato alle birre inedite dei birrifici italiani. Le debuttanti saranno tredici e una di queste sarĂ la birra di Cask Irpinia, realizzata grazie alla vittoria nel concorso in questione. Cask Irpinia non solo potrĂ inserire la sua ViV gratuitamente nella box del Ballo delle Debuttanti in vendita su 1001 Birre (ed eventualmente in fusto negli eventi che segnaleremo nelle prossime settimane), ma riceverĂ la fornitura di lievito per la cotta direttamente da Lallemand, anche in questo caso in forma gratuita. Si tratta di una bella opportunitĂ e di un riconoscimento prestigioso per Liberato Manna e Antonio De Feo, che sono riusciti a convincere la giuria con una ricetta molto ben congeniata.
A proposito di giuria, anche quest’anno abbiamo assegnato la presidenza e l’onere (nonchĂ© l’onore) della sua formazione a Francesco Antonelli. Fedele al motto “squadra che vince non si cambia”, Francesco ha riconfermato gli stessi ottimi giudici della precedente edizione: Mauro Pellegrini (presidente Unione Degustatori Birre), Daniele Iuppariello (homebrewer e Unionbirrai Taster, MashOut! Podcast, Officina BriĂ¹ blog), Roberto “Americano” Perticarini (homebrewer e Unionbirrai Beer Taster, referente UB Marche, giudice a Birra dell’anno 2020) e Matteo Selvi (giudice BJCP, homebrewer). I giudici hanno valutato ciascuna ricetta singolarmente seguendo tre criteri, ognuno con un peso specifico diverso: originalitĂ , purchĂ© “sensata” (50%), idee chiare (30%), equilibrio e armonia (20%). Alla fine si sono confrontati per definire il podio e chiarire eventuali discordanze, sebbene si siano trovati tutti allineati sulla prima posizione.
La ricetta di Cask Irpinia che ha convinto la nostra giuria puĂ² essere considerata una via di mezzo tra una Berliner Weisse tradizionale, realizzata senza bollitura, e una Saison leggera (quelle che talvolta si definiscono Table Beer), affinata rapidamente in legno. Il processo prevede l’impiego di due lieviti Lallemand: il WildBrew Philly Sour™ per acidificare il mosto (un lievito lattacido, che cioè produce acido lattico naturalmente) e ovviamente il Farmhouse Lalbrew™, lasciato fermentare a una temperatura relativamente alta (28 °C) per favorire la formazione di esteri piuttosto che la componente fenolica. Prima della fine della fermentazione il mosto viene trasferito in barrique e lasciato affinare per un periodo piuttosto breve con aggiunta di scorze di pompelmo. Il veloce passaggio in botte non è una novitĂ per Cask Irpinia, poichĂ© recentemente ha inaugurato la sua linea Fast Barrel dedicata proprio a produzioni del genere. La ViV si preannuncia una birra complessa ma anche molto immediata e non vediamo l’ora di assaggiarla insieme a tutte le altre creazioni del Ballo delle Debuttanti.
Sarebbe bello poter assaggiare anche le altre due ricette finite sul podio, perchĂ© non meno interessanti di quella di Cask Irpinia. Al secondo posto si è piazzata la 83 – DDP Summer Farmhouse (3,8%) di Podere 676 (sito web), birrificio agricolo di Fiumicino (RM). Anche in questo caso l’idea di base è l’ibridazione tra due stili: una Farmhouse “estiva” e una Gose con un’aciditĂ citrica piĂ¹ che lattica. Tale elemento è conferito tramite l’aggiunta di scorza e succo di lime, mentre a fine fermentazione è prevista l’aggiunta di pepe di Sichuan in doppio step (DDP in questo caso sta scherzosamente per “double dry peppering”). La medaglia di bronzo è infine andata alla Alpiterranea (4,9%) di Guggenbräu (sito web), giovane birrificio agricolo altoatesino, che ha presentato al concorso una Gose capace di unire impressioni alpine e mediterranee. Oltre a usare materie prime coltivate in proprio, la ricetta prevede un’aromatizzazione con aghi di abete bianco e l’impiego di luppolo Mandarina Bavaria sia in amaro che in aroma.
Gli altri nove birrifici partecipanti al Premio Lallemand sono stati Booty Bay, Radiocraft, Funky Drop, Luppolo di Mare, Birra Puddu, Luvertin, Kobi Brewing, Milvus e Shire Brewing. Ringraziamo tutti loro per aver partecipato alla nostra iniziativa e i giudici, che hanno affrontato con passione e professionalitĂ un compito non convenzionale, ma non privo di difficoltĂ . Ringraziamo infine Eataly Roma per averci ospitato e averci permesso di produrre una bella diretta, che potete rivedere qui e sui nostri canali social. Qui giĂ scalpitiamo per il Ballo delle Debuttanti e per la Italy Beer Week in generale: cominciate a lucidare i boccali!