Quello che state leggendo è l’ultimo post della settimana per Cronache di Birra, perché tra qualche ora salirò sul treno per raggiungere Rimini. Lì come dovreste sapere si terrà da sabato prossimo Beer Attraction, ma nei giorni precedenti gli spazi della fiera saranno utilizzati per gli assaggi di Birra dell’anno. Sto chiaramente parlando del più importante riconoscimento per le birre artigianali italiane, che da 12 anni Unionbirrai organizza con un dispiego di risorse non indifferente. Uno sforzo immane, che non è sempre facile da percepire per chi si trova dall’altra parte della barricata: ce se ne può fare una vaga idea solo chi ha la fortuna, come il sottoscritto, di partecipare in qualità di giudice, ruolo che ricoprirò per la quarta volta consecutiva.
L’impegno che infonde Unionbirrai e tutti i volontari in questa iniziativa è lodevole e ripagato dalla crescita costante del concorso, edizione dopo edizione. Anche quest’anno bisogna aggiornare i numeri da record: le birre iscritte sono circa 1.300 (+13% rispetto al 2016), con la bellezza di 257 produttori rappresentati (+12%). Una crescita che ha avuto alcune conseguenze, in primis la riorganizzazione delle categorie, passate da 26 a 29. Per saperne di più su questa novità e su tutte le altre riguardanti Birra dell’anno potete dare una letta a un post di qualche giorno fa. E a proposito di numeri in crescita, l’incremento delle birre partecipanti ha costretto gli organizzatori a “chiamare i rinforzi” in giuria: i giudici quest’anno saranno addirittura 72 contro i 60 del 2016, come sempre provenienti non solo dall’Italia, ma da tutto il mondo.
Ecco, una delle cose migliori che mi ha regalato il fantastico mondo della birra è la partecipazione ai concorsi a tema. È l’occasione per rivedere amici e compagni di bevute provenienti da ogni angolo dello Stivale e per condividere con loro alcuni giorni tra il serio e il faceto. Ma soprattutto è un contesto estremamente formativo, dove ci si confronta non solo con connazionali, ma anche con esperti provenienti da tutto il mondo. Si può capire come la birra viene percepita in altre culture, come i parametri di giudizio possono presentare delle sfumature differenti in base alla nazione di provenienza, come la bevanda è vissuta nel profondo, e non solo analizzata e valutata. E magari da un discorso puramente “professionale” possono nascere belle amicizie, come quelle che ho coltivato in questi anni con alcuni giudici del resto d’Europa e del pianeta.
Insomma, come sempre sono entusiasta di poter essere a Rimini per un appuntamento come Birra dell’anno. Gli assaggi si terranno giovedì e venerdì, mentre la premiazione avverrà sabato durante il già citato Beer Attraction. Così dopo le fatiche di domani e dopo domani – se pensate che fare i giudici birrari significa solo divertirsi e bere a scrocco, vi conviene ricredervi – sabato sarò immerso in altri impegni birrari, che presumibilmente mi assorbiranno totalmente dalla mattina alla sera. Proverò ad aggiornarvi in tempo reale sui risultati del concorso, ma tanto le dirette di altri colleghi non mancheranno di certo. Vedremo chi sarà incoronato Birrificio dell’anno, il riconoscimento dei riconoscimenti i cui esiti attendo con trepidazione.
Dunque ci risentiamo direttamente lunedì 20, quando spero di riuscire a commentare i risultati di Birra dell’anno. In questi giorni tenete d’occhio i canali social di Cronache di Birra per restare aggiornamenti sui nostri spostamenti. Via, scappo che altrimenti rischio di perdere il treno 🙂 .