È iniziata questa mattina presso il birrificio Vecchia Orsa una cotta collettiva molto particolare, nata su iniziativa di Unionbirrai. Nella sede di San Giovanni in Persiceto (BO), infatti, si sono ritrovati birrai, coltivatori, tecnici, distributori e altri operatori del settore per dare vita a una birra dai nobili intenti, il cui ricavato sarà totalmente devoluto alle popolazioni del centro Italia colpite dal tragico terremoto dello scorso 24 agosto. Un’idea lodevole, figlia di quel senso di solidarietà che si era diffuso nell’ambiente subito dopo l’arrivo delle prime notizie relative a quanto accaduto. La stessa Unionbirrai si era immediatamente attivata con piccole donazioni provenienti dalle iscrizioni dei suoi corsi di degustazione, prima di mettere in piedi questa iniziativa ben più strutturata che ricorda quanto già fatto per l’alluvione che interessò la bassa modenese nel 2014.
La mega collaboration brew non ha nome né una ricetta predefinita (entrambi dovrebbero essere svelati in giornata), ma sicuramente utilizzerà un grist autoctono – cioè un mix di spezie e ingredienti vari – tra cui luppolo rigorosamente italiano e di coltivazione locale. Ovviamente tutti i presenti parteciperanno alla cotta con il loro carico di esperienza e creatività. La birra sarà poi disponibile in fusto e in bottiglia e la sua prima uscita è fissata per venerdì 7 ottobre, quando sarà presente a Eurhop. Chiaramente anche in quella sede acquistandola si supporteranno le popolazioni colpite dal sisma.
I più attenti tra voi avranno capito che la scelta di Vecchia Orsa non è casuale. Nel 2012 il birrificio subì gravi conseguenze a causa di un altro terremoto, quello che colpì l’Emilia-Romagna. Per diverse settimane si temette il peggio per il destino del produttore, ma proprio da quelle difficoltà nacque un nuovo progetto che, analogamente a oggi, sfruttò una birra solidale come fonte di supporto. Inoltre se parliamo di solidarietà, Vecchia Orsa è uno dei nomi che in Italia traduce meglio questo concetto in termini brassicoli: tra i suoi obiettivi c’è infatti anche l’integrazione di lavoratori portatori di handicap in un processo creativo in cui possano essere risorse vere e preziose. Se ne volete sapere di più su Vecchia Orsa, vi consiglio di aspettare qualche giorno, quando pubblicheremo una lunga intervista al birraio Enrico Govoni.
L’iniziativa di Unionbirrai e Vecchia Orsa è solo l’ultima e più importante di tante iniziative di solidarietà per il centro Italia che si stanno susseguendo nel nostro ambiente. Ancora una volta il mondo della birra artigianale si mostra particolarmente sensibile alle difficoltà e alle tragedie che purtroppo di tanto in tanto colpiscono la nostra nazione. Una piccola consolazione per un settore che troppo spesso viene considerato in modo superficiale e che invece dimostra di avere un cuore grandissimo. E ora aspettiamo solo di assaggiare la birra!