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I migliori pub e birrifici di Edimburgo, fra tradizione e modernità (parte 2)

Una visita a Edimburgo non può dirsi completa senza un giro nel vibrante distretto di Leith. Situato nella periferia nord della città e raggiungibile con una mezz’oretta di tragitto in bus dal centro, in passato era il più importante porto commerciale della Scozia, frequentato da grandi velieri carichi di materie prime e merci come lana, vino e spezie. Ufficialmente parte di Edimburgo dal 1920, qui ha gettato l’ancora per l’ultima volta (ed è oggi visitabile) il Royal Yacht Britannia, lo yacht della famiglia reale, ed è stato girato il celebre film Trainspotting di Irvine Welsh. Questi episodi, e una politica amministrativa intelligente di riqualificazione degli edifici portuali, hanno generato un processo di gentrificazione che ha portato Leith, nel 2023, a essere classificato dalla rivista Time Out al sedicesimo posto nella lista dei quartieri più cool del mondo.

L’atmosfera è in effetti vibrante con tanti ristoranti, bar, mercati e negozi unici nel loro genere. Un ambiente del genere, come Londra insegna, è terreno fertile di birrifici e locali dedicati alle craft beers.

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Lost in Leith e Roseleaf Bar Cafe

Uno dei più interessanti è sicuramente Lost in Leith (sito web). Situato nell’area commerciale del vecchio porto, funge come una delle tap room cittadine della Campervan Brewery. È nato dal 2020 e si affaccia sull’interessante mercato di prodotti locali che si svolge ogni sabato a Leith. Gli interni sono disegnati come una vecchia cantina con mattoni a vista e soffitti a volta. Nel fondo del locale sono in bella vista le botti, di origine francese, in cui la Campervan Brewey attua il proprio programma di barrel-aging. L’impianto vanta la bellezza di 17 vie tra cask e spine e ospita un’eccellente selezione di birre nazionali e straniere, tra cui interessanti prodotti del birrificio americano Hudson Valley Brewery e di quello inglese Verdant. Non indimenticabile invece il mio assaggio del prodotto della casa: la Leith Juice (Session IPA).

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A pochi passi da Lost in Leith si trova il Roseleaf Bar Cafe (sito web). Si tratta di un locale molto carino con un interessante mix di interni antichi e moderni. Offre un’ottima cucina da pub, una lista di cocktails molto “fancy” e una buona selezione di Real Ale on cask e sidri locali. È situato in un edificio storico chiamato “The Black Swan” che, quando Leith non era ancora propriamente cool, ospitava un bordello.

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Moonwake Beer Co.

A una decina di minuti a piedi dalla zona portuale di Leith, si trova il birrificio Moonwake Beer Co. (sito web), con annessa tap room. Aperto nel 2021, il birrificio è situato all’interno di un edificio che presenta i locali di produzione al piano terra e la tap room a quello rialzato. Possiede anche una terrazza, fruibile nei mesi estivi. Dodici sono le birre regolarmente disponibili alla spina, più varie produzioni in lattina. Moonwake si caratterizza per concentrarsi tanto sui classici stili della new wave, quanto sulle tipologie tradizionali della cultura birraria internazionale. Nei miei assaggi (Leith Helles e Stout) ho trovato birre di buona fattura.

Newbarns Brewery e Campervan Brewery

Sempre a Leith ma verso l’interno, a una quindicina di minuti di bus dalla zona portuale del quartiere, si è sviluppata una zona ad alta concentrazione di birrifici artigianali (Newbarns, Campervan e Pilot) nata dalla riqualificazione di un ex distretto industriale.

La Newbarns Brewery (sito web) nasce nel 2019, da un gruppo di quattro amici che avevano acquisito esperienza da The Kernel e Beavertwon e gli strumenti da Molson Coors. La tap room, dall’inusuale forma triangolare, offre un’atmosfera calda e chiassosa con un piacevole odore di malto proveniente dai tank di fermentazione. È presente anche un beer garden. Le birre disponibili, sia on tap che in lattina, sono dieci con un grande focus sulle basse fermentazioni e gli stili di ispirazione tedesca. Molto interessante la Heritage ’75, una German Pils prodotta in collaborazione con i londinesi di Clapton Craft utilizzando malti e luppolo tedeschi. Molto buona anche la Dry Stout.

A cinque minuti a piedi è situata invece la Campervan Brewery (sito web), con annessa tap room. Il birrificio nacque nel 2017 in un vecchio garage chiamato “Olive” in Campervan Road. La tap room presenta un’atmosfera più cupa e compassata rispetto ai vicini di Newbarns, con un impianto a 12 spine che ospita birre (6 locali e 4 ospiti) e un paio di sidri. In loco il mio unico assaggio ha riguardato la Extra Black, la Porter della casa.

Gli altri locali di Edimburgo

La città di Edimburgo, come spiegato nella prima parte del report, offre moltissimi luoghi interessanti che meritano una visita. Fra gli altri segnalo, per gli amanti del whisky, The Abbey Bar (sito web), situato a poca distanza dai Meadows (gli immensi prati di Edimburgo), che offre una selezione di oltre 500 bottiglie e la possibilità di ordinare “flight” di 3/6 assaggi per regione di produzione. Per chi invece optasse per un appartamento/airbnb, un’ottima opzione per rimanere a casa e assaggiare prodotti locali è il fornitissimo beershop The Beerhive (sito web), che offre la spedizione gratuita in città nella stessa giornata in cui si ordinano i prodotti. Altri locali che meritano una visita sono The Guilford Arms (sito web), per gli amanti delle Real Ale, Brewhemia (sito web), per chi vuole gustarsi una Budvar tankova fuori dalla Repubblica Ceca, e Salt Horse (sito web), per le craft beers.

Niccolo' Querci
Niccolo' Querci
Bergamasco di nascita. Vive a Bruxelles dal 2011 dove si occupa di fondi europei. Ha ottenuto la qualifica di Beer Sommelier presso la Beer Academy di Londra, ha scritto una guida birraria su Bruxelles ed è membro della British Guild of Beer Writers. Ama girovagare per il Belgio e per l'Europa per scoprire nuovi birrifici e nuove birre. Ha una predilezione per le Saison e una venerazione per la birra trappista Orval.

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