Qualche ora fa, nell’ambito dell’Horeca Expo di Gent, sono stati svelati i risultati del Brussels Beer Challenge, uno dei concorsi birrari più prestigiosi al mondo. Come sempre i birrifici italiani si sono difesi alla grande, portando a casa un bottino eccezionale: 34 medaglie in tutto, divise tra 13 ori, 11 argenti e 10 bronzi. Il totale è leggermente inferiore a quello della scorsa edizione (quando era stato registrato il record per il nostro Paese), ma sono aumentati gli ori, che in pratica hanno eguagliato il primato dell’edizione 2023 – in quel caso il conteggio arrivò a 14 riconoscimenti, ma tra essi c’era anche quello dell’industriale Theresianer. Con questo risultato l’Italia si issa al secondo posto tra le nazioni più premiate al concorso, superata solo dai padroni di casa del Belgio.
Per un’analisi delle medaglie tricolori è impossibile non partire dal Trofeo Cronache di Birra, che premia la migliore birra italiana in assoluto grazie alla partnership che da anni portiamo avanti con il Brussels Beer Challenge. Ad aggiudicarsi il premio è stata la Nöel Orange & Cacao del birrificio Baladin, versione pluripremiata della birra natalizia del produttore piemontese – lo scorso anno si aggiudicò un oro sempre al concorso belga. Si tratta chiaramente di un grande traguardo per Baladin, che ha piazzato la sua birra sul gradino più alto del podio della categoria Winter Ales, precedendo la Ter Dolen Winter del birrificio Ter Dolen (argento) e la Bière d’Hiver di La Grenouille Assoiffée e la 2112 del Birrificio Incanto (entrambe bronzo). La Nöel Orange & Cacao succede dunque nel palmares del Trofeo Cronache di Birra alla Rye Stout del birrificio La Collina, capace di conquistare il premio nelle ultime due edizioni del Brussels Beer Challenge.

Rye Stout che presumibilmente ha “rischiato” un clamoroso triplete essendosi aggiudicata l’oro nella categoria delle American Stout, non trovando peraltro sfidanti degne visto che i giudici hanno preferito non assegnare l’argento e limitarsi al bronzo della Cosmic Rainbow della Brasserie Surréaliste. Dunque la birra de La Collina è risultata straordinaria anche quest’anno e immaginiamo aver conteso fino all’ultimo a Baladin la vittoria del Trofeo Cronache di Birra. In termini assoluti invece il birrificio italiano più premiato è stato il lombardo Pagus, capace di ottenere la bellezza di due ori, un argento e un bronzo. Le medaglie del metallo più prezioso sono arrivate grazie alla Mais Nero (categoria Brown Ale) e alla Belgian Ale (categoria Spéciale Belge), mentre le altre due birre premiate sono state la Red IPA (argento tra le Red Ale) e la Frera (bronzo tra le Bitter). Veramente un grande risultato per Pagus, birrificio che sta crescendo di anno in anno.
Relativamente ai birrifici italiani, come sempre limitiamo la nostra analisi ai risultati più eclatanti, rimandandovi al sito del Brussels Beer Challenge per l’elenco completo di tutti i riconoscimenti. Sfogliando gli ori, allora, si nota l’ottima performance del birrificio Ventitré, l’unico insieme a Pagus ad aver ottenuto due vittorie di categoria: la prima è arrivata con la Urania tra le Oatmeal Stout (dove il bronzo è stato assegnato alla Black Wisdom di Antikorpo), la seconda con la Black Out #5 tra le Cold IPA, che se non andiamo errati è stata una delle nuove categorie dell’edizione 2025 del Brussels Beer Challenge. Tra queste si segnala anche il debutto delle Italian Pilsner, novità che rappresenta un bel riconoscimento per il nostro movimento. Ad aggiudicarsi l’oro è stata la Pivo dell’americano Firestone Walker, nata esplicitamente come omaggio alla Tipopils del Birrificio Italiano e apripista in America della moda delle Italian Pils. La birra statunitense ha preceduto due italiane: nell’ordine l’Italian Pils di Bandiga (birrificio cha ha anche conquistato un oro con la sua Session IPA) la Testa di Malto di Birrificio Legnone (a sua volta vincitore in aggiunta di un argento e di un bronzo).
Gli altri ori italiani sono quelli del Birrificio Estense con la Los Padres Bock B.E. (Bock e Doppelbock) e di Diciottozerouno con la Granata (Dubbel); entrambi questi produttori hanno inoltre conquistato un bronzo ciascuno. E poi ancora la Feed Your Mind del Birrificio Sabino (American IPA), la Pizzapils di Crak (American Pils, unica birra premiata nella categoria), la Bosio Caratsch Marzen prodotta da Soralama (Märzen) e la Sunrise di The Wall (Gluten Free). Con le medaglie italiane ci fermiamo qui per motivi di spazio: con buona pace di tutti non vogliamo pubblicare un inutile elenco, che peraltro è presente sul nostro portale Whatabeer.
Il concorso ha assegnato anche una serie di premi speciali oltre al Trofeo Cronache di Birra, tra cui il più importante è senza dubbio il Best of The Show, assegnato alla Mannenliefde del birrificio neerlandese Oedipus. Si tratta di una Modern Saison che ha preceduto la Prsdè del calabrese Funky Drop (argento), superata quindi solo dalla migliore birra del concorso. Tra tante note positive lascia l’amaro in bocca il risultato della categoria Grape Ale, che non solo ha perso l’aggettivo “Italian”, ma ha anche segnato la scomparsa dai nostri birrifici dal podio. A occuparlo infatti ci hanno pensato il birrificio belga Minnie (oro e bronzo) e il neerlandese Thorns Wit VOF (argento). Un esito che non sembra così casuale, poiché già lo scorso anno nella categoria avevamo racimolato solamente bronzo.
Nel complesso tuttavia la spedizione italiana al Brussels Beer Challenge 2025 ha segnato un altro grandissimo risultato, che conferma l’Italia al top nei principali concorsi birrari europei. Ora occhio all’edizione del 2026, perché superare i record di questi anni non è certamente impossibile.






