Scoprire reperti archeologici in una nazione “giovane” come gli Stati Uniti è impresa più unica che rara, se poi i ritrovamenti hanno a che fare con la birra allora l’eccitazione raggiunge livelli estremi. È ciò che è accaduto ad alcuni operai al lavoro sulla rete elettrica di Winterset, capoluogo della Contea di Madison, nello Iowa, che durante gli scavi si sono imbattuti in una grotta per la conservazione della birra, risalente a metà dell’800. La notizia riaccende la luce su un periodo della storia americana molto prolifico in termini brassicoli, quando diversi birrifici erano attivi in tutta la nazione proponendo tipologie birrarie oggi scomparse oppure riproposte in forma moderna.
Come racconta Vinepair, durante l’attività di scavo gli operai si sono imbattuti in una struttura in pietra che non sembrava far parte dell’ambiente naturale. Successivamente hanno scoperto che si trattava di un soffitto ad arco a copertura di un’ampia grotta artificiale, delle dimensioni di circa 3,5 metri per 6 metri.
Chuck Johnson, supervisore della squadra, ha così commentato il ritrovamento:
Dopo aver cominciato a scavare i ragazzi hanno pensato di aver colpito una lastra di roccia. Quando abbiamo infilato la testa nello scavo abbiamo notato il soffitto ad arco. Non c’era nessun difetto, era perfettamente conservato come se fosse nuovo.
Dalle prime analisi è emerso che la grotta era utilizzata come magazzino di stoccaggio e maturazione, probabilmente da parte della vicina Morris Schroeder’s Brewery, che cominciò a sfruttarla alla fine del XIX secolo. La grotta dovrebbe risalire intorno al 1860, ma poiché la data di fondazione del birrificio è sconosciuta, è difficile avanzare ipotesi sulla sua età in maniera precisa.
La Madison County Historic Preservation Commission ha effettuato alcune indagini preliminari in loco, i cui risultati sono stati pubblicati sulla relativa pagina Facebook:
La cantina al momento è piena d’acqua. Per questa ragione ci riorganizzeremo in autunno quando il livello sarà sceso, così da poter utilizzare gli strumenti di rilevazione necessari per valutare lo stato della grotta dall’interno. Nel frattempo proseguiranno le ricerche sul birrificio e sul suo proprietario, Morris Schroeder. Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti.
In attesa delle evoluzioni sulla vicenda, qualcuno sta già proponendo di trasformare la grotta – che si trova in un terreno di proprietà di un rivenditore di prodotti agricoli – in un’attrazione turistica, magari dotata di birreria e ristorante. E chissà che all’interno non si trovi qualche bottiglia rimasta intatta fino ai giorni nostri, così da poter alimentare nuova curiosità e qualche immancabile operazione commerciale.