Il pesce d’aprile รจ uno degli scherzi preferiti dai blogger, che spesso riescono a ingannare i lettori con storie inventate, ma costruite con quel pizzico di verosimiglianza che finisce per confondere le idee. E a volte lo scherzo รจ cosรฌ ben congegnato che non solo colpisce nel segno, ma anticipa addirittura la realtร . E’ quello che รจ quasi accaduto con il post dello scorso primo aprile del blog Yours for Good fermentables, che al tempo se ne uscรฌ con la notizia di un ottavo birrificio trappista in procinto di aprire sul suolo statunitense. Storia improbabile? Dalle voci circolate negli ultimi giorni in molti avranno pensato il contrario…
Tutto รจ nato da un comunicato proveniente da Sierra Nevada, uno dei birrifici piรน importanti degli Stati Uniti e ben conosciuto anche in Italia. Secondo l’annuncio – e giร questa di per sรฉ รจ una notizia importante – l’azienda californiana ha stretto un accordo con l’abbazia cistercense di New Clairvaux per creare le prime “birre americane nell’autentico stile trappista”. Come forse saprete, le birre trappiste sono protette da un marchio di garanzia – l’esagono Authentic Trappist Product – che viene assegnato solo se sono rispettati criteri produttivi piuttosto vincolanti, stabiliti per garantire che la birra sia realmente associabile al lavoro dei frati cistercensi. In particolare:
- La birra deve essere prodotta allโinterno di unโabbazia trappista.
- Il processo produttivo deve prevedere la partecipazione dei monaci, almeno a livello di supervisione generale.
- I ricavi delle vendite devono essere utilizzati per il sostentamento della comunitร monastica o per opere caritatevoli e non per perseguire scopi di lucro.
In realtร le birre associate a monasteri o abbazie sono tantissime, ma spesso si tratta di nomi ceduti in licenza a birrifici che non hanno nulla a che fare con la produzione monastica. Per questa ragione esistono al mondo solo sette autentici birrifici trappisti, sei in Belgio e uno in Olanda.
Per come รจ costruito, il comunicato di Sierra Nevada ha confuso molti lettori, che hanno pensato di trovarsi al cospetto dell’ottavo birrificio trappista del mondo. La formula รจ infatti volontariamente arzigogolata:
Sierra Nevada Brewing Co. announced a partnership with the Trappist-Cistercian Abbey of New Clairvaux to create the only authentic Trappist-style Abbey ales in America.
A seguito dell’annuncio, Danny Van Tricht del blog TrappistBier Beleven si รจ messo in contatto con l’abbazia di New Clairvaux per chiedere chiarimenti in merito. La risposta ha escluso qualsiasi ipotesi di un nuovo birrificio trappista, spiegando alcuni dettagli dell’accordo. In particolare emerge (grazie a Google Traduttore… il sito รจ tutto in fiammingo!) che il coinvolgimento dei monaci sarร minimo e che la produzione non avverrร all’interno del monastero. Due aspetti che allontanano ogni dubbio sulla natura di questa nuova birra d’abbazia.
Archiviata la questione trappista, vediamo nel dettaglio il progetto in cui รจ coinvolta Sierra Nevada. La nuova linea sarร composta di tre birre, realizzate secondo le antiche tradizioni monastiche. Ogni birra sarร disponibile solo per un tempo limitato e ruoteranno durante l’anno. La prima birra, attesa per marzo 2011, sarร un Dubbel prodotta con lievito trappista. La seconda sarร invece una Saison, mentre la terza una Quadrupel ricca e piena.
Sapendo che non saranno birre trappiste siete molto meno incuriositi da queste novitร , vero? ๐
io non ci troverei niente di male se nuovi monasteri trappisti riuscissero a produrre birra rispettando i criteri e quindi ottenendo il marchio.
Ricordiamoci che l’achel non sono poi tanti anni che ha ripreso la sua attivitร dopo un lungo stop e che la trappe non sempre ha rispettato le regole.
D’altronde meglio essere controllati dalla sierra nevada che dalla bavaria
E’ “Trappist-style” e non “Trappist” – bel giochetto di parole ma alla fine l’importante รจ che sia buona ๐
Va a finire che uscirร la prima Imperial Trappist India Pale Ale.
Mirko la trappe non ci deluderร ๐
[…] (che uscirร il 1 novembre 2011), tutte in bottiglia da 0,75, come ricorda anche un esauriente post di Andrea Turco. Sono stati fugati definitivamente tutti i dubbi e le incertezze relative al fatto che non si […]