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Incendio a De Dolle: per fortuna niente di grave

de-dolleNella giornata di ieri molti appassionati saranno rimasti con il fiato sospeso per le pessime notizie provenienti da De Dolle, uno dei più apprezzati produttori del Belgio. Nella tarda mattinata è infatti arrivata la notizia di un incendio scoppiato nel birrificio e i primi video non lasciavano presagire niente di buono. Rapidamente sul web sono trapelate notizie ufficiose poco confortanti, finché l’allarmismo si è sgonfiato con l’arrivo delle prime informazioni fondate.

Nel pomeriggio si temeva davvero il peggio, visto che le prime voci di corridoio parlavano di ingenti danni all’azienda, ma soprattutto di un ferito grave tra gli operai al lavoro in quel momento. Poi abbiamo potuto tirare un primo sospiro di sollievo grazie al resoconto di una telefonata tra Alex Liberati e il birraio Kris Herteleer, che ridimensionava l’accaduto. La conferma definitiva che l’incendio non ha arrecato seri danni a cose è persone si è avuta col racconto ufficiale di Kris, che Beernews ha tradotto dall’olandese:

Una cisterna di acqua calda ha preso fuoco. Parte della struttura è bruciata, alcuni danni riguardano anche il nuovo tetto. L’impianto di produzione e di imbottigliamento sono salvi, così come la sala dei maturatori. Ci sarà un ritardo nell’imbottigliamento di Oerbier e Arabier, mentre Boskeun e Oerbier Reserva saranno tranquillamente disponibili. L’Oerbar (il caffè del birrificio ndr) ha subito leggeri danni, così il bar è stato temporaneamente spostato nel birrificio.

Il comunicato si conclude con un chiarimento sulla salute dell’operaio dato per gravemente ferito:

Il “ferito grave” è già a casa e tornerà a lavoro lunedì. Mi auguro un pronto recupero.

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Danni minimi a cose e persone, dunque. Fortunatamente l’allarme è presto rientrato, anche se in molti hanno quantomeno avuto il timore di rivivere il dramma commerciale patito da Drie Fonteinen recentemente, che ha costretto l’azienda a interrompere la produzione di lambic. Questa volta per fortuna sembra che possiamo stare tranquilli. Lunga vita ai birrai pazzi!

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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12 Commenti

  1. Ma i nostri birrai non fanno prima ad andare da lui, meno sbattimenti con UTIF, ASL, lavaggi peracetici, lieviti stressati, bottiglie, imbottigliatrici etc :-)) ??

  2. qua si ride e si scherza per fortuna. ma provate a pensare se il birrificio fosse stato sul serio raso al suolo (lasciando perdere i danni alle persone). un colpo ferale al mondo birrario mondiale. una perdita inestimabile. sarà che quasi nessuna birra mi fa godere come una De Dolle. di quanti altri potremmo dire la stessa cosa? altro che i vari… io stavo già per ordinare qualche cartone per i tempi bui…

  3. La scorsa estate ho conosciuto l’architetto con sua moglie, ci accomunava uno spagnolo “maccaronico”, comunque ci capivamo per quelle che erano le nostre intenzioni brassicole, mi è rimasto un buon ricordo sopratutto di lui artistoide nell’animo ( e poi dipinge come me) e sicuramente personaggio in senso positivo.
    Tanti auguri.

  4. Con i migliori auguri di veloce ripresa delle attività di tutti i giorni, e felice che nulla di troppo grave sia successo ad attrezzature nè soprattutto a nessuno, colgo l’occasione per ricordare la leggenda per cui le sigarette Lucky Strike si chiamerebbero così perchè dopo un incendio appiccato ai magazzini in occasione di uno strike (sciopero), il tabacco fu successivamente comunque utilizzato con un particolare *indesiderato* aroma bruciacchiato incontrando però maggiore gusto (=vendite) nei consumatori che permise all’azienda di riprendersi in poco tempo e dì lì “Sciopero Fortunato” 🙂

    @ amministrazione: scelto nick definitivo

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